InfoAut
Immagine di copertina per il post

Centro addestrativo per i piloti di elicotteri da guerra in Liguria.

A realizzarlo l’israeliana Elbit Systems

dal blog di Antonio Mazzeo

Sorgerà in Liguria un grande centro di formazione ed addestramento dei piloti di elicottero delle forze armate italiane e straniere; la realizzazione sarà affidata ad un’azienda leader del complesso militare-industriale di Israele. Quanto costerà è difficilissimo capirlo, dato che gli importi stimati differiscono parecchio nei documenti ufficiali del Ministero della Difesa.

L’infrastruttura è ritenuta di rilevanza strategica all’interno del Documento programmatico pluriennale della difesa per il triennio 2024-2026, fresco di pubblicazione da parte dello Stato maggiore. “Sono istituite le risorse per l’implementazione del segmento MM del Rotary Wing Mission Training Center (RWMTC) presso la stazione elicotteri di Luni (provincia della Spezia), interconnettendolo con quello di Viterbo”, riporta il documento. “Il progetto, sviluppato in cooperazione internazionale, è finalizzato alla realizzazione, al funzionamento e supporto del Centro di Simulazione al volo per ala rotante, che ha lo scopo di massimizzare l’efficacia dell’addestramento di base e recurrent degli equipaggi di volo dell’Esercito Italiano, dell’Aeronautica Militare e della Marina Militare, consentendo l’esecuzione di eventi addestrativi relativi al volo tattico e all’assolvimento di specifiche missioni di volo”.

“Nel 2024 l’impresa ha ricevuto il necessario incremento finanziario per sostenere l’integrazione del segmento MM del RWMTC nel sedime di Luni e la federazione dei simulatori già ivi esistenti con il conseguente allineamento prestazionale”, spiega lo Stato Maggiore delle forze armate. “È in corso lo specifico iter d’approvazione. Il programma ha ricevuto un’integrazione di 44 milioni di euro attraverso risorse a fabbisogno recate dalla Legge di Bilancio 2024”. (1)

Il programmapluriennale Rotary Wìng Mission Training Center (RWMTC) – segmento Marina militare è stato approvato con decreto del Ministero della Difesa n. 8/2024 (A.G. 208) e il 27 settembre scorso è approdato in Commissione parlamentare difesa, corredato delle schede tecnica e illustrativa, onde ottenere il parere previsto dalla legge. I membri delle due Camere si dovranno pronunciare entro il 10 novembre 2024.

“Il Rotary Wing Mission Training Center (RWMTC), autorizzato con il decreto dello Stato maggiore della Difesa n. 37 del 2019, prevedeva la realizzazione diun centro di simulazione al volo per ala rotante nella sede di Viterbo, con possibilità di espansione e federazione con altri simulatori”, si legge nello Schema di decreto ministeriale inviato al Parlamento. “Le potenzialità di crescita del programma, nonché le specifiche esigenze addestrative della Marina, hanno evidenziato l’estrema funzionalità di prevedere la creazione di un segmento presso il sedime aeroportuale di Luni, in modo da ampliare le potenzialità degli esistenti sistemi di simulazione per le linee EH-101 e NH-90 (gli elicotteri multiruolo in dotazione alle forze armate italiane, nda)”.

“La nuova architettura contribuirà, altresì, a consolidare le capacità esprimibili dal neo-costituito Centro di Addestramento e Standardizzazione al Volo su Mare (CASVM) di Luni, ponendo al contempo le basi per il completamento dell’architettura con tutti i sistemi di simulazione, in aderenza al progetto di Training Distribuito della Marina Militare (TDMM)”, prosegue il documento. “In aggiunta, il segmento MM del RWMTC di Luni consentirà di raggiungere una piena capacità formativa e addestrativa aderente alle necessità dei Reparti di volo operativi, a beneficio della linea NH-90 (entrambe le varianti), con importanti ritorni nella preparazione degli Equipaggi di Volo che imbarcano sulle Unità della Marina a supporto delle attività della Squadra Navale”.

Stando allo Schema di decreto ministeriale, il programma è stato concepito con una durata complessiva ipotizzata di 15 anni, a partire dall’anno in corso. “L’onere previsionale complessivo è di circa 49 milioni di euro”, si spiega. “Il completamento del programma per il restante valore previsionale di 5 milioni di euro, sarà realizzato attraverso successivi provvedimenti finanziari, finalizzati al completamento delle attività di supporto in servizio dei simulatori”.

