InfoAut
Immagine di copertina per il post

Alenia e Governo italiano complici del massacro a Gaza

Quello che salta subito all’occhio guardando il muro che cinge la fabbrica – al di là della denuncia della vergognosa complicità dell’azienda e dello Stato Italiano con il massacro in atto a Gaza in queste ore – è che il numero di morti segnalati dalla scritta è già abbondantemente aumentato, mentre resta sempre uguale a se stessa la cronaca di telegiornali e politici, quelli che continuano a parlare di “conflitto” (come se a confrontarsi ci fossero due eserciti regolari!) e non di “pulizia etnica”, quando ormai si è arrivati a più di 1050 morti e 6000 feriti palestinesi rinchiusi in 35km quadrati e poco più di 40 morti israeliani, in stragrande maggioranza militari.

Si potrebbe continuare a lungo a sottolineare quanto sia ipocrita il racconto fatto dai nostri giornali e delle nostre televisioni, il modo incredibile in cui svalutano e disumanizzano la vita e la morte dei palestinesi, ridotte a un numero freddo e astratto di cui semplicemente prendere atto, senza mai fermarsi a raccontare una storia, un episodio, che possa avvicinarle a noi e renderci forse un po’ più consapevoli di cosa significa vivere e poter perdere tutto all’improvviso perché perennemente sotto scacco di droni, bombardamenti, raid, carri armati, privazioni di ogni genere.

In queste settimane però quel muro assordante di silenzio sui crimini israeliani si è infranto, portando centinaia di migliaia di persone per le strade, in Italia come in Canada, Turchia, Francia, Gran Bretagna e in ogni angolo sperduto del mondo. Ed è da qui che dobbiamo continuare, senza farci ingannare dalla puntuale retorica della propaganda di Israele e dei suoi partner politici e istituzionali che, mentre invoca la pace e finge di interessarsi al massacro in corso, non mette in discussione le collaborazioni economiche. Quando diciamo partner parliamo, in primis, di quello che ci riguarda più da vicino: il Governo Italiano!

Non è strano o singolare, infatti, che Renzi, anche su questo punto – dopo il devastante Jobs Act e la stretta autoritaria data dalla riforma del Senato – dimostri una perfetta continuità con i Governi che lo hanno preceduto e non smentisca il loro trend filosionista (nello specifico cercando solo di aumentare i margini di profitto per i gruppi finanziari e industriali di cui è espressione politica, Finmeccanica inclusa, of course).

A proposito di questo, vale la pena ricordarci che lo Stato Italiano ha raggiunto il record di primo paese esportatore di armi e sistemi bellici in Israele, con un volume di affari di 470 milioni di euro!

Sta a noi allora supportare davvero la lotta del popolo palestinese, rompendo il silenzio e chiedendo a gran voce ai nostri governi e istituzioni di recidere le numerose collaborazioni accademiche, politiche, economiche e militari, colpendo in questo modo direttamente gli stessi interessi di Israele.
Solo così, affacciati alle sponde dello stesso mare, potremo vedere un giorno arrivare da Gaza né profughi né vittime, ma solo vita rifiorita in tutte le sue forme dalle macerie dell’oppressione coloniale.

Con la Palestina nel cuore!

da Palestina Rossa

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

aleniacacciabombardiericomplicitàgazagovernopalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale”

Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: corrispondenza dall’Indonesia tra il neogoverno Subianto e le prime mobilitazioni dal basso

Levante: nuova puntata, a febbraio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento con noi Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto e dottorando alla Normale di Pisa in Political economy cinese e, in collegamento dall’Indonesia, Guido Creta, ricercatore in Storia contemporanea dell’Indonesia all’Università Orientale di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell’Europa

A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald Trump avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: Tel Aviv fa saltare in aria interi edifici a Jenin. Intervista a Christian Elia

Palestina: Israele utilizza le tattiche militari genocidiarie ampiamente viste in 15 mesi su Gaza anche in Cisgiordania. Nel mirino c’è sempre Jenin,  al 14simo giorno consecutivo di assalti, con la morte di 25 palestinesi, decine di feriti, centinaia di persone rapite e altrettante case abbattute.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La sopravvivenza strategica di Hamas fa impazzire Israele

Sfruttando la sua forza istituzionale, l’adattabilità sul campo e le tattiche psicologiche, Hamas ha magistralmente trasformato la distruzione di Gaza in una dimostrazione di Resilienza, ottenendo avanzamenti sia simbolici che tattici e impedendo a Israele di rivendicare una qualsiasi vittoria politica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Voci da Gaza II – Asuat Min Gaza II

Seconda –di due– puntata speciale nello spazio informativo di Radio Blackout dedicata all’intervista di Fadil Alkhadly, membro dell’Uawc, Unione dei comitati dei lavoratori agricoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raggiunto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

L’ accordo tra la Resistenza palestinese e il governo israeliano è stato raggiunto e firmato da entrambe le parti, a darne l’annuncio è stato Trump che da oggi inizierà il suo mandato esecutivo come presidente statunitense.