InfoAut
Immagine di copertina per il post

Chubut: Il Legislativo ha approvato l’attività mineraria nella meseta centrale e c’è stata repressione

||||

In una “sessione a sorpresa”.

Con 14 voti a favore e 11 contro, il Legislativo provinciale di Chubut ha sancito la Legge di Zonificazione che autorizza l’attività mineraria -senza l’uso del cianuro- nella meseta centrale della provincia. Fuori dell’edificio, i manifestanti ambientalisti sono stati repressi dalla polizia.

L’iniziativa, che stava per perdere lo stato parlamentare, aveva il parere della Commissione, anche se non era mai stata trattata alla Camera. Permetterebbe l’attività mineraria metallifera chimica, di argento, rame e piombo, in alcune zone della provincia, come Telsen e Gastre.

“Hanno fatto una grande manovra diversiva. Hanno tirato fuori dalla manica una sessione straordinaria. L’avevano chiamata per domani (giovedì). L’hanno inventata. Così gestiscono. La foto di tutto questo bisogna guardarla un anno fa quando si vede che siamo di fronte a una delle legislature più corrotte della storia”, ha detto ad AM750 Pablo Lada, membro dell’Unione delle Assemblee della Comunità di Chubut, e ha descritto la repressione come una “partita di caccia”.

Le manifestazioni si sono estese in diverse città della provincia. Secondo le prime informazioni, ci sono stati sette arresti e persone ferite con proiettili di gomma che sono state portate nell’Ospedale di Rawson.

Impatto ambientale

Parlando con AM750 Landa ha spiegato che sebbene il progetto parli di “zonificazione mineraria” questo “è un eufemismo per dire attività mega-mineraria”. “Dal 2003 abbiamo una legge che proibisce l’attività mineraria a cielo aperto e l’uso del cianuro. Questa sarebbe come una zona d’eccezione dove si permetterebbe l’attività, che è molto grande, e c’è un articolo che ne permette l’ampliamento”, ha dichiarato.

Il progetto era stato presentato l’anno passato dal Governo provinciale ed era stato rifiutato da ampi settori della società, mentre accademici dell’Università Nazionale della Patagonia e il CONICET avevano messo in allerta sulle conseguenze negative che avrebbe sull’ambiente: nonostante non sia permesso l’uso del cianuro, si userebbe lo xanato.

“L’attività mega-mineraria rappresenta uno scenario di minaccia, di fronte ad un sistema ambientale vulnerabile che ha una speciale rilevanza quando si tratta di una provincia dove le risorse idriche superficiali sono scarse”, dice il rapporto presentato dai ricercatori.

“Sommate le condizioni di scarsezza d’acqua della regione, gli scenari di cambiamento climatico di per sé stessi genereranno in futuro situazioni preoccupanti di stress idrico. Negli ultimi decenni si sono registrati cambiamenti nelle variabili climatiche che regolano la disponibilità d’acqua dolce nella nostra regione”, aggiunge.

Il progetto minerario

Ma i difensori del progetto argomentano che i titolari di attività minerarie dovranno presentare Studi Linea Base Ambientale, Studio d’Impatto Ambientale e ottenere l’approvazione dello stato attraverso la Dichiarazione d’Impatto Ambientale, e che dal punto di vista economico genererà lavoro e lascerà royalty e contributi addizionali alle casse dello stato provinciale.

Alla chiusura del dibattito, il deputato Carlos Eliceche (Frente de Todos), che presiede la commissione di Sviluppo Economico, Ambiente e Risorse Naturali, ha detto che il progetto risponde “ad una richiesta del presidente Alberto Fernández affinché l’attività mineraria si sviluppi e ci siano investimenti”.

“Basta differimenti per le zone interne provinciali, che meritano di avere le medesime opportunità del resto delle città”, ha dichiarato Eliceche che ha evidenziato la promozione dell’iniziativa da parte del governatore Mariano Arcioni.