Relativamente alle stime di spesa per il RWMTC di Luni, il dicastero a capo delle forze armate è costretto ad ammettere che esse non corrispondono a quanto riportato nel Documento di programmazione della Difesa riferito al triennio 2024-2026. “Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, in esso si fa riferimento ad uno stanziamento pari a 6,93 milioni nel 2024; 44,27 milioni nel 2025; 23,95 milioni nel 2026; 34,20 milioni per il periodo 2027-2029 e 64,12 milioni per i successivi periodi fino al 2038”. Complessivamente si tratta pertanto di 173,47 milioni di euro, 124,47 in più di quanto indicato nella Scheda di programma presentata alle Camere.

“La 1^ Fase, implementata in autonomia e indipendenza dalle altre, è finanziata a valere sugli stanziamenti derivanti da capitoli del settore investimento del Bilancio Ordinario del Ministero della Difesa nell’ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente per 44 milioni di euro e comprende l’enucleazione del segmento MM del Rotary Wing Mission Training Center (RWMTC) da Viterbo a Luni, la federazione del già esistente simulatore Full Flight Simulator SH-90
HITN, le nuove infrastrutture, il networking/security capability, nonché la conduzione ed il supporto logistico per il medesimo periodo dei simulatori che saranno situati presso il sedime di Viterbo”, aggiungono i vertici della Difesa. “Per quel che concerne i profili industriali e il ritorno occupazionale, si specifica che l’industria nazionale (diversi stabilimenti in Italia) risulterà impegnata nelle diverse fasi della produzione dei sistemi in parola. Al riguardo, l’area geografica interessata al relativo assemblaggio finale sarà verosimilmente identificabile in Lombardia/Friuli Venezia Giulia, a maggior connotazione industriale specifica sia per la parte software che meccanica, mentre la filiera di sub-fornitura sarà in tutta Italia. La realizzazione di tale progetto avrà un forte impatto positivo sulle PMI (piccole e medie imprese, nda), distribuite su tutto il territorio nazionale, che si rifanno all’indotto nel campo della filiera dei componenti meccanici e dei prodotti di software, oltre alle risultanti attività logistiche connesse all’aumento dell’afflusso del personale in regime di missione nella zona di Luni. Si stima, altresì, una positiva ricaduta economica e occupazionale nei settori industriali interessati al programma, in quanto i simulatori da acquisire sono prevalentemente progettati, sviluppati e prodotti dall’industria nazionale, la quale occupa posizioni d’eccellenza nel settore. Saranno evidenti anche ritorni in termini di know-how a favore dell’industria nazionale nel campo della realizzazione di sistemi di simulazione di alto profilo”. (2)

Grandi affari per le industrie belliche nazionali, secondo il Governo Meloni-Crosetto, che però nello schema inviato ai parlamentari omette di indicare il nome e il cognome delle principali beneficiarie del programma multimilionario. La sorpresa, amara e indigesta, arriva da una tabella riepilogativa allegata al Documento programmatico per il triennio 2024-2026 (pagina 203), dove il progetto del Centro addestrativo dei piloti elicotteri viene indicato tra quelli di competenza di industrie estere e più specificatamente di Elbit Systems Ltd – ISR, il colosso israeliano con quartier generale ad Haifa e fatturato di 5,5 miliardi di dollari nel 2022, leader nella progettazione e produzione di sistemi di guerra e per la sicurezza (velivoli aerospaziali; sistemi di comando, controllo, telecomunicazione e intelligence; velivoli senza pilota per le operazioni di sorveglianza ed attacco missilistico; sistemi avanzati elettro-ottici e per le cyber war, ecc.). (3)

La conferma che l’affaire Rotary Wing Mission Training Center è in mano ad una delle più potenti macchine da guerra e di morte dello Stato di Israele arriva dalla consultazione di alcuni atti redatti recentemente dal Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti del Ministero della Difesa. L’1 febbraio 2024 è stato protocollato in particolare un decreto a firma del direttore (il generale Giuseppe Lupoli) in cui si fa riferimento al Contratto n. 942 stipulato l’8 settembre 2020 con il Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito tra Leonardo S.p.A., Elbit Systems Ltd ed Elbit Aerospace Italy S.r.l. per la “realizzazione del Rotary Wing Mission Training Center (RWMTC) e servizio di supporto, per un ammontare complessivo di 239.790.000 di euro”.

