InfoAut
Immagine di copertina per il post

Assolto dal tribunale israeliano l’assassino di Rachel Corrie

Da una email alla madre:

Voglio solo scrivere a mia madre per dirle che sono testimone di questo genocidio quotidiano e subdolo, che ho veramente paura, che comincio ad avere dubbi sulla mia fondamentale convinzione nella bontà della natura umana.

Tutto questo deve finire. Credo sia una buona idea se tutti noi lasciamo ogni altra cosa e se dedichiamo le nostre vite a fare in modo che tutto questo finisca.

Incredulità e orrore sono le cose che provo. Delusione. Sono delusa che questa sia la realtà di fondo del nostro mondo e che noi, di fatto, ne siamo complici.

Questo non è affatto quello che io ho chiesto quando sono venuta in questo mondo.

Questo non è affatto quello che le persone volevano quando sono venute in questo

mondo. 

Non pensavo che stavo per venire in un mondo dove io potevo vivere nella mia comoda casa ed esistere senza la minima consapevolezza della mia partecipazione in genocidi. 

Altre forti esplosioni da qualche parte là fuori.”

ISM-Italia condivide il comunicato dell’ISM palestinese e la nota di Omar Barghouti del BNC (Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio di Israele)

L’International Solidarity Movement (ISM) è profondamente turbato dal verdetto del giudice Oded Gershon che ha assolto lo Stato israeliano, e il suo soldato, dall’assassinio nel 2003 dell’attivista americana dell’ISM Rachel Corrie. Rachel fu schiacciata a morte da un bulldozer dell’esercito israeliano mentre protestava contro la demolizione di una casa palestinese nella Striscia di Gaza.

Ignorando il diritto internazionale e assicurando impunità ai criminali di guerra israeliani, il verdetto del giudice Gershon conferma il fatto che il sistema legale israeliano non può essere considerato affidabile nell’amministrazione della giustizia secondo standard internazionali.

L’ISM si appella alla comunità internazionale affinché Israele risponda delle sue responsabilità, continuando a sostenere l’appello palestinese al boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) e la lotta palestinese nei territori palestinesi occupati.

Descrivendo la situazione a Gaza due giorni prima di essere uccisa Rachel disse: io sono testimone della sistematica distruzione della possibilità di sopravvivenza di un popolo. È orribile. L’analisi di Rachel conserva tutta la sua attualità, confermata, un giorno prima di questa sentenza, dalle Nazioni Unite che hanno documentato che Gaza, senza una azione urgente, potrebbe non essere più abitabile dal 2020.

Il verdetto assicura il semaforo verde ai soldati israeliani nell’uso di una forza letale contro i difensori dei diritti umani ed espone i palestinesi e i difensori internazionali dei diritti umani a un pericolo mortale.

Il verdetto del giudice Gershon è una parodia della giustizia, ma non è un fatto eccezionale. Di norma il sistema legale israeliano assicura ai soldati israeliani l’impunità nel commettere omicidi. Il solo soldato israeliano condannato per omicidio, dall’inizio della seconda Intifada nel 2000, è stato Taysir Hayb, un beduino cittadino di Israele per aver colpito un volontario inglese dell’ISM, Tom Hurndall, alla nuca con una carabina da cecchino, mentre Tom, successivamente deceduto, stava portando al sicuro un bambino. Almeno 6.444 palestinesi sono stati uccisi dalle forze di occupazione israeliane in questo periodo, senza nessuna giustizia per loro o per i loro familiari.

La corte israeliana assolve il criminale di guerra che ha ucciso Rachel Corrie, sostenendo che l’assassinio è stato un incidente, di Omar Barghouti, email 28 agosto 2008

È un giorno triste per l’umanità, per i Corries, per i Palestinesi, per tutti gli uomini di

coscienza del mondo …

Cindy e Craig, noi condividiamo la vostra ferita. Noi condividiamo la vostra indignazione per questa ingiuria israeliana alla giustizia, che è tipica di questo sistema ingiusto.