La legge è stata approvata con il voto favorevole di Juan Horacio Pais, Roddy Ingram, Graciela Cigudosa, Emiliano Mongilardi, María Cativa, Carlos Gómez, Gabriela De Lucía, Mariela Williams, Graciela Cigudosa e Pablo Nouveau, del blocco governativo di Chubut al Frente; Tatiana Goic (Cultura, Educazione e Lavoro); Carlos Eliceche (Visión Peronista), Sebastián López (Integrando Chubut); Adriana Casanovas e Mónica Saso (Frente de Todos).

In cambio, hanno votato contro i legislatori María Belén Baskovc, Rafael Williams, Carlos Mantegna (Frente de Todos); Rosana Artero, Leila Lloyd Jones, José Giménez e Ángel Tirso Chiquichano (Chubut Unido); Manuel Pagliaroni e María Andrea Aguilera (UCR); Zulema Andén e Miguel Antin (Chubut al Frente), mentre erano assenti Xenia Gabella (Chubut al Frente) e Mario Mansilla (Frente de Todos).

La lobby e il progetto Navidad

Landa ha denunciato che alcuni dei legislatori che hanno votato a favore dell’attività mega-mineraria “sono stati denunciati per aver ricevuto tangenti milionarie” per fare lobby a favore delle imprese.

“La Pan American Silver è un’impresa canadese che è presente e ha fatto pressioni per far uscire la legge. A Chubut è proibito lo sfruttamento minerario ma non l’esplorazione. L’impresa ha fatto buchi nel territorio che hanno già danneggiato le fonti d’acqua e da molti anni è insediata lì”, ha affermato.

Il progetto più avanzato nella provincia è Navidad, della Pan American Silver, che si estende sul maggior giacimento d’argento da sfruttare del mondo, situato nel centro-nord della provincia di Chubut.

Il rifiuto del Governo nazionale

La portavoce presidenziale, Gabriela Cerrutti, ha affermato che la Casa Rosada “non avalla nessun tipo di repressione” né “nessun tipo di persecuzione politica contro nessuno per le idee che ha”.

Allo stesso tempo, ha dichiarato che si consulterà su quanto successo con la segretaria dell’Attività Mineraria della Nazione, Fernanda Avila.

17 dicembre 2021

Página/12

Da Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

argentinaESTRATTIVISMOminierapatagonia

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Attacco iraniano a Israele: quali conseguenze per il Libano?

Lo Stato ebraico potrebbe intensificare la lotta contro Hezbollah, ma secondo gli esperti una guerra aperta sul territorio libanese è improbabile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Paese Mapuche: il popolo mapuche convoca una marcia a Temuco contro un megaprogetto elettrico

Viene convocata anche per chiedere la fine della promulgazione e dell’applicazione di leggi che cercano di fronteggiare i genuini processi di rivendicazione territoriale che comunità e Pu lof portano avanti in attesa della ricostruzione e liberazione nazionale mapuche.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Federico II di Napoli: assemblea di massa in solidarietà con il popolo palestinese

Napoli venerdi 12 aprile, h 11.30. Dopo aver impedito al direttore di Repubblica Molinari di portare avanti la sua propaganda guerrafondaia, dopo aver occupato il rettorato, gli studenti della Federico II hanno costretto ad un tavolo il rettore Lorito.  L’aula Conforti della facoltà di Giurisprudenza è stracolma, parliamo almeno di 500 persone.  L’intervento d’apertura da […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le elezioni USA: non solo uno scontro tra un “rimbambito” e un “delinquente”

Dopo il Super Tuesday del 5 marzo, la partita delle primarie presidenziali negli Stati Uniti si è chiusa con lo scontato risultato della vittoria di Biden da un lato e di Trump dall’altro, che quest’estate verranno incoronati quali candidati per la corsa del novembre 2024 nelle Conventions dei rispettivi partiti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione

In un recente comunicato, l’Assemblea Comunitaria di Puente Maderas, Municipio de San Blas Atempa, Oaxaca, intitolato significativamente “Non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione”, ribadisce il suo rifiuto fondato e il suo impegno di resistenza alla megaopera del Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’obiettivo finale di Netanyahu e le ambizioni regionali dell’estrema destra israeliana

Gli eventi degli ultimi giorni suggeriscono che potremmo vedere prendere forma l’obiettivo finale di Israele. Gli obiettivi del governo di estrema destra di Netanyahu non si limitano a Gaza: vuole conquistare tutta la Palestina e iniziare una guerra anche con Hezbollah e l’Iran.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Napoli: cariche alla manifestazione contro il concerto “in onore” dei 75 anni della NATO. 10 gli attivisti feriti

Scontri e feriti alla manifestazione contro la Nato e le politiche di guerra, 10 i manifestanti feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: crisi diplomatica dopo l’assalto della polizia ecuadoregna all’ambasciata del Messico a Quito.

