Cile. La città di Tocopilla ‘esige rispetto’
Nella mattinata di giovedì quindi, diverse barricate sono state erette per bloccare gli accessi alla città, all’interno della mobilitazione portata avanti da lavoratori, studenti e una grande quantità di organizzazioni della zona. Ad aderire allo sciopero anche l’amministrazione comunale che ha di fatto trasformato lo sciopero generale e generalizzato in uno Sciopero comunale per la dignità di Tocopilla.
Nella notte di giovedì inoltre, la notizia dell’arresto del sindaco della città, Fernando San Román, accusato di aver aggredito un funzionario di polizia durante uno dei blocchi. Oltre a lui, sono state arrestate altre 10 persone, per disordini e resistenza.
Con la mobilitazione che diventa più determinata nelle strade di Tocopilla, la risposta della polizia continua ad essere quella di reprimere con lacrimogeni e detenzioni, mentre la rabbia popolare cresce. Ma gli abitanti di Tocopilla non sembrano arrendersi e annunciano che i blocchi non termineranno fino a quando il Ministro della Salute, dei Trasporti, del Medio Ambiente e dell’Educazione non faranno la loro apparizione in città per ascoltare e accogliere le richieste fatte nei rispettivi piani di loro competenza. Con Tocopilla, aumentano in Cile il numero di città in cui negli ultimi mesi si sta dando un forte protagonismo popolare come sta succedendo a Magallanes, Aysén, Freirina, Calama e in altre località.
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