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Cile: verità e giustizia per Jiménez. Scontri a Santiago.

Jiménez lavorava all’interno dell’azienda di fornitura elettrica ‘Chilectra’ e la scorsa settimana avrebbe dovuto tenere un’udienza per denunciare alcuni abusi avvenuti all’interno dell’azienda ma proprio il giorno prima dell’incontro è stato trovato morto dai suoi colleghi alla fine della giornata di lavoro.

Dopo le prime indagini la polizia giudiziaria ha affermato che si è trattato di un ‘proiettile vagante’ che avrebbe colpito a morte il leader sindacale; una spiegazione ovviamente inaccettabile e poco realistica che fa invece correre subito il pensiero al lavoro di denuncia che Jiménez stava svolgendo.

I familiari della vittima e gli altri lavoratori della Chilectra hanno quindi indetto una marcia per la giornata di ieri per chiedere giustizia e verità sull’omicidio di Jiménez.

Migliaia di persone si sono quindi radunate in Plaza de Armas sfilando pacificamente per le vie di Santiago; lungo il percorso il corteo è stato improvvisamente bloccato dalla polizia, che senza alcuna ragione ha iniziato a sparare gas lacrimogeni e a utilizzare idranti contro la folla. A quel punto la rabbia dei manifestanti è esplosa in violenti scontri con le forze dell’ordine, che hanno arrestato diverse persone.

Un membro della Commissione etica contro la tortura, Manuel Andrade, commentando l’atteggiamento della polizia ha parlato di un comportamento estremamente violento ed irrazionale, richiamando addirittura la repressione dei tempi della dittatura cilena.

La reazione insensata e brutale delle forze dell’ordine contro il corteo che chiedeva giustizia sembra confermare ulteriormente la poca chiarezza attorno all’uccisione di Jiménez e i tentativi di mettere a tacere la richiesta di verità sulla sua morte.

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