InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino, sotto inchiesta gli appalti per le celebrazioni dell’Unità d’Italia

Andrea Giambartolomei per Il Fatto Quotidiano

Il business dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia finisce sotto la lente degli investigatori. Altri dubbi cadono sul mondo dell’organizzazione di eventi a Torino. Venerdì due persone sono state raggiunte da un avviso di garanzia mentre la Guardia di Finanza effettuava perquisizioni. Questi provvedimenti rientrano nell’inchiesta sulla presunta turbativa d’asta nell’appalto per l’allestimento delle mostre “Stazione Futuro” alle ex Officine Grandi Riparazioni. Gli indagati dal sostituto procuratore Cesare Parodi sono l’ingegner Silvano Cova, che presiedeva la commissione che assegnava gli appalti, e la dirigente comunale Magda Iguera, che ne faceva parte. Per tutta la mattina le Fiamme Gialle hanno cercato documenti nei due uffici del Comitato e in Comune, ma già da tempo seguivano la vicenda.

Il tutto nasce nell’autunno scorso da un procedimento del Tar del Piemonte sull’assegnazione dei progetti e dell’allestimento delle mostre nelle ex Ogr. A fine luglio 2010 il vicepresidente del “Comitato Italia 150” Alberto Vannelli aveva affidato l’incarico al miglior offerente, un raggruppamento temporaneo di imprese, composta da Gozzo Impianti, Codelfa, Bodino e guidate dalla Ed.Art srl.

Le ditte escluse, tra cui la Set Up e il Consorzio cooperative Costruzioni, fanno ricorso. I giudici amministrativi riscontrano che la commissione aggiudicatrice del Comitato non aveva notato il mancato rispetto di alcune clausole, ma anche che la Ed.Art non poteva partecipare alla gara. Condannano quindi il Comitato a risarcire agli esclusi il 3% della base d’asta della gara (da 9,5 milioni di euro, cioè circa 250mila euro), ma non ordinano l’annullamento del contratto: il 17 marzo arriva il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al taglio del nastro e occorre terminare le opere in fretta. Per questa ragione, e per non pagare il risarcimento, il vice-presidente di “Italia 150” Vannelli prova a imporre un accordo alle imprese facendo entrare la Set Up nei lavori.

Intanto, con quest’accordo, i costi crescono. In totale, due milioni in più del massimo previsto. Dalla base d’asta di 9,5 milioni si sale a 11.358.000 euro, suddivisi così: 7.336.000 euro di lavori alla Ed.Art e 4.022.000 euro al raggruppamento Ccc-Set Up, che in cambio rinuncia al risarcimento. Per queste ragioni l’ipotesi della procura è di turbativa d’asta.

Nel frattempo i lavori terminano e Torino può dare il via ai festeggiamenti per i 150 anni d’Italia in tutta calma. Almeno fino a oggi, quando negli ambienti si diffonde la notizia degli avvisi e delle perquisizioni. Ciononostante, dal Palazzo di Città, restano diplomatici: “L’Amministrazione comunale di Torino – dichiara nel pomeriggio di oggi il direttore generale del Comune, Cesare Vaciago – è fiduciosa dell’attività della magistratura ed è convinta della piena correttezza dell’operato dei dirigenti comunali che hanno fatto parte della commissione per l’aggiudicazione dei lavori di allestimento”. Vanelli conferma “la piena volontà di tutti a collaborare con la magistratura, le persone coinvolte saranno in grado di fornire tutti i chiarimenti che verranno richiesti”.

Tuttavia quest’indagine aggrava il quadro di un mondo, quello degli eventi e della gestione delle infrastrutture, su cui nelle scorse settimane è piombata un’altra inchiesta del pm Parodi, partita sempre da ricorsi al Tar riguardanti l’irregolarità delle procedure d’appalto. Se quest’ultima tocca gli eventi per i 150 anni dell’Unità, la precedente riguarda la gestione post-olimpica degli impianti per i giochi invernali del 2006. In quel caso a vincere l’appalto giudicato irregolare era stata la Set Up.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

appalticelebrazionitorinounità

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Un rito meneghino per l’edilizia

Sul quotidiano del giorno 7 novembre, compare un suo ultimo aggiornamento sotto il titolo “Il Salva-città. Un emendamento di FdI, chiesto dal sindaco Sala, ferma i pm e dà carta bianca per il futuro”.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La parabola della salute in Italia

È un potente monito in difesa del Servizio sanitario nazionale quello che viene dall’ultimo libro di Chiara Giorgi, Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi (Laterza, 2024). di Francesco Pallante, da Volere la Luna Un monito che non si limita al pur fondamentale ambito del diritto alla salute, ma denuncia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Inizia l’Intifada degli studenti medi

Inizia l’intifada degli studenti medi, oggi ci siamo presi la città! Si preannunciava una grande giornata di lotta e così è stato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di chi lotta per un futuro collettivo: MATTIA E UMBERTO VI VOGLIAMO LIBERI!

Quando si lotta per il futuro collettivo si mette in conto la possibilità di dover rinunciare al proprio destino individuale. da Centro Sociale Askatasuna È ciò che accade quando la scelta di portare avanti un orizzonte di liberazione per tutti e tutte viene anteposto a velleità o interessi dei singoli. E accade anche che, in […]

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Camminata dal parco della Pellerina all’area della ex ThyssenKrupp/Ilva: uno specchio distorto

Diamo spazio a questo dettagliato articolo che racconta la passeggiata al parco della Pellerina di qualche tempo fa, scritto e pubblicato da Un altro piano per Torino.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“I boss lo chiamavano generale”: scoppia il bubbone del sodalizio tra ndrangheta e CO.GE.FA nei cantieri del tav

Nuova tegola sul raddoppio della Torino-Lione. Il colosso delle costruzioni COGEFA ha ricevuto un’interdittiva anti mafia per i rapporti tra il suo fondatore e diversi membri di spicco delle ‘ndrine operanti in Piemonte.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Torino, la mobilitazione contro gli antiabortisti continua: presidio al consiglio regionale

In queste settimane a Torino sono migliaia le persone che si mobilitano per chiedere la chiusura immediata della cosiddetta “stanza dell’ascolto”

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Piazze per la Palestina: una speranza che può esistere, un punto segnato alla controparte

Il 5 ottobre a Roma è stata una giornata importante, la conferma di una speranza che può esistere, un punto segnato sulla controparte.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Fenomeni di frammentazione degli habitat ed effetto margine al Parco del Meisino

La conoscenza dal basso che sta contribuendo a rafforzare la lotta per la salvaguardia del parco del Meisino è un tesoro inestimabile, che ci ricorda come la scienza non sia neutrale, ma qualcosa da poter utilizzare per amplificare le battaglie a difesa del vivente che portiamo avanti.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Torino: sequestrata l’aula occupata dall’Intifada studentesca al Politecnico

Dopo 4 mesi di occupazione l’aula occupata “Shereen Abu Akleh” è stata sequestrata.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Lettera dalle detenute del carcere di Torino

Le detenute del carcere di Torino hanno iniziato uno sciopero della fame a staffetta. A comunicarlo è Nicoletta Dosio che ha ricevuto la lettera.