Questa ultima assoluzione, largamente prevista, del tribunale israeliano sottolinea quello che il Rapporto Goldstone delle Nazioni Unite ha dimostrato dopo il massacro a Gaza nel 2008-09. Con riferimento ai “vizi strutturali” del cosiddetto sistema giudiziario israeliano, il rapporto conclude che Israele non può essere considerato affidabile nell’amministrare la giustizia secondo standard internazionali.[Goldstone Report, paragrafo 1756]

Secondo l’organizzazione israeliana per i diritti umani Yesh Din:

“… il 91% delle inchieste (da parte della polizia israeliana nei TPO) su crimini commessi da israeliani contro palestinesi e le loro proprietà sono chiuse senza rinvii a giudizio. L’84% delle inchieste sono chiuse perché gli investigatori non riescono a individuare i sospetti e le prove. … I rinvii a giudizio sono meno del 3% di questi casi.”

………….

Tutto questo dovrebbe convincere tutti coloro che ancora hanno bisogno di esserne convinti che senza una efficace campagna di boicottaggio (BDS) contro Israele, questo stato non rispetterà mai il diritto internazionale. Questa è la lezione del Sudafrica.

Omar Barghouti, BNC (Comitato Nazionale Palestinese per il Boicottaggio di Israele)

www.ism-italia.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

bulldozerisraelemadrepalestinaprocessorachel corrie

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Milano: “fermiamo la macchina di guerra”. Presidio lunedì 20 ottobre alla Malpensa

Lunedi 20 ottobre è prevista la partenza da Malpensa del volo CV06311 con cinque carichi di ali di F-35 diretti allo stabilimento Lockheed Martin di Fort Worth, USA, per l’assemblaggio e la successiva spedizione verso Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dalla strategia di Trump ai pakal

Nelle analisi non è bene separare le diverse dimensioni della dominazione, né di nessun oggetto di studio.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nel Paese Basco meridionale: risposta antifascista contro i nostalgici di Franco

Durante il raduno, i sostenitori della Falange hanno moltiplicato i saluti fascisti, sfilando con bandiere spagnole e simboli della dittatura militare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

USA: quasi 7 milioni di persone partecipano alla giornata di protesta No Kings Day

Di seguito traduciamo il comunicato del movimento No Kings dopo l’imponente mobilitazione di ieri che ha visto la partecipazione di milioni di persone in tutti gli Stati Uniti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Questa notte ho fatto un sogno.. Cronache della mobilitazione di Udine contro la partita Italia-Israele

Ripubblichiamo il comunicato congiunto scritto dalle polisportive popolari che hanno partecipato e animato la mobilitazione a Udine contro la partita Italia-Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: i/le giovani scendono due volte in campo contro Israele

Più di 15.000 a Udine solidali con la Palestina: considerazioni sul corteo del 14 ottobre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ricostruzione a Gaza: il business della “pace” dopo la distruzione

Mentre le macerie di Gaza raccontano l’ennesimo atto di pulizia etnica e annientamento coloniale, il governo italiano si prepara a “sedersi al tavolo della ricostruzione”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Alba: Blocchiamo tutto! Free Palestine!

Alba. Venerdì scorso un corteo in sostegno alla popolazione palestinese è partito da Zona h (parco cittadino) in direzione del teatro sociale: si inaugurava la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco; oltre al presidente della regione Alberto Cirio, era previsto l’intervento di Paolo Zangrillo ministro del governo Meloni.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Udine: in 15mila mostrano il cartellino rosso ad Israele

In migliaia da tutta Italia hanno raggiunto Udine per manifestare contro la partita della vergogna Italia – Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Belgio ondata di proteste contro l’austerità

140.000 persone nelle strade di Bruxelles, blocchi mattutini, traffico aereo quasi paralizzato, scontri violenti: questo è ciò che è successo martedì 14 ottobre dai nostri vicini belgi.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Nuovo DDL nucleare: via libera all’energia dell’atomo in Italia. Alcune considerazioni per prepararsi al contrattacco

Pubblichiamo il primo di una serie di contributi sul tema del nucleare. Questo testo è stato realizzato dal collettivo Ecologia Politica di Torino che prende parte al progetto Confluenza.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Firenze: in 10mila per la GKN sfondano il cordone di polizia e occupano l’aeroporto, “Nessuno ferma la rabbia operaia”

Un corteo numeroso e rumoroso, partito intorno a alle 15.30 dal polo universitario di Novoli, area ex Fiat, ha sfilato per le strade di Firenze a sostegno del progetto operaio della fabbrica di Campi Bisenzio, ex Gkn.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

31 ottobre – 8 dicembre 2005 / 31 ottobre – 8 dicembre 2025 : avere vent’anni è avere sogni grandi!

Sono passati vent’anni da quei giorni che hanno segnato la storia della nostra valle.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.