InfoAut
Immagine di copertina per il post

CONGO: ANCORA MORTI E SCONTRI VIOLENTI TRA CIVILI E CASCHI BLU DELL’ONU

||||

Ancora morti in Congo. Al posto di confine di Kasindi tre camion militari e un blindato, con le insegne Onu, provenienti dall’Uganda hanno forzato il passaggio in territorio congolese sparando ad altezza d’uomo, uccidendo tre persone e ferendone 15. Da diversi giorni il paese è attraversato da manifestazioni anti-ONU, che hanno avuto luogo soprattutto nell’est della Repubblica Democratica del Congo, provocano un totale di 36 morti.

La missione di peacekeeping dell’ONU Monusco opera in Congo dal 1999. I caschi blu vengono accusati di inefficienza e di non contrastare le milizie armate che imperversano nel paese. Con 17.783 addetti – 2.970 civili e 14.813 tra militari e agenti di polizia – è la più grande missione Onu, insieme alla UNMISS impegnata nel Sudan del Sud. Nel 2010 la MONUSCO è stata autorizzata a impiegare tutti i mezzi necessari per svolgere il suo mandato che consiste nel sostenere il governo del Paese nei suoi sforzi di stabilizzazione e pacificazione e nel proteggere i civili, il personale che svolge compiti umanitari e i difensori dei diritti umani da minacce di violenza fisica.

Gli edifici MONUSCO sono stati assaltati con pietre e bombe molotov, danneggiati, dati alle fiamme, saccheggiati da centinaia di persone che lanciavano slogan contro i peacekeeper e ne chiedevano il ritiro dal paese. Mentre una parte del personale della missione veniva evacuato per garantirne la sicurezza, le forze dell’ordine congolesi sono intervenute a sostegno dei militari Onu per fermare i dimostranti.

Elena Pasquini giornalista e scrittrice Ascolta o scarica

{mp3remote}https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2022/08/Elena-Pasquini-su-Congo.mp3{/mp3remote}

Da Radio Onda d’Urto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

Congoscontri

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Israele e Turchia premono sulla Siria del Sud-Ovest e del Nord-Est

In queste giornate di repentini cambiamenti vogliamo fare il punto con Eliana Riva, caporedattrice del giornale di informazione Pagine Esteri, rispetto a due elementi di particolare pressione sul territorio siriano, ossia Israele da un lato e la Turchia dall’altro.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kobane pronta a resistere all’imminente invasione guidata dalla Turchia

Le Forze Democratiche Siriane (SDF), martedì, hanno lanciato un duro monito contro l’imminente invasione di Kobane da parte della Turchia. Sottolineando la storica resistenza della città, le SDF hanno giurato di difenderla insieme al suo popolo, facendo appello alla solidarietà internazionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la Turchia ammassa le truppe al confine e bombarda Kobane

Siria. La Turchia continua ad ammassare truppe al confine per invadere con le sue milizie jihadiste la città di Kobane, simbolo della lotta anti-Isis e della rivoluzione confederale del nord-est siriano. Da questo martedì 17 dicembre in corso anche bombardamenti di artiglieria sulla città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: la sfida di una ricostruzione indipendente dagli interessi imperialisti

Abbiamo posto alcune questioni a Yussef Boussoumah, co-fondatore del Partito degli Indigeni della Repubblica insieme a Houria Bouteldja e ora voce importante all’interno del media di informazione indipendente Parole d’Honneur a partire dalla caduta del regime di Bachar Al Assad in Siria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La fine di Assad e l’inizio del califfato all’ombra di Ankara scompongono il mosaico siriano

La repentina caduta del regime alauita degli Assad riporta alla luce le fratture della Siria postcoloniale, frutto malsano dell’accordo Sykes Picot del 1916 fra Francia e Gran Bretagna, che ha diviso in modo arbitrario i territori che appartenevano all’impero ottomano.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA minacciano la Siria: via le sanzioni solo se Damasco abbandonerà Teheran

Caduta Aleppo, si combatte intorno a Hama. Ieri migliaia di miliziani di Ha’yat Tahrir al Sham (Hts) e di altre formazioni jihadiste appoggiate dalla Turchia hanno ripreso ad avanzare verso la città un tempo roccaforte dell’islamismo sunnita. Incontrano la resistenza delle forze governative che sembrano aver in parte ricompattato i ranghi dopo il crollo ad […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Oltre 800 banche europee investono 371 miliardi di euro in aziende che sostengono gli insediamenti illegali in Cisgiordania

La Coalizione Don’t Buy Into Occupation nomina 58 aziende e 822 istituti finanziari europei complici dell’illegale impresa di insediamenti colonici di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: jihadisti filo-turchi entrano ad Aleppo. Attacata anche la regione curda di Shehba

