Il vertice arriva dopo una settimana di nuove tensioni sul futuro dell’Ilva, tra l’occupazione dello stabilimento da parte di 300 operai per protestare contro l’immobilismo dei proprietari dell’azienda, l’arresto di Riva ieri e l’empasse del governo che sta studiando in questi giorni un’exit strategy per permettere il dissequestro dell’impianto, aggirando le decisioni del Gip dello scorso novembre.

Dopo le pressioni giunte anche dall’Ue affinché si proceda ad un risanamento e alla messa in sicurezza dell’area, uno dei nodi più spinosi rimane quello dei fondi necessari, che dovrebbero essere a carico dei proprietari ma che la famiglia Riva continua a rifiutare tenendo gli occhi puntati unicamente sul proprio profitto.

La notizia dell’arrivo del ministro Clini ha subito allertato i lavoratori dell’Ilva, che già da ieri hanno invitato gli operai a farsi sentire in occasione della visita e che ora sono in presidio sotto la portineria A dello stabilimento a ribadire come le ultime vicende abbiano lasciato sostanzialmente immutata la situazione di totale incertezza rispetto al futuro dei lavoratori e alla salute di tutti.