InfoAut
Immagine di copertina per il post

Catalogna, sospesa l’investitura di Puigdemont tra incomprensioni e tensione

|||||

Giornata a dir poco convulsa ai piani alti della politica e della giustizia spagnola. In Catalogna il clima di tensione generale è cresciuto esponenzialmente a partire dalle giornate addietro, quando la polizia spagnola e i Mossos (dal 27 Ottobre sotto direttto controllo di Madrid) hanno blindato il Parlament catalano e tutti gli accessi per impedire che si palesasse la figura dell'(ex) presidente del Govern Puigdemont. Un clima di militarizzazione non certo gradito da migliaia di catalani, a cui si è aggiunto il rastrellamento delle frontiere in entrata dalla Francia per tutta la nottata. A questo, va segnalato anche il blitz della Guardia Civil spagnola in piena notte in casa del segretario della Mesa (Tavolo) parlamentare catalano.

L’eccezionalità che caratterizza gli iter istituzionali a seguito dell’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione spagnola in Catalogna si è cristallizzata nelle convulse ore che hanno preceduto le 15, ora stabilita per l’inizio della sessione plenaria del Parlament per l’ investitura del nuovo presidente della Generalitat, con la riconferma di Puigdemont legata a doppio filo con l’acconsentimento di una sua investitura per via telematica.
Per meglio dire, ore che avrebbero dovuto precedere la sessione stabilita, fino a quando il neo-presidente del Parlament di Barcellona Roger Torrent (ERC) non ha colto di sorpresa il partito di Puigdemont (JxCat) e le altre formazioni indipendentiste al dichiarare sospesa la seduta di investitura in attesa di capire se ci fossero o meno le garanzie di eleggibilità. A doverle dare, ilotribunale Costituzionale che ha poi, dopo l’ una, rigettato ogni possibilità di investitura telematica per l'(ex)-president di Girona.
La decisione di Torrent, a fronte delle dichiarazioni delle ore e delle giornate precedenti di JxCat, ERC e CUP, presa senza consultarsi con i membri del Tavolo parlamentare (neppure quelli del suo partito) e senza informare Puigdemont stesso nella mattinata, ha lasciato non pochi malumori e tensioni all’ interno della rappresentanza indipendentista. Le dichiarazioni ufficiali dei portavoce dei partiti hanno però elogiato la presa di posizione di Torrent, che si è avvalso di tutti i suoi poteri in qualità di Presidente per l’inaspettata decisione.

I deputati della CUP hanno deciso di presenziare ugualmente alle 15 nella Camera per poi uscire e raggiungere, accolti da tanti cori e applausi, la folla di migliaia di persone che attendeva l’investitura non avvenuta, e che ha letteralmente “sorpreso” le prime linee dell’ingente dispiegamento di sicurezza preposto entrando in massa fin dentro al Parco sede del Parlament. CUP che, oltre a dire chiaramente che non accetta alcun altro presidente se non Puigdemont, ha annunciato nei giorni scorsi l’avvio dei lavori per una Costituente che dovrebbe pensare e progettare i passaggi verso una nuova Repubblica; tale Costituente coinvolgerebbe parlamentari, politici municipali e locali fino a giungere ai Comitati di base e della difesa della Repubblica.

Frattanto però, lo stop all’ investitura di Puigdemont e il passare la palla al Tribunale Costituzionale spagnolo non è un segnale beneagurante per i propositi indipendentisti. Di fatto, il faccia a faccia che sovrappone le carte giuridiche e politiche vede il ruolo preminente del Tribunale Costituzionale come alfiere per il blocco post-franchista del famigerato articolo 155 contro le ragioni – dettate peraltro dalla stessa costituzione spagnola – della maggioranza indipendentista nel volere Puigdemont presidente. E candidato unico nonostante le sinistre indipendentiste sommino più voti di JxCat, (quasi 200 mila in più), ma non abbiano mai avuto la pretesa di proporre un’ altra figura.

L’ estrema politicizzazione del Tribunale Costituzionale, chiave di volta dell’architettura istituzionale dello stato spagnolo, ha il volto della legalità che torce sé stessa di fronte alla legittimità sancita dal 21D, imposto nientemeno che da Rajoy come momento per otturare “l’emorragia” catalana. L’ingerenza del Tribunale Costituzionale che sta cercando in tutti i modi di bloccare l’investitura dell’ex-presidente di Girona in esilio sta raggiungendo livelli talmente straordinari da far rimanere sbalorditi e non senza un certo disappunto una importante schiera di costituzionalisti. Ma, se questa evidenza poteva e può giocare a favore del “procés”, con l’impasse di oggi Rajoy, Ciudadanos e il PSOE gongolano e tirano il fiato. Più del previsto.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

REFERENDUM INDIPENDENZA CATALUNYA

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Trump ribalta Zelensky facendo dissolvere la falsa coscienza dal capitalismo “liberale”

Terre rare, materie prime, il dollaro come valuta di riferimento, porte spalancate ai capitali americani e i risparmi nazionali dritti dritti nei portafogli di società Usa. In meno di una riga di post, il neo-presidente, attaccando l’omologo ucraino, ha riassunto la dottrina che gli Stati Uniti hanno seguito per anni. L’Europa balbetta, proponendo solo nuova […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Levante: corrispondenza dall’Indonesia tra il neogoverno Subianto e le prime mobilitazioni dal basso