In Siria a partire dal 27 novembre, milizie jihadiste legate alla Turchia hanno lanciato un’offensiva dalla regione di Idlib e raggiungendo i quartieri occidentali di Aleppo. Come sottolinea ai nostri microfoni Jacopo Bindi, dell’Accademia della Modernità Democratica, l’Esercito nazionale siriano, responsabile di attacchi nella regione di Shehba, è strettamente legato ad Ankara. Questo gruppo, che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Una fragile (sanguinosa) tregua

Alle 10 di questa [ieri] mattina è partita la tregua di 60 giorni (rinnovabile) tra Israele e Hezbollah, orchestrata dagli Stati Uniti e in parte dalla Francia. Una tregua fragile e sporca, che riporta la situazione ad un impossibile status quo ex ante, come se di mezzo non ci fossero stati 4000 morti (restringendo la guerra al solo Libano) e 1.200.000 sfollati su un paese di circa 6 milioni di abitanti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Entra ufficialmente in vigore il cessate il fuoco tra Libano e Israele

Riprendiamo l’articolo di InfoPal: Beirut. Il cessate il fuoco israeliano con il Libano è entrato ufficialmente in vigore mercoledì alle 4:00 del mattino (ora locale). Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato martedì sera che il suo governo ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, dopo settimane di colloqui […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

MILANO: NOTTE DI RIVOLTA AL CORVETTO DOPO LA MORTE DEL 19ENNE RAMY ELGAML

Riprendiamo questo articolo con relativi contributi audio da Radio Onda d’urto: Milano. Accertamenti in corso sul possibile impatto tra l’auto dei carabinieri e lo scooter con a bordo i due giovani che, nella notte tra sabato e domenica, si è schiantato contro un muretto in via Quaranta, zona viale Ripamonti, dopo un inseguimento durato diversi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Congo: la maledizione del cobalto

Quando Roger Milolo ha lasciato la sua città natale al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e lo Zambia per lavorare come operatore in una miniera di cobalto, sperava che la sua sarebbe stata una storia “dagli stracci alla ricchezza”.

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Cosa vuol dire un’università libera?

In TV e sui giornali si è scatenata la canea mediatica nei confronti degli studenti e delle studentesse universitarie che richiedono la fine degli accordi di ricerca militari o di dual use con le università israeliane.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Grecia: passa la legge sulla creazione di università private. Scontri fuori dal Parlamento

In Grecia è passata in Parlamento la contestatissima legge che equipara le università private con quelle pubbliche nel paese.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Oltre la denuncia: considerazioni sul “risarcimento” agli stupri delle donne congolesi.

La notizia di qualche settimana fa rispetto alle donne abusate sessualmente in Congo nel quadro di un intervento dell’OMS per la battaglia contro l’ebola e il conseguente risarcimento di 250 dollari ciascuna ha rotto una serie di tabu sui quali abbiamo voluto approfondire insieme a Simona Taliani, docente dell’università di Torino del dipartimento Culture, Politiche e Società.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cile: a 4 anni dalla Rivolta, centinaia di giovani hanno lottato contro i carabinieri di Boric e hanno ripreso Plaza de la Dignidad

Non sono state le moltitudini del 2019, ma ci sono stati scontri simili a quelli di quell’epoca, con gli “sbirri bastardi” del presidente Boric, questo grande usurpatore e arrivista che si è tenuto il reddito dell’indignazione popolare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Senegal: due morti in una manifestazione di disoccupati

Lunedì mattina sono scoppiati scontri tra i gendarmi e i giovani dei comuni di Khossanto e Mama Khono, che protestavano contro la modifica dell’ordinanza del prefetto del dipartimento di Saraya sull’assunzione di manodopera locale non qualificata da parte di un’azienda mineraria.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù: manifestazione a Lima per chiedere le dimissioni di Dina Boluarte. Scontri e feriti

Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in piazza mercoledì in Perù in manifestazioni per chiedere le dimissioni di Dina Boluarte e le elezioni anticipate, la polizia anti-sommossa ha attaccato alcuni dimostranti, arrestandone almeno sei. Manifestanti di a gruppi di sinistra e sindacati hanno marciato nella capitale Lima, mentre incidenti che hanno coinvolto la polizia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La polizia francese uccide ancora: un morto a Marsiglia

Nel fine settimana si è diffusa la voce che la polizia avesse ucciso qualcuno a Marsiglia. La procura della città ha confermato che un uomo di 27 anni è morto dopo essere stato colpito al petto sabato sera.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Senegal: 16 morti e 350 feriti da giovedi’ durante le manifestazioni a favore di Sonko e per le dimissioni del presidente Macky Sall

16 morti e 350 feriti è il bilancio degli scontri di piazza in corso da giovedì, dopo che il leader dell’opposizione Ousmane Sonko è stato condannato a due anni di reclusione: era a processo per presunta violenza sessuale, ma è stato condannato per un altro reato, “corruzione della gioventù.”