Atene, sgombero occupazione Dei: lotte contro il debito in work in progress
Il governo ellenico ha infatti preparato una nuova tassa sugli immobili, ma soprattutto un particolare ed infame meccanismo di ricatto preventivo contro la cittadinanza che deve pagare il debito: per contrastare eventuali tentativi di evasione di questa impopolarissima tassa, chi non paga rischia infatti di vedersi tagliare la luce.
Meccanismo che ha fatto saltare il tappo dell’indignazione e della pazienza a tanti e tante, giocandosi su un terretto per nulla pacificato, alla luce del fatto che la nuova tassa e quindi la strategia preventiva per praticarla è solamente l’ultima di una serie di leggi lacrime e sangue comandate. Neanche a dirlo, la legge è stata adottata lo scorso settembre dietro le forti pressioni e diktat dell’Unione Europea, della Bce e del Fmi.
Le polemiche che si sono levate dinnanzi all’applicazione concreta della legge ha costretto il governo ad una parziale marcia indietro, non sufficiente perchè non abrogativa. Il che ha dato il la all’occupazione degli uffici ateniesi dell’azienda elettrica nazionale, la Dei, che è continuata per cinque giorni, in maniera permanente e irriducibile, guidata da articolazioni sindacali e politiche, ma che ha raccolto l’attivazione ed il protagonismo di fette importanti e popolari di partecipazione; fino al giungere delle forze dell’ordine…
La polizia ha infatti sgomberato stamattina l’occupazione che aveva mandato in tilt tutto il lavoro della Dei: circa trecento uomini in assetto anti-sommossa hanno liberato gli uffici, manganellando il presidio permanente ed effettuando diversi fermi. Segmento di lotta che non ha certo trovato una sua risoluzione, la determinazione con la quale in questi giorni è stata difesa l’occupazione non può che rappresentare che un ulteriore e concreto troncone di lotte contro la crisi ed il debito, che nella praticità delle contestazioni sperimentano altre e nuove forme di conflitto.
Un ‘noi non paghiamo’ potenzialemente massificabile, che – per il momento – ha trovato non solamente contestazione e blocco, ma ha anche costretto il governo greco a progettare forme di prevenzione per affrontare l’indisponibilità della popolazione a pagare – oggi – una singola ed ingiusta tassa, domani chissà…
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