Martedi 25 febbraio in un incontro al Comune di Milano i comitati che si battono contro il progetto di costruzione delle cosiddette “vie d’acqua” di Expo 2015 hanno incassato una vittoria. A quanto pare l’opera, del costo previsto di 40 milioni di euro, verrà fortemente ridimensionata, colelgando il sito dell’Expo al vicino fiume Olona, senza intaccare i parchi della zona ovest di Milano per costruire nuovi canali inutili, come le ruspe avevano tentato di fare fino ad ora.
Mobilitazione popolare e azione diretta hanno pagato. Naturalmente gli attivisti continueranno a vigilare sui cantieri fermi in attesa del progetto ridimensionato che dovrebbe essere presentato entro il mese di marzo.
Ascolta la diretta di stamattina con Luca del comitato No Expo:
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MILANO: LA LOTTA #NOCANAL INCRINA IL MURO DELLE VIE D’ACQUA. LA LOTTA? CONTINUA.
La lotta #NoCanal incrina le magnifiche sorti et progressive dipinte, fino a poche ore fa, dai fautori di Expo 2015. Nel mirino, in particolare, il progetto delle vie d’acqua (oltre 40milioni di euro), ferocemente contestato da abitanti, comitati ambientalisti e attivisti sia per il costo che per la volontà di attraversare (ossia: devastare) diversi parchi cittadini, come quello di Trenno e delle Cave.
In merito all’incontro, proprio il Comitato di difesa del Parco Trenno, che fa parte di #NoCanal, scrive:
Expo SPA ha diffuso un comunicato dopo l’incontro di ieri, martedì 25 febbraio, con il Comune di Milano (dove si legge “stiamo valutando la revisione di una parte del progetto delle ‘Vie d’Acqua’, in particolare con riferimento al tratto ‘Sud’. Nel nuovo disegno la realizzazione dovrebbe limitarsi ad una pura opera idraulica che non interessa i parchi della corona urbana Ovest di Milano, ma che sarà in grado comunque di garantire il flusso d’acqua verso la Darsena e di svolgere una funzione irrigua per il sistema agricolo milanese”, ndRodU).
Nulla e’ deciso in via definitiva e solo tra venti giorni sapremo se dare il via alle feste. NON È ANCORA LA VITTORIA MA SANCISCE ALCUNE IMPORTANTI VERITÀ E PREMIA LA TENACIA DI CHI DA SETTIMANE PRESIDIA I PARCHI E BLOCCA CANTIERI, RESISTENDO ALLE MENZOGNE DELLA CONTROPARTE E RISPONDENDO CON L’UNITÀ AI TENTATIVI DI DIVIDERE BUONI E CATTIVI:
– l’opera diventa idraulica declassata rispetto al progetto e all’immaginario iniziale e ciò che 5 mesi fa era un dogma ora non lo è più
– il nuovo progetto che sarà pronto a metà marzo sarà fuori dal perimetro dei parchi ossia sarebbe raggiunto, se così fosse, quanto recitavano i nostri slogan: fuori le ruspe dai parchi
– resta inaccettabile il tono provocatorio di chi continua a parlare di minoranza quando sempre più pezzi di città si stanno schierando al nostro fianco
– resta inaccettabile che si parli di atti vandalici e sabotaggi in modo generico e diffamatorio quando all’atto pratico, a oggi, quando intervenute, le forze dell’ordine hanno più volte fermato i lavori perché il cantiere non era perfettamente a norma
– resta inaccettabile continuare a porre le bonifiche (atti dovuti x legge anche a tutela degli stessi lavoratori dei cantieri) come ricatto e addossare ai comitati la responsabilità di un’eventuale loro mancata esecuzione
SOLO TRA VENTI GIORNI POTREMO VERIFICARE SE SI TRATTA DELL’ENNESIMA BUFALA O SE I PARCHI MILANESI SONO SALVI DALL’INUTILE CANALE I EXPO
CONFERMIAMO LE INIZIATIVE E CONTINUIAMO LA VIGILANZA PER CERTIFICARE CHE I CANTIERI SIANO FERMI FINO A CHE LA VITTORIA NON SIA CERTA.
L’intervista con Andrea Cegna, della rete #NoCanal.
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