Levante: nuova puntata, a febbraio 2025, dell’approfondimento mensile di Radio Onda d’Urto sull’Asia orientale, all’interno della trasmissione “C’è Crisi”, dedicata agli scenari internazionali. In collegamento con noi Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto e dottorando alla Normale di Pisa in Political economy cinese e, in collegamento dall’Indonesia, Guido Creta, ricercatore in Storia contemporanea dell’Indonesia all’Università Orientale di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tajani non sei il benvenuto! Comunicato dell’Intifada studentesca di Polito

Dopo più di un anno di mobilitazioni cittadine, di mozioni in senato e di proteste studentesche, il Politecnico decide di invitare il ministro degli esteri all’inaugurazione dell’anno accademico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People’s Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni

Riprendiamo da RadioBlackout: Centinaia di organizzazioni politiche e sociali, per un totale di 800 delegati/e, si sono incontrate a Vienna tra il 14 ed il 16 febbraio in occasione della People’s Platform Europe. Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l’obiettivo di creare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Negoziati in Ucraina: Trump e Putin gestiscono le sorti dell’Europa

A seguito di una propaganda elettorale incentrata sulla risoluzione in Ucraina, dopo un lungo scambio con Putin nelle ultime ore, Donald Trump avvia i negoziati per poi farli accettare a cose fatte a Zelensky.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: giustizia per Samir Flores Soberanes! 6 anni di impunità

Questo 20 febbraio si compiono 6 anni dal vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes. Sei anni nella totale impunità di un governo che funge da mano armata per il grande capitale. da Nodo Solidale Samir è stato ucciso da 4 colpi di pistola davanti a casa sua ad Amilcingo, nello stato messicano del […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Il progetto imperialista USA-Israele su Gaza e gli sviluppi sul cessate il fuoco

L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fronte Popolare: Gaza non è proprietà di Trump e qualsiasi sogno di controllarla è puramente illusorio

Il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense non sarà diverso da quello dell’occupazione sionista.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Catalunya: due anni fa il referendum. Analisi e prospettive sul movimento indipendentista

Il primo ottobre del 2017 si tenne in Catalunya il referendum per l’indipendenza dalla Spagna. Dichiarato illegale dallo Stato Spagnolo e brutalmente represso sia fisicamente che giudiziariamente:  solo quel giorno furono centinaia i feriti tra i civili, picchiati dalla polizia spagnola e dalla guardia civil che fece irruzione nei seggi per impedire la consultazione. A […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dai tribunali tedeschi schiaffo alla Spagna: estradizione a Puigdemont ma non per ribellione

La questione catalana torna a capeggiare nei titoli dei quotidiani europei con la decisione presa dai giudici tedeschi sull’estradizione di Puigdemont. Non ci sono i presupposti per l’accusa di ribellione in riferimento agli avvenimenti del referendum sull’indipendenza dell’1-0. Ora, se il leader catalano tornasse in terra spagnola ci sarebbe la prigione preventiva e probabilmente gli […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Catalogna: Torra é il nuovo President filo-Puigdemont, ma la governabilità rimane appesa a un filo

L’ultima settimana è stata piena di risvolti importanti, figli di una lunga gestazione politica e forieri di nuovi passibili scenari in terra catalana. Su indicazione dell’ex-President Carles Puigdemont, che attende il giudizio in Germania riguardo alla sua estradizione, il Parlament, tenuto sotto scacco dall’ applicazione forzosa dell’articolo 155 della Costituzione spagnola e dall’attività di ostruzione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si approfondisce l’ingovernabilità in Catalogna, si scalda la piazza indipendentista

Lo stallo nella Catalogna post-elettorale prosegue e si approfondisce, accrescendo le titubanze e incomprensioni nei leader indipendentisti per le strategie da seguire per promuovere una effettiva Governabilità della Comunità autonoma. Ai piani alti, è il potere giudiziario spagnolo a frenare gli scenari di Governo del Parlament di Barcellona, con il diniego a Jordi Sanchez di […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Madrid si accanisce contro il sistema educativo e linguistico catalano

Il Governo spagnolo studia come può applicare il famigerato articolo 155 di interdizione dell’ autonomia politica e finanziaria della Catalogna a partire dalle fondamenta culturali e dell’ istruzione nella regione pirenaica. Attraverso una grande spinta dei media generalisti spagnoli, La Moncloa vuole far applicare una clausola in cui, alla pre-iscrizione scolastica, i genitori degli alunni […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Catalogna, si rimescolano le carte nei palazzi e in piazza dopo l’impasse per Puigdemont (Pt.2)

Sia a livello giudiziario che politico che poliziesco l’aggressività delle istituzioni spagnole è divenuta la quotidianità in Catalogna. È La cartina tornasole di un semplice assunto: la rottura dell’ 1 ottobre non è sanabile e si entra in una fase di scontro molto alta che sta facendo mostrare alle classi medio-basse catalane la mancanza strutturale […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Catalogna, si rimescolano le carte nei palazzi e in piazza dopo l’impasse per Puigdemont (Pt.1)

Nella partita che si gioca tra Spagna e Catalogna, con in ballo interessi per l’ Europa a venire, i colpi di scena dettati da uno scacchiere poco lineare son sempre dietro l’angolo. A livello istituzionale, il blocco del 155 prova a scomporre il fronte governativo catalano, portando a una posposizione forzata dell’ eleggibilità di Puigdemont. […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

In Catalogna non sta succedendo niente? Incontro con Aina Tella (CUP)

Come compagne e compagni attivi sui territori, nelle lotte sociali, contro le grandi opere, per il diritto all’abitare, abbiamo deciso di promuovere un ciclo di incontri per parlare del processo di indipendenza della Catalogna a partire da un punto di vista anticapitalista e di rottura con lo stato di cose presenti. Lo scorso 1 ottobre, […]