Teano – Unità d’Italia, niente da festeggiare
A rovinare la festa stamattina militanti campani hanno formato un presidio in piazza unità d’Italia, a poche decine di metri dal palco delle celebrazioni ufficiali, portando al centro dell’attenzione le questioni dei beni comuni del reddito e dei servizi sociali. Accanto ad uno striscione che recitava appunto “150° unifichiamo le lotte beni comuni, reddito, servizi sociali” cartelli con le facce di Cavour, Garibaldi e Vittorio Emanuele con su scritto “ricercati dalle popolazioni di queste contrade per assassinio, saccheggio, oppressione. La gente di Terra di Lavoro”.
La demistificazione dell’evento è stato portato avanti da una serie di iniziative comunicative e di lotta, che in questi giorni hanno scandito un contro-calendario delle celebrazioni e che hanno costruito insieme all’iniziativa di oggi una narrazione altra della storia e dell’attualità d’Italia. A preparare l’iniziativa di oggi volantinaggi e nei giorni scorsi l’occupazione del castello aragonese che sorge nella cittadina di Calvi Risorta, che ha ospitato Garibaldi.
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