InfoAut
Immagine di copertina per il post

Anche Leyla Zana nel mirino turco

La parlamentare kurda Leyla Zana ha commentato gli arresti e le perquisizioni (tra cui quella della sua abitazione in affitto a Ankara)  di oggi sostenendo che “La gente in questo paese vive nella preoccupazione costante. Nessuno ha il coraggio di esprimere i propri pensieri. E ‘ come vivere in una sorta di impero della paura. Questo governo pensa davvero di poter opprimere questa società, utilizzando lo stesso approccio di Saddam Hussein? Vergogna – ha detto Zana – questo è tutto quello che posso dire “.

Questa  mattina sono state perquisite 123 abitazioni e sedi del BDP (Partito della Pace e Democrazia) e sindacali. Almeno 33 persone sono state arrestate nel contesto della cosiddetta operazione “KCK” (Unione Comunità kurde). La foglia di fico dietro la quale ormai il governo islamico AKP (Partito della Giustizia e Sviluppo) del premier Recepp Tayyip Erdogan tenta di nascondere la sua guerra contro i kurdi.  Le accuse nel caso KCK sono opportunamente vaghe (il KCK per la magistratura sarebbe il braccio urbano del PKK) che permette di arrestare praticamente chiunque abbia legami con il legale e liberamente votato BDP (Partito della Pace e la Democrazia), sindaci, comuni, funzionari, politici e via così. In una parola, avere collegamenti con un cittadino/a kurdo oggi significa avere la concreta possibilità di finire in carcere. Questo è lo stato di terrore e paura che l’AKP sta cercando di creare in Turchia.

“La fiducia e la speranza del popolo kurdo dopo il successo alle ultime elezioni generali [nel giugno 2011], sono state schiacciate dall’atteggiamento del Primo Ministro – ha detto la parlamentare – Erdogan ha dichiarato una guerra ai kurdi nella speranza che il nostro popolo cessi di rivendicare i suoi diritti. Le nostre case – ha aggiunto – sono state perquisite anche in passato. Anziché rispondere alle mie dichiarazioni sulla necessità di trovare una soluzione alla questione kurda e sul fatto che le armi sono di fatto una garanzia in questo momento, il premier mi ha mandato a dire che può “indicarmi la via per andare in montagna” [a raggiungere i guerriglieri. Ndr]. Lasciamo – ha detto Zana – il tema delle armi alla fine. Parlando di garanzie, mi sarei aspettata che il Primo Ministro rispondesse:  “le armi non sono una garanzia. La legge è una garanzia. Il paese democratico che io sto sviluppando sarà la garanzia.” Non è ancora troppo tardi, – ha detto Zana – anche se le nostre case vengono perquisite. Il Primo Ministro ha ancora una possibilità. Poteva essere amato e rispettato come  primo ministro, ma non accetteremo il suo approccio autoritario. Questo atteggiamento porta soltanto a una mancanza di simpatia nei suoi confronti. “

Zana ha continuato dicendo che “abbiamo vissuto molte difficoltà. Il Primo Ministro non dovrebbe indicarci la via del carcere. Dovrebbe invece trovare una soluzione alla questione kurda. Gli stessi generali militari sono accusati oggi di terrorismo proprio per la questione kurda”.

La deputata ha quindi ricordato che “I membri della stampa sono incarcerati in questo paese. Tutti viviamo nella preoccupazione. Nessuno ha il coraggio di esprimersi. Siamo in una specie di impero della  paura. Non so perché la mia casa sia stata perquisita. Non sono proprietaria di quella casa. Un amico me l’ha trovata e io la uso. Bene, lasciate che perquisiscano le nostre case. Io sono una rappresentante democraticamente eletta dal popolo in questo paese e continuerò a fare il mio lavoro”.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

kurdiLeyla Zanarepressioneturchia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale”

Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: corrispondenza dall’Indonesia tra il neogoverno Subianto e le prime mobilitazioni dal basso

Levante: nuova puntata, a febbraio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento con noi Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto e dottorando alla Normale di Pisa in Political economy cinese e, in collegamento dall’Indonesia, Guido Creta, ricercatore in Storia contemporanea dell’Indonesia all’Università Orientale di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell’Europa

A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald Trump avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Diamo voce al dissenso

Ai più non è chiaro che oggi stiamo assistendo, sia in Italia sia in Europa, a una criminalizzazione del dissenso politico Riprendiamo l’articolo di osservatoriorepressione di Marco Sommariva*: La curatrice del libro Carcere ai ribell3, Nicoletta Salvi Ouazzene, è un’attivista del Comitato “Mamme in piazza per la libertà di dissenso”, nato nel 2016. Il Comitato nasce per iniziativa […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Intervista esclusiva all’Accademia della Modernità Democratica e Foza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del Partito di Unione Democratica (PYD)

Abbiamo avuto l’occasione di realizzare questa intervista all’Accademia della Modernità Democratica con al suo interno un contributo (citato tra virgolette) di Forza Yusif, membro del comitato di co-presidenza del PYD..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

TURCHIA: IL LEADER DEL PKK OCALAN INCONTRA PER LA SECONDA VOLTA UNA DELEGAZIONE DI DEM

Riprendiamo da Radio Onda D’urto: Dopo anni di completo isolamento, nel giro di poche settimane una delegazione del partito della sinistra curda e turca Dem, terza forza del Parlamento turco, ha potuto incontrare oggi, mercoledì 22 gennaio e per la seconda volta Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan – Pkk, imprigionato dal […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’escalation di Erdogan contro il Rojava

La Turchia e le milizie islamiste filo-turche, in particolare l’Esercito nazionale siriano (SNA), stanno sfruttando lo spostamento di potere a Damasco per colpire le aree di autogoverno controllate dai curdi nella Siria settentrionale e orientale. Ankara giustifica queste azioni sostenendo che i gruppi che operano nella regione, in particolare le Unità di difesa popolare curde […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Malpensa: bloccati i check-in di Turkish Airlines in solidarietà con il Rojava. Violenze contro i manifestanti

Ieri mattina, 9 gennaio 2025, in risposta ai continui attacchi della Turchia alla Amministrazione Autonoma Democratica del Nord Est della Siria (Rojava, DAANES), molti giovani hanno bloccano il check-in del volo a Milano Malpensa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: le SDF resistono agli attacchi turco-jihadisti. Il punto con il giornalista Murat Cinar

Le Forze democratiche siriane continuano la propria resistenza agli attacchi di stato turco e milizie jihadiste del sedicente Esercito nazionale siriano, controllato da Ankara.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Processo Askatasuna: 88 anni richiesti perché lottare é reato

“Non è interesse della procura criminalizzare il dissenso”: si apre con questo paradosso prontamente ripreso dai giornali l’udienza di oggi sul processo per associazione a delinquere ai danni di compagni e compagne del centro sociale askatasuna, del movimento Notav e dello spazio popolare Neruda. Di seguito alcune considerazioni a caldo a cui seguiranno altri ragionamenti. […]