Cisgiordania, un’altra notte di blitz israeliani
A Yabad i militari israeliani hanno fatto irruzione nelle case, mentre a Jenin sono scoppiati disordini con la popolazione quando tre veicoli militari hanno bloccato l’ingresso meridionale della città cisgiordana. I soldati hanno usato il gas lacrimogeno per disperdere la folla.
Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre, durante un’altra incursione israeliana effettuata nel campo profughi di Jenin è stato ucciso il 23enne Nafea Saadi che con altri giovani era sceso in strada a protestare contro l’incursione delle forze di occupazione. Almeno altri otto palestinesi sono stati feriti, alcuni dei quali in modo grave. Le Forze armate di Tel Aviv hanno dichiarato di essere entrate nel campo per arrestare arrestare un presunto capo locale di Hamas. Poco dopo un altro palestinese, Samir Yasin, 28 anni, membro delle forze di sicurezza dell’Anp, è caduto in un agguato di una unità speciale a Qalqilya. La popolazione, come a Jenin, subito dopo si è riversata in strada per protestare lanciando anche bottiglie incendiarie.
Nel 2013 Israele ha intensificato i blitz nei centri abitati della Cisgiordania uccidendo una ventina di palestinesi, in gran parte durante le proteste scattate dopo le incursioni.
da Nena News
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