Occupata la sede del Pdl! per un 13 febbraio di lotta!
[Aggiornamento 19:30] Sono state tutte rilasciate le 5 compagne fermate oggi e portate nella questura torinese. Dopo due ore e mezza circa di fermo in questura sono state tutte liberate con accuse che vanno dalla violenza privata alla resistenza e lesione. A due compagne sono state date anche delle aggravanti. Purtroppo non e’ stato possibile avere un video come inviata di infoaut perche’ ad una compagna fermata e’ stata sequestrata la telecamera ed il relativo nastro tuttora in possesso della questura.
Una giornata importante in vista della menifestazione di domenica prossima che ha saputo marcare ancora una volta la differenza tra le diverese anime che andranno a comporre quella giornata dando anche una risposta chiara a chi dai media mainstream qualche giorno fa si chiedeva dove fossero le donne: eccole, le stesse che potevate trovare al fianco della fiom nell’importante giornata di sciopero generale cosi’ come nelle piazze studentesche che hanno occupato l’autunno di lotte appena trascorso.
Leggi il volantino distribuito durante l’iniziativa
- Ascolta l’intervista dal presidio sotto la questura :
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Una cinquantina di compagne ha quest’oggi occupato la sede del Partito della Libertà a Torino! Un’azione di protesta per rilanciare una partecipazione critica e differente nel corteo del 13 febbraio, ma anche un’indicazione di come quella giornata sarà da molti vissuta ed attraversata: un 13 febbraio di lotta!
L’occupazione della sede di partito del Pdl è la simbolica e politica presa di parola contro quello che anche lo striscione portato dalle compagne riportava: “Contro il governo della crisi, autodeterminazione delle lotte”. Occupare la sede istituzionale di corso Vittorio II non può quindi che assumere chiaramente il connotato di opposizione non solamente al premier Berlusconi, ma soprattutto e palesemente al partito che governa il nostro paese, gridando chiaro che essere in piazza il 13 febbraio non può essere riducibile all’indignazione moralista contro B. ma al sistema di potere che governa il paese nostrano!
Decine di giovani donne ha quindi fatto irruzione dentro la sede partitica, scatenando l’irrequieta reazione del deputato pidiellino Agostino Ghiglia, così come la solerte azione di identificazione da parte delle forze dell’ordine nei confronti delle occupanti. Da segnalare, ancora una volta, il nervosismo del vicecoordinatore del Pdl Maurizio Marrone, che dopo essersi fatto le osse tra le fila fasciste del Fuan, oggi ha imboccato la via della carriera politica nel partito, mettendosi in mostra anche oggi nella rimozione dello striscione appeso al balcone principale, tirando lo striscione ed il megafano per sottrarli alle compagne. Azione quindi riempita dagli interventi al megafono, dai volantini e dallo striscione portato nella stanza centrale della sede, così come dalla chiarezza dei cartelli che le compagne tenevano addosso: “Non ci avrete mai come volete voi!”.
Dopo oltre un’ora di occupazione del Pdl torinese, quando le compagne stavano uscendo dal portone di corso Vittorio la polizia e la digos, con lo zelante aiuto dei giovani pidiellini, hanno compiuto un provocatorio blitz contro 5 compagne, trascinandole via con la forza e portandole in questura. Un presidio si è svolto sotto il palazzo poliziesco, in via Grattoni angolo corso Vinzaglio, per pretendere la liberazione immediata di quante sono state fermate, rilascio che è poi avvenuto intorno alle 19.
Una giornata di lotta, lo stesso spirito che attraverserà e pervaderà domenica pomeriggio lo spezzone sociale “Sistema in crisi, corpi in lotta”.
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