Dieci anni di governo PD hanno stretto un cappio al collo dei torinesi a causa di precise scelte politiche che hanno favorito i grandi speculazioni, privatizzazioni e banche, provocando tagli alla sanità pubblica e a tutti i servizi utili per i cittadini, sfratti e pignoramenti e un generale impoverimento.
Dietro lo striscone “Basta ricatti: casa, reddito, dignità per tutti!”, si sono raccolti occupanti di case e sfrattati, i rifugiati e migranti dell’ex Moi, i lavoratori di Venaria in lotta, sindacati di base e tutte quelle realtà che si spendono in città per le lotte sociali che nelle scorse settimane si sono ritrovate per la costruzione di questa importante giornata ad appena una settimana dalle elezioni amministrative.
Il corteo passando per le vie più centrali del centro cittadino, ha trovato come naturale obiettivo alcuni luoghi simbolo della crisi e delle sue conseguenze. Le banche San Paolo, Unicredit e la fondazione CRT sono state simbolicamente chiuse con dei lucchetti, mentre è stato segnalata l’ex sede dell’italgas di più di 11mila metri quadri vuota dal 2007 e svenduta come molto del patrimonio pubblico cittadino.
Arrivati poi davanti alla Prefettura alcuni ragazzi rifugiati dell’ Ex Moi hanno preso parola contro il ricatto del permesso di soggiorno, contro il business della finta accoglenza e contro le frontiere.
Porta Palazzo è stata la tappa successiva: qui alcuni occupanti dello Spazio Neruda hanno sostenuto interventi contro sfratti, pignoramenti e l’ipocrisia di un ente come l’emergenza abitativa resa praticamente inaccessibile dai cavilli burocratici indispensabili per ottenerla. “Casa per tutti, Sfratti per nessuno!”: questo lo slogan che ci ha accompagnato verso la conclusione del corteo.
Prima di giungere al Comune il corteo si è fermato a salutare Jacopo, studente universitario e militante no tav, costretto da mesi agli arresti domiciliari per il suo impegno nella lotta contro questa opera inutile. Qui le mamme in piazza per la libertà di dissenso hanno letto il loro appello per la liberazione di quasi trenta giovani sottoposti a misura cautelare.
Giunti in Piazza Palazzo di Città, dove uno spropositato schieramento di polizia in anti sommossa era posto a difesa del palazzo come l’ennesimo sfoggio di potere ostentato ormai da tempo come unica risposta a chi chiede ciò che gli spetta di diritto, si sono tenuti alcuni interventi contro l’atroce articolo 610, cosidetto sfratto a sorpresa, che costringe le persone che ne sono sottoposte a vivere segregate in casa nell’agonia dell’attesa di essere sbattute coi loro bimbi in mezzo alla strada.
Casa, lavoro, dignità per tutti:
l’assemblea conclusiva in cui si è raccolto il corteo si è ripromessa di continuare a fare rete nei prossimi mesi in vista di altri importanti appuntamenti. Si è rilanciato il presidio che si terrà domani
lunedi 30 maggio alle ore 17.30 in piazza Solferino per accogliere come si merita Renzi che verrà a Torino per sostenere la candidatura elettorale di Fassino.
Domani (lunedì) quindi di nuovo in piazza: Renzi a Torino non sei gradito!