InfoAut
Immagine di copertina per il post

Terra di Lavoro per i Beni Comuni: a febbraio un ciclo di iniziative e mobilitazioni

Per troppo tempo, abbiamo dovuto digerire il boccone amaro del ricatto occupazionale con il quale si è costruito il consenso, forzato, attorno ad insediamenti industriali che danneggiano la nostra salute inquinandoci la vita, come la centrale termoelettrica di Sparanise, frutto della convergenza tra politica ed interessi economici. Un milione di metri cubi l’ora di gas inquinanti emessi nell’aria che respiriamo per assecondare gli interessi di Nicola Cosentino e del blocco di potere legato al centro-sinistra a cui fa capo l’Hera.

Per anni, abbiamo sopportato la vista delle discariche abusive e di quelle perfettamente legali, spacciate come soluzione a tutti i problemi legati allo smaltimento dei rifiuti ma in realtà parte integrante di un sistema criminale che ha fatto gli interessi sempre dei soliti poteri. Poteri che hanno nomi e cognomi, che sono incarnati da personaggi che siedono nelle amministrazioni comunali o nei consigli d’amministrazione di consorzi ed enti utilizzati come strumenti di drenaggio delle risorse pubbliche nelle tasche di imprese private, spesso legate ai clan della camorra. Personaggi del calibro di Antonio Scialdone, il vitulatino direttore generale del Consorzio Unico di Bacino, che per favorire la candidatura della moglie nella tornata elettorale del 2010, aumentò di livello tutti i dipendenti del consorzio stesso onde ottenerne i voti. Perfetto esempio di clientelismo. E di vergogna, aggiungiamo noi.

Ma la sopportazione, si sa, ha un limite. Il disastro prodotto in più di vent’anni di attacchi al territorio mascherati da interventi per lo sviluppo e l’occupazione, ha dato vita anche a molte esperienze di opposizione sociale. Dal basso ed in maniera necessariamente autonoma dai settori della politica chiaramente compromessa, forme di resistenza e di proposta politica alternativa, antagonista al sistema della speculazione, sono sbocciate ovunque sul territorio della provincia. La nostra terra, martoriata finanche da una centrale nucleare di cui non si parla mai, mostra il suo volto migliore quando esprime le lotte dei comitati popolari che la difendono, che dicono basta e urlano: Rifiuti Zero!.Storie di battaglie difficili, talvolta lunghe ed in salita, spesso vittoriose. Come quelle condotte nell’Agro Caleno che sono riuscite a scongiurare, in diversi cicli di lotte, una Piattaforma per lo smaltimento di rifiuti tossici e nocivi, una mega-discarica provinciale e perfino una centrale a biomasse già edificata ma che, a lor signori, non resta che smantellare. E ci sarebbero molti altri esempi.

Queste battaglie, spesso percepite anche dai molti che le hanno vissute da protagonisti come localistiche e fini a sé stesse, tracciano il quadro di un processo politico in atto. Noi la chiamiamo lotta per i Beni Comuni. Uno scontro che ha come posta in palio non solo il diritto ad un ambiente sano, alla salute. In esso ritroviamo il senso di una lotta più profonda e vitale: quella per la vera democrazia. Essa si inserisce in quel processo di crisi della rappresentanza che è alla base dell’incapacità (se non mero disinteresse) da parte delle istituzioni e dei partiti nel dare risposte alle reali esigenze di cui siamo portatori.

Ecco perché sosteniamo queste lotte e ci impegniamo, quotidianamente, nello sforzo di unificarle. Perché parlano il comune linguaggio della lotta per i diritti, della presa di parola qui ed ora, della difesa e dell’estensione dei Beni Comuni.

Al fallimento della politica istituzionale che ha preso decisioni criminali sulle nostre teste nel segreto dei palazzi, contrapponiamo la partecipazione popolare alle scelte che riguardano il nostro futuro. E se l’assessore provinciale all’Ambiente Maria Laura Mastellone ha veramente intenzione di confrontarsi con i cittadini sul gassificatore di Capua, noi non ci sottrarremo. Le spiegheremmo il nostro punto di vista, anche sulle modalità del confronto democratico che non può essere praticato convocando quattro sindaci e dieci giornalisti solo per dire che l’impianto capuano (che avrà impatto ambientale su un territorio in cui vivono e lavorano migliaia e migliaia di persone) è necessario, anzi insufficiente e ne vorrebbe persino altri.“Era necessario fare chiarezza su un argomento su cui spesso si è parlato senza cognizione di causa” – ha spiegato l’assessore esponendo le ragioni dell’incontro. Forse si riferiva al sindaco di Capua Andropoli che, in un confronto televisivo con lo scienziato Marfella, fece una pessima figura da incompetente allorquando affermò di ritenere che il Cip6 fosse un sofisticato microchip installato nell’impianto per monitorane le emissioni. Peccato che i Cip6 siano qualcosa con finalità molto meno nobili: si tratta di quei finanziamenti statali, trattenuti dalle nostre bollette, che servono a rendere appetibile per gli imprenditori privati la costruzione di questi impianti maledetti, sono quei soldi sottratti alle nostre tasche con i quali si compra il consenso dei politici, caro Andropoli.

