Volturno: la lotta per la difesa degli spazi sociali continua
Sappiamo che si tratta di una scusa: non fa paura il blocco del traffico ma la resistenza di una comunità, dagli artisti di strada ai teatranti passando per chi lotta per la casa, che non accetta lo sgombero coatto di un luogo simbolo della riappropriazione dalla rendita, dalla speculazione e dagli interessi mafiosi. Oggi, quindi, siamo tornati. Eravamo in tanti (occupanti di case, teatranti e chiunque non si arrende alla devastazione del posto) con i nostri striscioni, i nostri corpi, le nostre voci e il nostro agglomerato meticcio. Cosa chiedevamo? Garanzie sulla destinazione d’uso dell’ex cinema (la garanzia di una supervisione delle istituzioni sul posto, che non lo facciano diventare una sala Bingo come molti giornali scrivono ma che rimanga uno spazio culturale anche in futuro), garanzie da parte della sovrintendenza sull’edificio storico (essendo un cinema degli anni venti situato in una zona centrale di Roma), e l’immediata sospensione dei lavori all’interno fino a che a queste domande non venisse data una risposta. Le risposte? Da una parte, la loro, sempre uguale a: un plotone di celere è immediatamente intervenuto caricando a freddo quella che era una manifestazione pacifica, disperdendola e lasciando sul posto la solita conta di feriti. Dall’altra parte, quella delle istituzioni. Anche qui nessuna sorpresa: in concomitanza con la manifestazione si stava svolgendo un tavolo all’assessorato del patrimonio con la presenza del vice sindaco Nieri. Di fronte all’insistenza di chi chiedeva una mediazione politica rispetto alle cariche in corso, il vicesindaco si è lamentato di non poter fare niente.
Roma è oggi una città commissariata dal prefetto che fa il bello e il cattivo tempo sempre a servizio dei poteri forti (speculatori, palazzinari, comitati d’affari) pronto sempre a schierare i suoi uomini in divisa e a caricare chiunque non risponda ai suoi ordini. Il comune, nonostante si vanti di appartenere al centro sinistra dei “diritti”, non fa altro che allargare le braccia, dimenticandosi completamente il significato delle parole “diritti” e “democrazia”, rimanendosi allora complice delle devastazioni urbane e sociali che questa città continua a subire.
Siamo pronti ad un’estate di lotta. Continueremo la nostra battaglia sul Volturno Occupato convinti che vada sottratto alla logica del profitto e restituito alla città che non si piega. Continueremo la lotta per la casa come unica soluzione al problema abitativo di questa città e, più in generale, di questo paese che assume contorni sempre più drammatici. Nonostante le ferie non siano ancora arrivate (beati loro che se le possono permettere) ci sembra che la giunta Marino sia in vacanza da diverso tempo per quanto riguarda il campo dei diritti e dei bisogni in questa città.
Coordinamento cittadino lotta per la casa
Ex Cine-Teatro Volturno Occupato
Gurda il video delle cariche della celere
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