InfoAut
Immagine di copertina per il post

Co.Ru.M a Gaza!

Cominciamo a conoscere Gaza. Zona nord-est della città: i racconti dei ragazzi palestinesi ci portano indietro di qualche anno, a quei giorni di dicembre del 2008 quando l’esercito israeliano diede inizio all’operazione piombo fuso. Dinnanzi ai nostri occhi i segni di tutto quello che ha portato: edifici distrutti, case abbattute, i campi dove i contadini coltivavano la terra completamente inariditi e contaminati dalle bombe al fosforo bianco. Il confine con i territori occupati da Israele dista solo qualche km, tra questo e lo spazio abitato c’è la così detta “buffer zone”: pezzi di terra coltivabili a cui però i palestinesi  non possono accedere; quando lo fanno rischiano sempre un attacco israeliano che parte puntuale dalle torrette  disposte lungo la linea di confine. In alcune di queste torrette spara un cecchino, in altre mitragliatrici automatiche. Spesso durante il periodo dei raccolti i militari israeliani irrompono con i carri armati sparando sui contadini all’interno della “buffer zone” per devastare i campi, così com’è avvenuto stamattina. In alto nel cielo, ci fa notare uno dei ragazzi, si erge un dirigibile: attraverso questo mezzo Israele controlla tutta la città di Gaza, al suo interno è posta una potente telecamera satellitare, una sorta di panopticon ultra moderno. L’unica differenza è che il controllore è sempre ben riconoscibile. Conosciamo anche gli abitanti di questa parte di città, i primi a venirci incontro sono i bambini, sui quali i segni della guerra non hanno intaccato il sorriso.

Continuano a raccontarci di quel maledetto bombardamento. Questa volta sono le parole di una donna a farlo: il marito perso, i suoi figli sotto le macerie, una di questi con la pallottola in testa e il viaggio in Germania per farla operare. E poi. La storia della famiglia Al Samoni: trenta persone rifugiatesi dentro casa sotto indicazione dell’esercito israeliano, le bombe che piovono sulla casa, lo stesso esercito che impedisce l’arrivo delle ambulanze e dei soccorsi immediati. Il quartiere, prima della strage determinata dai bombardamenti, si chiamava Al Zaytoon. Ora porta il nome della famiglia Al Samoni. Sentiamo poi i racconti di un’altra disumanità: i soldati che bussano alle porte, chiedono alle donne di poter parlare con il proprio marito e il fucile che spara colpendolo a morte, non appena questo esce. Gli abitanti della zona, cercando di ricostruire il quartiere stesso e  di reinventarsi un’esistenza oltre la guerra, hanno costruito con il supporto della comunità un asilo che hanno chiamato Al Samuni, in omaggio alla famiglia sterminata. L’asilo è l’unico tocco di colore giallo in mezzo al grigio della difficile ricostruzione. Il prossimo convoglio che partirà alla volta di Gaza, prenderà lo stesso nome: Al Samuni.

Operazione “Piombo fuso”: pfuiù di trenta giorni di bombardamenti e oltre 1400 civili uccisi. Mesi di isolamento, senza assistenza sanitaria, senza scuola per i bambini. La locale fabbrica di cemento completamente devastata. Le bombe, due tonnellate e mezzo di “democrazia” israeliana, che colpiscono ogni genere di obiettivo: la zona dei ministeri ha ricevuto fino a sette attacchi. I campi destinati all’agricoltura che vengono asfaltati al termine dell’intervento militare.

Incontro tra mediattivisti

Nel pomeriggio c’è stato il primo incontro tra gli attivisti coinvolti nella comunicazione. Un’assemblea composta da giornalisti, blogger, mediattivisti ed artisti indipendenti, del chonvoglio e palestinesi. Il filo conduttore è stata la volontà di continuare il preziosissimo lavoro che Vittorio ha sempre portato avanti. E’ proprio da questi giovani, che hanno conosciuto Vittorio e con lui hanno collaborato, che arriva un forte impulso all’avvio di questo progetto. E’ emersa la necessità di coordinare ed organizzare l’enorme quantità di materiale comunicativo autoprodotto che è il cuore pulsante di informazione alternativa all’interno della Striscia di Gaza. Difatti i media mainstream si limitano a raccontare una Gaza fatta solo di lacrime e sangue, sempre alla ricerca di scoop sensazionalistici e mai di un serio approfondimento.

I/le giovani gazawi vogliono invece raccontarci la vita quotidiana sotto l’assedio, con le sue ombre, ma anche con le sue luci. Per questo siamo giunti alla necessità di dover creare un coordinamento internazionale, che riesca a proiettare Gaza nel mondo, e il resto del mondo dentro Gaza.

Incontro alla Radio El Shaab Voice Radio

Nel pomeriggio una delegazione di CO.R.UM è stata ospite dell’emittente radiofonica El Shaab Voice Radio. Durante i bombardamenti, dal decimo piano dell’edificio dove si trova la redazione, l’emittente ha fatto da vedetta per le ambulanze indicando via radio i luoghi dove intervenire. Nell’intervista che abbiamo rilasciato in diretta abbiamo raccontato  le ragioni che hanno portato il convoglio qui a Gaza, ad un mese dell’assassinio di Vittorio.

