Brasile: lavoratori in lotta contro la legge di subcontrattazione del lavoro
San Paolo, Brasile. I lavoratori brasiliani hanno annunciato che paralizzeranno il paese se al senato sarà approvato un progetto di legge che amplierà la terziarizzazione del lavoro e aumenterà la cifra di 12 milioni di brasiliani attualmente subcontrattati.
I lavoratori di 24 dei 27 stati del Brasile hanno manifestato contro questa legge del lavoro. A San Paolo più di 40 mila persone sono scese in strada per chiedere la cancellazione della legge. La protesta si inquadra in un momento in cui la mobilitazione della destra, la classe media e alta, ha avuto una forte copertura dei mezzi di comunicazione.
Il progetto di legge 4330, è stato approvato alla camera dei deputati con l’argomento di attivare l’economia del paese e ora si attende la sua approvazione, se sarà così, le imprese subcontratteranno i lavoratori. Per gli specialisti della materia, questo significa una delle peggiori perdite dei diritti lavorativi dalla dittatura.
Ai lavoratori subcontrattati pagano meno salario, lavorano da tre a quattro ore di più, non hanno vacanze e lavorano in condizioni di insicurezza. Il progetto deve essere approvato nel congresso, uno dei più conservatori degli ultimi anni.
Le organizzazioni sociali e la sinistra si scontrano attualmente con l’offensiva della destra che, nelle ultime settimane, ha mobilitato migliaia di persone dei settori della classe alta, che chiedono l’uscita della presidente del Brasile, Dilma Rousseff. Alcuni settori della destra chiedono anche l’intervento militare e il ritorno della dittatura.
Movimenti sociali come i Lavoratori senza Tetto (MTST) e il Movimento senza Terra (MST), e altri settori di sinistra, hanno dichiarato di occupare le strade del paese se il governo continua con questo tipo di leggi che fanno violenza ai diritti della classe lavoratrice e dei poveri del paese.
17.04.2015
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