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Colombia: Il Governo riprende la guerra contro l’ELN

Il Governo non ha rispettato l’accordo di ritirare l’ELN dalla lista dei Gruppi Armati Organizzati (GAO), che era una delle condizioni del gruppo rivoluzionario per continuare nei dialoghi. Il 23 agosto è scaduta l’estensione del cessate il fuoco e le due parti hanno ripreso le operazioni militari.

da comitatocarlosfonseca

Ricomincia la guerra

Mercoledì 28 agosto, truppe della Brigata 30 dell’Esercito dopo gli intensi combattimenti contro il Fronte Juan Fernando Porras Martínez dell’ELN hanno ucciso quattro dei suoi membri nella regione del Catatumbo.

Nelle ultime ore, una pattuglia della polizia è stata attaccata con esplosivi in una strada del municipio di Salazar de Las Palmas nel Norte de Santander. Nel fatto sono rimasti gravemente feriti 4 uomini in uniforme. Nel frattempo, a La Vega, Sur del Cauca, sono morti due guerriglieri dell’ELN.

Nel fine settimana sono rimasti feriti un ufficiale e tre soldati di professione dopo un attacco armato dell’ELN nella zona rurale di Bolívar, Cauca.

Ugualmente nell’Arauca, due soldati hanno perso la vita dopo un attacco della scorsa domenica mattina lungo la via che congiunge il municipio di Tame con La Cabuya nel dipartimento dell’Arauca.

Secondo l’Ecopetrol, sono stati registrati 6 attacchi all’infrastruttura petrolifera. Quattro contro l’oleodotto Caño Limón-Coveñas e gli altri due contro il Bicentenario.

Anche lo scorso venerdì è stata registrata la morte di due soldati a El Carmen, Norte de Santander, dopo un attacco dell’ELN. Membri di questo gruppo hanno attaccato con raffiche di fucile dei militari che prestavano sicurezza all’oleodotto Caño Limón Coveñas. Un altro militare è rimasto ferito in combattimenti.

Dialoghi congelati

L’ELN aveva esteso unilateralmente la cessazione delle sue operazioni offensive fino al passato 23 agosto. Aspettavano che il Governo rispettasse l’accordo di togliere, mediante un decreto, questo gruppo dalla lista dei GAO.

Otty Patiño, ampiamente criticato per la crisi dei negoziati di pace con questo ed altri gruppi, ha detto che togliere l’ELN dalla lista dei GAO implicherebbe un atto legislativo nel Congresso e che “ora non c’era un clima per questo”.

Stare dentro la lista dei Gruppi Armati Organizzati significa che questi possono essere attaccati con tutta la capacità bellica dello stato, come per esempio bombardati.

Governo ed ELN non giungono ad accordi

Iván Cepeda, capo negoziatore del Governo, ha dichiarato: “Non è chiuso né si chiudono le porte a qualsiasi tipo di discussione e dibattito al tavolo di pace, ma non attraverso la via dell’imposizione, non attraverso la fissazione unilaterale di date inesorabili e con il tono e la forma di un ultimatum. Questo non è accettabile, il governo non lo accetta e semplicemente non lo permette, semplicemente così”, ha detto Cepeda in quel momento.

Al riguardo, Antonio García, massimo comandante di questa organizzazione, ha dichiarato: “Semplicemente, il Governo non ha voluto rispettare gli accordi fatti al tavolo. Il congelamento del Tavolo è per gli inadempimenti di quell’accordo e di altri. In qualsiasi negoziato, la parte che accetta inadempimenti accetta imposizioni e, pertanto, claudica”, ha detto attraverso le sue reti sociali.

Nella sua colonna di opinione, dichiara, inoltre, che il Governo ha anche inadempiuto riguardo al Fondo Multidonante per finanziare questa guerriglia in cambio del fatto che questa non faccia più trattenute economiche come mezzo per ottenere risorse.

Segnala che mentre il Governo fa solo offerte, alla sua organizzazione si impongono cose che neppure sono state formalmente concordate al Tavolo.

“I governi, e questo non sfugge, continuano con la medesima pratica e visione; la guerriglia bisogna smobilitarla, e più è economico, meglio è”, ha dichiarato García.

Possibili nuovi attacchi

Ci sono critiche alle Forze Militari per non avere meccanismi di intelligence che permettano di evitare i recenti attacchi.

C’è anche un’allerta su possibili attacchi di questo gruppo nelle città del paese, come è stato caratteristico negli ultimi anni dopo la rottura delle tregue. Nel 2019 l’ELN attaccò la Scuola dei Cadetti General Santander, dove ci furono 23 militari morti e 87 feriti. Nel 2018 attaccò a Barranquilla dove morirono cinque poliziotti e più di sessanta furono feriti.

4 settembre 2024

Colombia Informa

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