Il presidente messicano Obrador ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Ecuador, dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, legato all’ex presidente Correa, da tempo rifugiatosi in Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raid israeliano a Damasco: un quadro degli attori e delle strategie nel conflitto in Medio Oriente.

Proviamo a dare un quadro del clamoroso attacco dell’esercito israeliano contro la sede consolare iraniana nella città di Damasco (Siria), avvenuto lunedì 1 aprile, a cui ha fatto seguito l’attacco israeliano contro i convogli umanitari della WCK del 2 aprile.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tribunale della libertà conferma gli arresti per Anan, Alì e Mansour

L’Italia conferma la propria collaborazione con il progetto israeliano di repressione della resistenza palestinese. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il Perù volta le spalle agli accordi climatici. I soldi e le lobby vincono ancora

Il Congresso della Repubblica del Perù, con il consenso del Ministero dell’Energia e delle Miniere (Minem), ha abrogato la legge che fissava un termine per la rimozione dei minatori illegali dal REINFO, il registro ufficiale delle attività minerarie nazionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Un’altra provocazione di Milei che annuncerà un indulto per i genocidi

Il presidente Javier Milei, su richiesta della sua vicepresidente Victoria Villarruel, ha deciso che il prossimo 24 marzo concederà un indulto a tutti i militari genocidi

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Argentina: voci, facce e comunità che dicono “no” all’attività mineraria del litio

“La rotta del litio: voci dell’acqua”, è il libro di Camila Parodi e Susi Maresca.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: al salto dei tornelli per l’aumento del biglietto

I più giovani fanno il salto. I più anziani chiedono permesso per evitare la spesa della SUBE. Madri e padri fanno passare sotto i propri figli. Una cartolina argentina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: La legge omnibus è stata fatta cadere

Il regime di Javier Milei ha subito una sconfitta considerevole prima di terminare i due mesi di mandato. Il suo progetto più prezioso è tornato indietro al Congresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Terzo giorno di gas al peperoncino, proiettili di gomma e arresti

Una nuova repressione ha avuto luogo nelle vicinanze del Congresso dopo l’approvazione del progetto di Legge Omnibus.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: di fronte al Congresso, selvaggia repressione e caccia ai manifestanti di assemblee di quartiere, organizzazioni sociali, sindacati combattivi e sinistra

La ministra Bullrich è il braccio armato della dittatura: una nuova operazione su scala smisurata ha cercato di sgombrare alcune centinaia di persone che protestavano contro la Legge Omnibus. Ci sono state decine di feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Il primo sciopero generale contro Milei e lo smantellamento dello stato

Javier Milei ha affrontato il suo primo sciopero generale soltanto dopo sei settimane dall’essersi insediato alla presidenza con un piano di governo che punta ad una riduzione minima dello stato, stabilendo un nuovo primato, dopo aver superato il primato di tre mesi che ostentava Fernando de la Rúa.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Resistenza, repressione e lotta contro il Mountain Valley Pipeline a sei anni di distanza in Appalachia

Da oltre sei anni, gli abitanti degli Appalachi conducono una campagna non-stop di azioni dirette per fermare la costruzione dell’oleodotto Mountain Valley Pipeline (MVP), il cui progetto è in ritardo “di sei anni sulla tabella di marcia e di circa mezzo miliardo di dollari sul budget”.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

La dittatura mineraria in tempi di democrazia elettorale

Le politiche estrattiviste hanno attraversato la “democrazia” argentina sotto tutti i governi, indipendentemente dal segno politico.