Palestina libera!

vik2gaza.org

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazapalestinavik2gaza

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la stazione di Pisa in sostegno alla Global Sumud Flottila

Riprendiamo i comunicati di Studentx per la Palestina – Pisa sull’iniziativa svoltasi ieri in solidarietà alla partenza della Global Sumud Flottila che ha visto la partecipazione di migliaia di persone e l’occupazione dei binari della stazione di Pisa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global Sumud Flottilla: a Catania in migliaia in corteo. In Palestina il genocidio prosegue

Ieri sera in 15mila a Catania e oltre un migliaio a Siracusa, per augurare “buon vento” alla Global Sumud Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La solidarietà con la Palestina blocca la Vuelta a Bilbao

Ieri 3 settembre, dopo giorni di proteste contro la partecipazione della squadra israeliana alla Vuelta, in varie località, la mobilitazione a Bilbao su appello dell’Iniziativa Gernika-Palestina è stata tale da obbligare gli organizzatori ad annullare i risultati della tappa..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No alla fiera militare-navale SeaFuture 2025 a La Spezia

Ripubblichiamo il comunicato stampa di Riconvertiamo SeaFuture e del Coordinamento Restiamo Umani di La Spezia che ha lanciato una manifestazione il 27 settembre in occasione della fiera navale – militare “SeaFuture”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

In Piemonte è nato il Coordinamento Regionale per la Palestina!

Ripubblichiamo di seguito la piattaforma lanciata da Torino per Gaza e da molte altre realtà che dà avvio al progetto di Coordinamento Regionale piemontese per la Palestina e che chiama a due appuntamenti per le prossime settimane: sono previste iniziative diffuse sul territorio piemontese il 13 settembre e una grande manifestazione regionale a Torino il 20 settembre.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Killers are not welcome: Tel Aviv – Olbia: soldati in vacanza, bambini sotto le macerie

Ripubblichiamo il comunicato uscito in seguito all’iniziativa tenutasi all’aeroporto di Olbia ieri durante la quale moltissime persone hanno preso parte a un’iniziativa in solidarietà alla Palestina con l’obiettivo di bloccare l’arrivo dei voli di provenienza Tel Aviv.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: dal porto di Genova al Lido di Venezia, decine di migliaia di persone in piazza contro il genocidio

Molte decine di migliaia (almeno 50mila) di persone, sabato 30 agosto, hanno partecipato a Genova alla fiaccolata per la Palestina, organizzata per salutare le imbarcazioni in partenza domenica 31 agosto dal porto ligure per prendere parte alla “Global Sumud Flotilla”. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

10 SETTEMBRE: BLOCCARE TUTTO E PRENDERE BENE LA MIRA. UN CONTRIBUTO DAI SOULEVEMENTS DE LA TERRE

I Soulèvements de la terre contribuiranno a «bloccare tutto» contro il piano Bayrou a partire dal 10 settembre. Numerosi comitati locali e i granai dei Soulèvements de la terre hanno iniziato a mettere a disposizione i loro mezzi materiali, reti e savoir-faire. Dedichiamo alla discussione portata avanti all’interno del movimento che si annuncia, qualche riflessione […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: manifestanti attaccano la carovana elettorale di Javier Milei

Il presidente partecipava a un comizio elettorale nella località di Buenos Aires situata nella terza sezione elettorale dopo lo scandalo che ha scosso il governo per presunti fatti di tangenti e corruzione nell’acquisto di medicinali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Venezia: sabato 30 agosto corteo per lo stop al genocidio a Gaza

Stop al genocidio, stop alle collaborazioni e alla vendita di armi a Israele.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Appello all’azione! Prigionieri politici palestinesi in sciopero della fame dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti

Abbiamo tradotto questo appello in solidarietà ai prigionieri politici Casey Goonan, attivista per la Palestina americano, e T. Hoxha, attivista inglese di Palestine Action in sciopero della fame dal sito del collettivo Samidoun: Palestinian Prisoner Solidarity Network

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: 26 e 27 settembre “Alza la voce, alza la testa!” Due giorni di festival per un cambiamento radicale

A Quarticciolo il 26 e il 27 settembre si terrà una due giorni di festival per un “cambiamento radicale”, ancora una volta la realtà romana alza la voce e alza la testa per portare i propri contenuti, le proprie istanze di lotta per una vita dignitosa, per un quartiere sicuro. A partire da questi temi […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

E’ iniziato il campeggio studentesco al presidio di Venaus

Prende avvio il campeggio studentesco No Tav nello storico presidio di Venaus. Questa mattina si è tenuta l’assemblea contro la guerra, il riarmo e contro il genocidio in Palestina, occasione per discutere a partire dalle scuole itinerari di attivazione contro la guerra e per mobilitarsi sui territori in vista del corteo nazionale dell’8 novembre a Roma, lanciato questo luglio durante il Festival Alta Felicità.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libertà per Marwan Barghouti e tutti i prigionieri palestinesi

Questo il messaggio di Fadwa per suo marito Marwan Barghouti dopo averlo visto, dimagrito e quasi irriconoscibile, nel video diffuso dal ministro israeliano Ben-Gvir, che ha vigliaccamente minacciato Marwan nella sua cella.