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Paese Mapuche: i prigionieri politici mapuche iniziano uno sciopero della fame fino ad ottenere l’annullamento del processo del razzista stato cileno

Facciamo un appello al nostro Popolo, alle comunità in resistenza, così come agli oppressi in generale, ad accompagnare questa mobilitazione con denunce, proteste e azioni contro lo stato cileno e principalmente contro i veri nemici, i capitalisti e i loro lacchè, responsabili di tante ingiustizie, così come del saccheggio dei territori ancestrali.

Noi prigionieri politici mapuche (PPM), Héctor LLaitul dal carcere penale di Biobío Concepción, Pelentaro LLaitul, Daniel Canio, Luis Manares, Carlos Mardones e Jorge Caniupi dal Carcere di Temuco, informiamo che a partire da questo lunedì 11 dicembre 2023, diamo inizio ad uno SCIOPERO DELLA FAME con liquidi, fino alle ultime conseguenze, con l’obiettivo di raggiungere i seguenti punti:

– In primo luogo, la NULLITÀ DEL PROCESSO contro 4 dei PPM del Coordinamento Arauco Malleco (CAM), ingiustamente condannati, senza prove, e che oggi si trovano nel carcere penale di Biobío. Abbiamo deciso di accompagnarli, unendoci alla drastica misura dello sciopero della fame dichiarato 28 giorni fa. Questa risoluzione di nullità la deve prendere la Corte Suprema a Santiago.

– In secondo luogo, con questa mobilitazione ci facciamo carico di una lotta congiunta con altri PPM camche e alleati, allo scopo di ottenere condizioni carcerarie adeguate alla nostra realtà differenziata per quanto riguarda l’aspetto culturale e spirituale rispettando il nostro rakiduam, kimun ka feyentun mapuche, in un contesto in cui siamo dei perseguitati politici, incarcerati e condannati per aver chiesto legittime rivendicazioni territoriali e politiche del nostro Popolo Nazione.

– Terzo, con questo sciopero della fame vogliamo denunciare la repressione e la militarizzazione del Wallmapu da parte dello stato cileno, e a sua volta, sostenere tutte le comunità e lof che resistono all’occupazione nel territorio ancestrale mapuche. Denunciando, inoltre, che la nuova maledetta legge di usurpazione e altre normative, con un carattere razzista e senza limiti di abusi, sono meccanismi giuridici perversi che hanno come fine ultimo quello di condannarci all’oppressione e alla sottomissione.

– Da ultimo, facciamo un appello al nostro Popolo, alle comunità in resistenza, così come agli oppressi in generale, ad accompagnare questa mobilitazione con denunce, proteste e azioni contro lo stato cileno e principalmente contro i veri nemici, i capitalisti e i loro lacchè, responsabili di tante ingiustizie, così come del saccheggio dei territori ancestrali.

Per la libertà di tutti i PPM sequestrati nelle carceri dello stato cileno!!

Fuori le imprese forestali e le imprese estrattive dal Wallmapu!!

Per il territorio e l’autonomia!!

Amulepe taiñ weichan!!

Weuwaiñ marrichiweu!!

Prigionieri Politici Mapuche

12/12/2023

Rebelión

Traduzione di Comitato Carlos Fonseca

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