InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino, il ras delle soffitte chiede il risarcimento a Roma per il mancato sfratto

Ma andiamo con ordine..

Said, sua moglie e i suoi 3 figli minori vivono in un appartamento di proprietà del signor Giorgio Molino (il famoso “ras delle soffitte” proprietario di più di 1850 appartamenti in Torino e provincia, di 200 ettari di terreno agricolo, palazzi, negozi e perfino una caserma).

La famiglia di Said ha sempre pagato regolarmente l’affitto per più di 10 anni e, nel 2014, a causa della perdita del lavoro di Said, le difficoltà ad arrivare a fine mese e a pagare l’affitto sono diventate sempre più evidenti fino ad arrivare allo sfratto per morosità diventato esecutivo nell’estate del 2015.

A giugno e luglio del 2015 Said e la sua famiglia non si sono trovati soli ad affrontare la paura di essere mandati in mezzo ad una strada (ovviamente hanno tentato il percorso istituzionale attraverso l’emergenza abitativa che prontamente ha dato esito negativo) e, in entrambi gli accessi, un muro popolaredi solidali e abitanti del quartiere Vanchiglia si sono ritrovati sotto casa di Said per cercare di bloccare lo sfratto.

E’ proprio per la paura della resistenza e della solidarietà che il signor Molino ha prontamente richiesto l’applicazione dell’art. 610 (sfratto a sorpresa) che a Torino è diventata pratica abituale da ormai 3 anni quando ci sono i picchetti di solidali ad impedire lo sfratto.

Diversamente dalle altre volte in cui è riuscito ad ottenere che lo sfratto a sorpresa fosse eseguito in tempi rapidissimi (in un caso addirittura è riuscito a farlo eseguire a neanche un mese di distanza), questa volta è passato quasi un anno dall’ultimo accesso.

Stamattina si presenta a casa di Said l’ufficiale giudiziario non per eseguire lo sfratto a sorpresa ma per notificargli un ricorso al TAR (tribunale amministrativo regionale) nel quale il signor Molino chiama in causa Said, il Ministero degli Interni e il Ministero di Grazia e Giustizia per richiedere i danni a lui causati dalla resistenza allo sfratto.

Si legge infatti nel lunghissimo ricorso che, per ben due volte la mattina degli accessi l’ufficiale giudiziario non ha potuto eseguire lo sfratto perché presenti numerosi soggetti appartenenti al centro sociale limitrofo all’abitazione e che proprio per questo motivo veniva richiesta l’applicazione dell’articolo 610 da eseguirsi entro e non oltre settembre 2015.

Siccome gli sfratti non vanno in vacanza, ad agosto un solerte giudice acconsente alle richieste di Molino e autorizza lo sfratto a sorpresa da eseguire entro settembre.

E, visto che questo non è avvenuto ora il signor Molino chiede i danni economici per le sue mancate entrate per non aver liberato il suo alloggio. Affitti che per lui ammontano a circa 420 euro mensili.

Vogliamo ricordare al signor Molino, che forse ha la memoria corta, che l’appartamento di Said che per lui ha un introito di 420 euro al mese non è a norma di legge, come la maggior parte degli alloggi di sua proprietà, e che più volte è stato segnalato il fatto che deve eseguire dei lavori di ripristino delle tubature dell’acqua che hanno danneggiato l’appartamento già fatiscente di Said e che se non eseguiti potrebbero portare a delle conseguenze ben più gravi anche per l’incolumità della famiglia.

Non ci interessa seguire l’operato degli “organi giudiziari” che, soprattutto quando si tratta di reprimere le lotte sociali, si siedono sempre dalla parte del “più forte”, quello che più appare evidente in tutta questa “kafkiana storia” è che la lotta paga (non in termini economici sia chiaro) e non ci sono tribunali, Molino o ufficiali giudiziari che possano frapporsi tra chi vede negarsi un diritto fondamentale come la casa e chi della lotta ha fatto una scelta di vita quotidiana.

Staremo a vedere come andrà a finire, per adesso Said e la sua famiglia continuano ad avere un tetto sopra la testa mentre Molino, calcolatrice alla mano, fa i conti con i suoi mancati guadagni.

