Brasile, successo della mobilitazione Coppa del popolo: più di 20 mila persone in strada
Dalle 17 migliaia e migliaia di persone hanno iniziato a radunarsi davanti alla stazione Vila Matilde, distante 7 chilometri dallo stadio Arena Corinthians, dove si aprirà il campionato il 12 giugno. Circa un’ora dopo lo spazio davanti alla stazione metro era completamente occupato da una folla con magliette rosse, dunque il corteo è partito nella direzione dello stadio. Lungo il percorso, che ha impegnato il corteo con più di due ore di camminata, sono stati scanditi diversi slogan, canzoni e parole d’ordine contro lo spreco dei fondi pubblici, la speculazione, la selvaggia gentrificazione e cementificazione che hanno invaso la città con l’avvicinarsi della coppa UEFA. Verso le ore 20.30 il corteo è arrivato davanti all’entrata dello stadio, bloccando le arterie principali della città e creando code per più di otto chilomentri. Davanti all’entrata dello stadio si sono susseguiti molteplici interventi riguardo alle ingiustizie e i crimini del governo di Dilma Rousseff. Il movimento MTST ha accusato le autorità di non voler affrontare l’emergenza abitativa che attanaglia il paese da più anni. L’esempio lampante dell’indifferenza istituzionale si trova a quattro chilometri dal megastadio: si tratta dell’occupazione Coppa del popolo che è stata realizzata a inizio maggio da tutte le famiglie sgomberate dalle favelas, sfrattate perché non si potevano più permettere di pagare un affitto o che non hanno mai avuto una casa. Il MTST ha denunciato la mancanza di risposte e risultati concreti da parte delle istituzioni davanti alle sei rivendicazioni per una riforma urbana: interventi nel settore della sanità, istruzione, sicurezza, delle pensioni, del trasporto e della questione abitativa. I molteplici interventi hanno sottolineato anche la necessità di una politica nazionale contro gli sfratti e una modifica del programma federale “Minha casa minha vida”.
Il presidio davanti allo stadio si è concluso verso le 21.30, lanciando un altro appuntamento per questo sabato qualora il governo continuasse a tergiversare davanti alle richieste avanzate. Il leader del MTST ha annunciato che le lotte si intensificheranno durante i mondiali: “Non abbiamo paura: ci sarà molta gente vestita di giallo-verde dentro lo stadio, ma ci sarà ancora più gente vestita di rosso al di fuori dello stadio!”
Nel frattempo da stamattina a San Paolo è iniziato lo sciopero a oltranza dei lavoratori della metro dovuto al fallimento della trattativa in seguito al rifiuto della autorità locali di concedere l’aumento salariale del 16,5%. Si prevedono disagi per 4,5 milioni di passeggeri, numero destinato ad aumentare con l’arrivo dei turisti.
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