“Onde conferire sempre più efficacia e speditezza all’azione amministrativa per la corretta e puntuale realizzazione del modulo infrastrutturale destinato a ospitare il Centro di simulazione per addestramento sintetico al volo multi piattaforma per NH-90 terrestre per l’Esercito ed HH-101 per l’Aeronautica si nomina il tenente colonnello Daniele Iossa, in forza presso il Comando Logistico, quale Responsabile per la Struttura di Supporto al RUP”, si specifica nel decreto. (4) Oltre a certificare l’ulteriore crescita del valore del contratto, i vertici della Difesa segnalano come accanto alla grande azienda militare israeliana compaiano una società interamente controllata dalla stessa (la Elbit Aerospace Italy S.r.l. con sede in via Delle 4 Fontane 20, quartiere Esquilino, Roma, società fondata il 26 marzo 2018 con lo scopo di operare nel “settore attività di consulenza in materia di sicurezza”) e l’immancabile holding industriale italiana Leonardo SpA, a capitale statale.

Sempre agli atti del Segretariato Generale della Difesa c’è pure un’autorizzazione (con  protocollo del 4 marzo 2024) per “l’avvio dell’iter tecnico-amministrativo finalizzato alla stipula di un Atto Aggiuntivo al Contratto stipulato l’8 settembre 2020 con la ditta Leonardo S.p.A., in qualità di mandataria del Raggruppamento Temporaneo d’Impresa con conferimento di mandato collettivo speciale di rappresentanza, appositamente costituito con la Elbit Systems Ltd e la Elbit Aerospace Italy S.r.l., per la realizzazione di un centro di addestramento RWMTC e lo svolgimento dei relativi Servizi di Supporto”.

“In data 6 ottobre 2021, gli Stati Maggiori hanno richiesto all’industria la possibilità di estendere l’analisi tecnica presentata, esplicitando alcuni requisiti aggiuntivi di sicurezza e interconnessione”, si legge nel documento del Segretariato della Difesa. “Tale esigenza è stata successivamente confermata attraverso le riunioni tenutesi il 18 ottobre e il 29 novembre 2022. Il RTI ha pertanto trasmesso in data 6 aprile 2023 una proposta tecnica condivisa con le Forze Armate. Il 4 luglio 2023, lo Stato Maggiore Aeronautica, nel confermare l’aderenza della proposta al requisito espresso, ha dato mandato per l’avvio dell’iter tecnico-amministrativo per l’implementazione dei nuovi requisiti di sicurezza multi-livello nell’ambito del programma RWMTC, precisando che i costi associati all’impresa sarebbero stati spesati tramite la Quota Non Programmata (QNP) del contratto in oggetto. Con l’Atto Aggiuntivo in titolo, si intende, pertanto definire i termini e le condizioni che disciplineranno l’implementazione del requisito di sicurezza, poiché ciò ha un impatto significativo a livello economico e temporale, sul cronoprogramma delle attività. (…) I costi delle attività sopra descritte (pari a 9.004.355,39 euro) saranno spesate con contestuale riduzione della QNP che attualmente risulta pari a 14.627.789,59 euro”. Ancora un incremento dei costi, dunque, attingendo alle tasche dei contribuenti.

Il 29 novembre 2020 era stato l’ufficio stampa di Elbit Systems Ltd. a comunicare di aver sottoscritto un contratto del valore di 96 milioni di dollari per fornire a “un paese europeo” un Centro di addestramento elicotteri e relativi servizi d’addestramento per i piloti e gli equipaggi dei velivoli delle forze armate. “Il contratto avrà una durata di nove anni, con l’opzione di estendere i servizi di manutenzione dell’R-W MTC per altri dieci”, riferiva Yoram Shmuely, general manager della divisione aerospaziale di Elbit Systems. “Il Rotary-Wing MTC è un centro di addestramento multi-missione con un network multi-piattaforma che assicurerà la formazione a diversi livelli per gli equipaggi del paese cliente. Il nuovo centro consentirà l’addestramento realista-tattico utilizzando tutti i sistemi in un’ampia varietà di scenari e missioni (…) Questo contratto evidenzia la crescente importanza che le Forze Armate attribuiscono all’impiego di tecnologie collaudate per migliorare la prontezza, riducendo i costi”. (5)