 

da prendocasa-torino

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

I privati all’assalto della sanità (con l’appoggio del Governo)

Lo scorso 8 luglio Mediobanca ha dato notizia dell’aggiornamento del suo Report 2024 sui maggiori operatori sanitari privati in Italia (con fatturato superiore a 100 milioni) nel 2023.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: Lecornu s’est mazziat

500 000 persone in tutta la Francia contro Macron e la sua politica a due giorni dalla caduta del Primo Ministro francese Bayrou, record per il neo incaricato Sébastien Lecornu, contestato al suo secondo giorno di mandato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Francia: il 10 settembre blocchiamo tutto, atteso il voto di fiducia per Bayrou

Da circa un mese sui social e sui siti di movimento, ma non solo, è iniziato a girare un appello per una giornata di mobilitazione e di blocco per il 10 settembre. In questa giornata infatti, in tutto l’esagono si terranno iniziative, manifestazioni, blocchi stradali per cacciare Macron e il primo Ministro francese François Bayrou.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lotte operaie: sabato 6 settembre manifestazione SUDD Cobas a Forlì contro caporalato e sfruttamento

Non si placano le proteste dei lavoratori della filiera Gruppo 8 a Forlì e a Cesena. L’azienda vuole delocalizzare gli stabilimenti romagnoli, dai quali escono prodotti di lusso brandizzati Made in Italy.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Bologna: cariche della polizia contro il picchetto antisfratto a difesa di una famiglia con minori

Manganellate di polizia contro attiviste e attivisti di Plat – Piattaforma di intervento sociale, stamane in occasione di un picchetto antisfratto in via Cherubini a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sullo sgombero del Leoncavallo

I “centri sociali” sono luoghi dove persone giovani e meno giovani si riprendono il senso dell’esistenza, si riprendono i loro desideri, non sono (o non dovrebbero essere) ambiti in cui una generazione ripiegata su se stessa cerca consolazione alle proprie sfighe.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Calabria: vincere la rassegnazione. Costruire l’alternativa

La Calabria si avvicina a una nuova tornata elettorale e ciò che emerge, senza troppi giri di parole, è l’ennesima prova di quanto poco i principali partiti nazionali tengano davvero a questa terra. In questi giorni assistiamo al solito teatrino: spartizione di poltrone, nomi tirati fuori dal cilindro senza radici, senza sostanza, senza un’idea chiara […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Botulismo in Calabria: come la sanità privata ci lascia morire per strada

La vicenda non riguarda solo le intossicazioni, ma l’intero sistema sanitario calabrese ed il ruolo delle cliniche private.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Giorni di protesta in Marocco

Dal 25 settembre sono in corso una serie di mobilitazioni nelle città più grandi del Marocco, da Tangeri fino ad Agadir.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato di solidarietà all3 compagn3 fermate il 22 settembre a Milano: Ettore e Mina liber3 subito!

Ripubblichiamo il comunicato di solidarietà nei confronti di Ettore e Mina, ora agli arresti domiciliari a Milano scritto e pubblicato dal coordinamento cittadino Torino per Gaza

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Bloccata la Global Sumud Flottila: aggiornamenti dalle piazze di tutta Italia

Dalle 20.30 di ieri sera circa è iniziato l’abbordaggio da parte delle navi militari dell’IDF nei confronti delle imbarcazioni della Global Sumud Flottilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele attacca la Flotilla. In mattinata ancora diverse navi in marcia verso Gaza

Ieri sera sono iniziate le operazioni di abbordaggio della Global Sumud Flotilla da parte dell’esercito israeliano. Ad ora solo venti navi sono state intercettate, le altre sono ancora in navigazione verso le coste di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Antifascismo & Nuove Destre

Appunti di lotta da Milano

Riflessioni di fine estate. Ci sembra necessario un momento analitico per riuscire a navigare le correnti agitate che stanno attraversando il paese e in particolare la nostra città, dalla fine di agosto a questa parte. Oggi più che mai occorre opporsi alla generale intimidazione preventiva delle lotte che tenta di far cadere i gruppi autorganizzati […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il Madagascar si ribella per l’accesso all’acqua e all’elettricità: 22 morti, il governo si dimette

«Chiediamo al Presidente di dimettersi entro 72 ore». È questa la richiesta senza compromessi formulata il 30 settembre da un manifestante della «Gen Z»

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Perché la Silicon Valley sostiene Trump

Nei racconti della Silicon Valley scritti da sé medesima, tutti disponibili in rete o in libreria, si legge di un capitalismo eccezionale, guidato da uomini fuori dal comune.

Immagine di copertina per il post
Culture

Sport e dintorni – A proposito di Italia-Israele di calcio e della neutralità dello sport

La retorica dello sport come ambito da mantenersi separato dal resto della realtà presuppone che quanti lo praticano o lo seguono operino una sorta di momentanea sospensione dal mondo a cui pure appartengono, sospensione che riappacifica, durante le gare, le conflittualità e le brutalità quotidiane.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Molte parole sul Board of Peace, il genocidio continua

Michele Giorgio, Giornalista de Il manifesto e di Pagine Esteri, nel giorno in cui gli occhi in Italia sono tutti puntati sulla Global Sumud Flottilla, racconta come questa iniziativa internazionale e internazionalista accenda speranze sebbene flebili nei Territori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flotilla: prosegue la rotta verso Gaza. In Italia movimenti e sindacati pronti a “bloccare di nuovo tutto”

La Global Sumud Flotilla, nonostante la guerra psicologica portata avanti da Israele nel corso di tutta la tratta, prosegue con determinazione verso Gaza.