Di fronte a tutto questo, guardiamo all’appuntamento di sabato 11 a Santa Maria Capua Vetere come un fondamentale momento di questa battaglia e sabato 25 torneremo in piazza a Capua, ancora una volta, insieme alla parte migliore della provincia di Caserta, per estendere il fronte ponendo delle chiare rivendicazioni unitarie.

 

Assemblea Autonoma Terra di Lavoro

http://www.temporosso.org

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

beni comunispeculazioniSud

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Urbanistica: cosa hanno in comune Milano e Torino?

Fa notizia in questi giorni (finalmente!) come una giunta sedicente di sinistra abbia stravolto la città di Milano, ma in realtà non molto diversa è la situazione di quell’altra metropoli del nord che è Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre “Blocchiamo tutto”

Ovunque in Francia, dei gruppi si incontrano, si organizzano e condividono delle idee con un obiettivo comune: bloccare tutto il 10 settembre prossimo.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Dal margine al centro: ripensare il/i Sud tra giustizia sociale e territoriale

Parlare del margine, per Jacques Derrida, significa, in realtà, parlare del centro.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Ingiusta detenzione, i numeri del 2024 e la facile criminalizzazione al sud

La somma complessivamente riconosciuta nel 2024 dalle Corti di Appello italiane per riparare all’ingiusta detenzione subita da centinaia di persone ogni anno è 26,9 milioni di Euro. di Salvatore Palidda, da Osservatorio Repressione I distretti in cui si concentrano le pronunce di ingiusta detenzione sono quelle di Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Roma. Si conferma quindi la […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Luigi dal carcere: “siano i territori a dettare l’agenda politica delle istituzioni”

Pubblichiamo la lettera di Luigi in occasione del corteo NO Ponte svoltosi ieri a Messina..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Le Autonome. Storie di donne del Sud

Nel testo, l’autrice prova a tracciare – a nostro avviso con lucidità e schiettezza – le connessioni, spesso tortuose, tra i movimenti autonomi, i femminismi e la «questione meridionale», ponendo l’accento sulla difficoltà e sui nodi irrisolti dell’essere al contempo donna, femminista e militante al sud. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

RADURA || QUINTA PUNTATA: COMPLOTTISMI, PENSIERO MAGICO ED AMBIENTE POST RURALE – PRIMA PARTE

RADURA | UN VIAGGIO NEI CONFLITTI DELL’INTERLAND ITALIANO OGNI PRIMO MERCOLEDI’ DEL MESE SU RADIO ONDA D’URTO Quinta puntata. Complottismi, pensiero magico ed ambiente post-rurale, prima parte. E’ questo il tema della trasmissione andata in onda mercoledì 1 giugno, alle ore 18:30 su Radio Onda d’Urto Il complottismo sta bene con tutto, ormai sembra essere […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

BRACCIANTATO FEMMINILE E MIGRANTE AL SUD

È da poco uscito il report curato da ActionAid (Cambia Terra. Dall’invisibilità al protagonismo delle donne in agricoltura, 2022. Il Report può essere consultato al seguente url: https://actionaid-it.imgix.net/uploads/2022/04/Cambia-Terra_Report_2022.pdf) relativo a una ricerca condotta sul campo per raccogliere dati e disegnare il modello di sfruttamento delle donne nell’agricoltura meridionale. Il territorio studiato è stato quello dell’Alto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

NORD E SUD: UNA STORIA A DUE VELOCITA’

La Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) ha presentato il rapporto del 2021 che riguarda la ripresa economica del territorio italiano nel primo periodo considerabile “post” pandemico. È evidente che la famosa ripartenza assuma sin da subito una doppia velocità tagliando l’Italia in due e ricalcando la storia di un’economia strutturalmente divisa tra […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’impatto territoriale della transizione energetica: un’indagine sulla filiera dell’eolico nel Mezzogiorno

di Samadhi Lipari per leparoleelecose Le energie rinnovabili sono per lo più caratterizzate da una bassa densità. In altre parole, la quantità di energia prodotta per unità di spazio, sfruttando il calore del sole, lo spirare del vento o la produttività del suolo agricolo, è bassa. Ne deriva che la sua estrazione richieda, rispetto ai […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Uno Sguardo da Sud sul covid19

Mentre scriviamo, il numero di contagiati sale anche nel Sud Italia e, con esso, salgono anche i livelli di controllo, fino ad ora più blandi che altrove. Si intensificano i posti di blocco e in qualche città iniziano ad apparire le prime camionette dell’esercito. Di HSL Risulta poco utile fornire dati numerici precisi perché continuamente […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Le narrazioni coloniali della crisi, di cui francamente non sentivamo il bisogno

Vogliamo dirlo molto semplicemente, perchè non si possa cadere in ambiguità poco gradevoli. La narrazione sui giovani immigrati del sud caciaroni, mammoni e irresponsabili ha non solo rotto i coglioni, ma anche dimostrato, se ce ne fosse bisogno, l’esistenza di un problema di razzismo (che forse sarebbe ora di chiamare colonialismo) dentro lo stato italiano. […]