La possibilità che il Centro addestrativo made in Israel fosse destinato alle forze armate italiane trapelava prontamente nella stampa specialistica del settore difesa. “Elbit Wins $96M Italian Order for Helicopter Training Center”, titolava il portale aggregatore di notizie aeronautiche Avio Blog, riprendendo il comunicato stampa di Elbit. Ancora più esplicito il sito francese Defense-Aerospace.com, che il 20 novembre 2020 pubblicava la foto del Rotary Wing Mission Training Center specificando che esso “è stato venduto all’Italia, l’unico paese che opera sia con gli elicotteri EH-101 e NH-90, ed è stato riconfigurato dalla società israeliana con quattro cabine, due per ogni tipo di elicottero, che possono spostarsi su binari ad ognuna delle due postazioni operative”. L’1 dicembre 2020 anche il sito italiano Ares Difesa riteneva “molto probabile che sia proprio l’Italia il paese destinatario Centro per il supporto all’addestramento dei piloti degli elicotteri”, anche “in virtù dell’accordo tra Italia ed Israele siglato a settembre ed alla presenza in foto delle cabine di NH90 ed EH101”. (6)

La Stazione Elicotteri della Marina Militare di Luni (MARISTAELI Luni), è una delle tre basi dell’Aviazione Navale, insieme a Catania-Fontanarossa e Grottaglie (Taranto). Essa occupa l’area occidentale della pista dell’aeroporto militare, aperta al traffico aereo civile, situato in gran parte nel territorio del comune di Sarzana (La Spezia). Attualmente MARISTAELI Luni incorpora due gruppi di volo (Grupoelicot 5 e Grupoelicot 1), dotati di elicotteri EH-101 e NH-90 e di tre centri di eccellenza: il Centro addestramento ammaraggio forzato, il Centro sperimentale aeromarittimo e il Centro simulazione di missione per EH 101. (7)

“Il compito principale della MARISTAELI è quello di fornire il supporto logistico ai due Gruppi di Volo dipendenti, coordinarne l’attività, l’addestramento e la standardizzazione degli equipaggi e assicurare il supporto dei mezzi aerei imbarcati sulle unità della Squadra Navale o rischierati nei teatri operativi”, scrive lo Stato Maggiore della Marina. “Il compito principale dei due Gruppi di Volo è quello di mantenere in prontezza operativa gli equipaggi e mezzi aerei assegnati per le esigenze operative ed addestrative della Forza Armata, operando principalmente da bordo delle Unità Navali nel campo della lotta antinave, antisommergibile e, congiuntamente con gli Incursori e Subacquei della Marina, nel campo delle operazioni speciali (…) Dalla costituzione della Base ad oggi i 600 uomini e donne della MARISTAELI hanno prodotto più di 190.000 ore di volo, partecipando a tutte le principali missioni operative nei diversi teatri internazionali”. (8)

Nel palmarès dei reparti ospitati nella stazione militare ligure spiccano gli interventi bellici in Golfo Persico, Somalia, ex Yugoslavia, Albania, Libano e Afghanistan.

Note

  1. https://www.difesa.it/assets/allegati/30714/dpp_2024-2026_final_firmato.pdf
  2. https://documenti.camera.it/leg19/dossier/pdf/DI0124.pdf?_1729486475216
  3. Il 27% del capitale azionario di Elbit Systems Ltd. è controllato dalla Federmann Enterprises, gruppo finanziario presieduto dall’ottuagenario imprenditore miliardario Michael Federmann, già presidente del Consiglio di amministrazione di Elbit e della Hebrew University of Jerusalem. L’holding controlla inoltre il 44% di Dan Hotels, importante catena alberghiera israeliana quotata in borsa.
  4. https://www.difesa.it/assets/allegati/4344/dd26del0102024.pdf  
  5. https://elbitsystems.com/pr-new/elbit-systems-awarded-96-million-contract-to-supply-a-rotary-wing-mission-training-center-to-a-european-country/
  6. https://aresdifesa.it/centro-di-addestramento-elicotteri-elbit-in-europa-per-esercito-marina-ed-aeronautica-contratto-da-96-milioni-di-euro/
  7. https://www.rid.it/shownews/6645/maristaeli-luni-solide-basi-per-il-futuro
  8. https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/organizzazione/comandi-basi-enti/basiaeree/Pagine/Luni.aspx

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

armiINDUSTRIA BELLICAisraeleitaliaministro della difesa

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa ci dicono le catene del valore? Dipendenza, crisi industriali e predazione finanziaria

Il dibattito politico profondo latita e ci si scanna per lo più su ciò che intimamente si desidera, invece che su ciò che concretamente succede. Per sbrogliare questa matassa forse dobbiamo fare un passo indietro e porci alcune domande su dove sta andando il capitalismo. In questo caso lo faremo con un occhio di riguardo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Leonardo occupata: costruire una prassi per boicottare la guerra

L’Intifada ha annunciato sin dall’inizio dell’anno accademico l’intenzione di proseguire con l’azione di boicottaggio contro Israele e i suoi alleati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.