InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino: contestati Fornero, Profumo e Fassino

INAUGURATO UN NUOVO ANNO DI LOTTE!

Questa mattina a Torino un centinaio di persone tra studenti, precari e lavoratori si sono radunati all’ingresso del nuovo campus universitario Luigi Einaudi che veniva inaugurato oggi alla presenza del ministro dell’istruzione Profumo, del sindaco Fassino e del ministro Fornero (che all’ultimo ha deciso di non presentarsi).
Lo spettacolo che si sono trovati di fronte era ancora una volta la militarizzazione dell’intero quartiere, con tutti gli accessi al campus bloccati dai cordoni della polizia.
Di fronte a tutto questo, hanno deciso di muoversi in corteo attorno al perimetro del polo universitario, fermandosi poi in presidio davanti ai vari ingressi; quando hanno tentato di forzare il cordone delle forze dell’ordine per accedere all’inaugurazione blindata, la polizia ha risposto caricando e inseguendo i manifestanti per diversi metri.
Nonostante questo la pressione sull’evento è proseguita per tutta la mattinata, durante la quale studenti e precari hanno ribadito la propria intenzione di rovinare la vetrina mediatica al ministro Profumo e al sindaco Fassino giunti per il taglio del nastro.
Gli studenti e le studentesse della Verdi 15 Occupata hanno denunciato ancora una volta la situazione lasciata dai tagli ai fondi per l’EDISU operati dalla giunta regionale leghista, a causa dei quali migliaia di loro sono rimasti senza una borsa di studio e senza un posto letto; una politica, questa, che si inserisce perfettamente nel disegno di smantellamento dell’università pubblica propugnato dal ministro Gelmini e proseguito con perfetta continuità dal lavoro dell’attuale ministro Profumo.
Non sono mancati anche i riferimenti agli attacchi al mondo del lavoro portati avanti dalle politiche del ministro Fornero, nonché i danni causati dalla giunta comunale guidata da Fassino che, a colpi di tagli al sociale e privatizzazioni, nel giro di pochi mesi ha collezionato una lunga trafila di fischi e contestazioni.
Il ministro Profumo si è allontanato di gran carriera dopo il taglio del nastro, portando a casa l’ennesima contestazione e lasciando ancora una volta il sindaco Fassino di fronte ad una dimostrazione lampante di quella che lui stesso ama definire la ‘Torino città degli studenti’: un’inaugurazione blindata, con gli invitati barricati dentro e protetti dai cordoni della polizia, e gli studenti e i precari fuori determinati a respingere la loro presenza e le politiche di cui si fanno portatori.
La mattinata si è conclusa dunque con celerini e politicanti rinchiusi nel recinto della zona rossa creata attorno al campus e gli studenti in corteo selvaggio per le vie della città, con la promessa che la giornata di oggi è stata solo un primo segnale dell’autunno che li aspetta.

 

Il comunicato della Verdi15Occupata sulla giornata:

Nella giornata di oggi, tra blindatissimi cerimoniali e patinati momenti di pubblica distrazione, si inaugura a Torino il nuovo campus universitario Luigi Einaudi – a lavori non ancora finiti peraltro, poichè il rettore Pellizzetti ha fretta e vuol chiudere in vetrina il suo mandato – alla presenza di ministri, affaristi, politicanti e imprenditori vari che mai disdegnano di partecipare a questi eventi mondani dove, tra gli obiettivi ed i microfoni a loro servizio, consumano pavimenti a suon di passerelle e rilasciano brillanti interviste.

Noi studenti e studentesse della Verdi 15 abbiamo deciso di partecipare, a nostro modo, alla commedia in atto. La zona circostante il campus era ovviamente di colore rosso: sembra ieri, ma era febbraio, quando le stesse persone di oggi, i ministri Fornero e Profumo, il sindaco Fassino ed il collega Cota, si rinchiudevano in una blindatissima piazza Bodoni per celebrare il nuovo anno accademico.. Oggi come allora e come in ogni altra occasione pubblica erano decine e decine i blindati intorno al perimetro rosso e le forze di polizia e carabinieri in tenuta antisommossa a tutela di personaggi che si può e si deve solo rifiutare.

In corteo abbiamo percorso le vie intorno al nuovo campus e abbiamo presidiato i suoi accessi protetti da nervosi celerini, abbiamo contestato il governo della crisi ed i suoi tagli e riportato l’attenzione generale sulla realtà, che non è certo la loro, fatta di lustrini e auto – celebrazioni, ma la nostra di studenti e precari che faticano ad arrivare a fine mese e pretendono una vita dignitosa; per tutta la mattinata abbiamo esercitato pressione sull’evento ed il solito ministro Profumo ha levato il disturbo di soppiatto, appena dopo il taglio del nastro.

La nostra occupazione va avanti da mesi nel segno dell’incompatibilità con i governi della crisi ed i suoi ciarlatani. Oggi, come nei mesi scorsi e come in ogni altra occasione futura, non possiamo che ribadirlo con forza, contestando e rovinando la festa ai suoi ministri. La stagione estiva si è appena conclusa, ma l’autunno sembra essere caldo fin dall’inizio..

La Verdi 15 Occupata inaugura una nuova stagione di lotte, da tagliare c’è solo l’austerity!

Verdi Quindici Occupata

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

austerityfassinoinaugurazioneprofumotorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Camminata dal parco della Pellerina all’area della ex ThyssenKrupp/Ilva: uno specchio distorto

Diamo spazio a questo dettagliato articolo che racconta la passeggiata al parco della Pellerina di qualche tempo fa, scritto e pubblicato da Un altro piano per Torino.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Mobilitazione popolare a Torino per difendere uno dei più grandi parchi della città. Sabato il corteo “Salviamo il Meisino”

Sono giorni di lotta popolare al Parco del Meisino, polmone verde a nord est di Torino, a seguito dell’avvio dei primi lavori per la costruzione di una “cittadella” dello sport nel cuore della riserva naturale sull’ansa del fiume Po.