InfoAut
Immagine di copertina per il post

Da Gaza continua l’offensiva contro Israele

||||

Stamattina all’alba, dalla striscia di Gaza sono partiti 28 razzi in direzione di Israele. Potrebbe essere la risposta all’attacco sferrato nei confronti di Hamas domenica mattina dall’esercito israeliano e che ha portato all’uccisione di 3 abitanti della Striscia di Gaza.

La Palestina torna all’attacco e dopo le grandi giornate di mobilitazione che hanno visto migliaia e migliaia di palestinesi assaltare il confine della Striscia di Gaza, cambia modo di attaccare provando a fare male ad Israele per via aerea. Sono partiti da Gaza 28 razzi, un attacco che non ha provocato nessuno vittima. L’esercito israeliano, infatti, è riuscito ad intercettare quasi tutti i colpi rendendo quasi nullo l’attacco sferrato. Il Ministero della Difesa israeliano ha subito dichiarato di non avere nessuna intenzione di sorvolare e la risposta è stata immediata. A quanto pare subito dopo sono stati attaccati sette obiettivi all’interno della Striscia tra cui un tunnel di 700 metri che entrava dentro lo Stato di Israele.

Durante la giornata la tensione è rimasta alta. Diverse imbarcazioni palestinesi sono uscite dal porto di Gaza per sfidare il blocco navale di Israele in segno di protesta contro la nuova barriera marittima che Israele sta facendo costruire a 16 km dalla costa della Striscia. E’ questa la distanza oltre il quale i palestinesi non possono andare. Le imbarcazioni infatti sono state quasi subito intercettate dalla marina militare israeliana e coloro che si trovavano a bordo sono stati portati ad Ashdod. Via mare quel limite non può essere superato e la barriera aumenta il livello di controllo e repressione che già in questo momento limita fortemente l’entrata e l’uscita di merci e beni di prima necessita. Si tratterebbe nei fatti di un’enorme diga fortificata con del filo spinato in cima che Israele sta facendo costruire nel mediterraneo. Sempre il Ministro della Difesa israeliano qualche giorno fa è tornato a dichiarare quanto fosse importante impedire ad ogni modo l’infiltrazione in Israele via mare e questa mossa sarebbe decisiva per indebolire l’offensiva palestinese. Questo, secondo Israele, impedirebbe ad Hamas di procurarsi armi, munizioni e tanto altro.

Per più di un mese la barriera che via terra divide il territorio palestinese da quello israeliano è stata il luogo di uno scontro duro tra l’esercito coloniale israeliano e i ribelli palestinesi. I 112 morti e i 13 mila feriti contati dagli abitanti della striscia alla fine di questo periodo di mobilitazione, danno l’idea (ma non è una novità) di quanto sia uno scontro impari dal punto di vista della forza. Una cosa però sembra essere certa e gli avvenimenti di oggi, oltre che quelli delle ultime settimane, lo confermano: il popolo palestinese non ha paura e non si fermerà.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

palestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Siria: il bilancio degli scontri settari a Sweida sale ad almeno 250 morti. Israele bombarda anche Damasco

Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani il bilancio delle vittime degli scontri settari intorno alla città meridionale a maggioranza drusa di Sweida è di almeno 250 morti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Google ha aiutato Israele a diffondere propaganda di guerra a 45 milioni di europei

Uno studio ha rilevato che, da quando ha colpito l’Iran il 13 giugno, l’Agenzia Pubblicitaria del Governo Israeliano ha speso decine di milioni in annunci pubblicitari solo su YouTube.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Che ci fanno dei soldati israeliani nelle scuole del Chiapas?

Questi giovani (tutti ex soldati) entrano nelle scuole pubbliche locali attraverso una associazione di “volontari” chiamata in inglese “Heroes for life” e più esplicitamente in ebraico “Combattenti senza frontiere” con il fine dichiarato di “dare un’altra immagine al mondo delle IDF”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele

Un’indagine rivela che sette sottoscrittori di “obbligazioni di guerra” sono stati determinanti nel consentire l’assalto di Israele a Gaza.  Dal 7 ottobre 2023 le banche hanno sottoscritto obbligazioni emesse dal governo israeliano per un valore di 19,4 miliardi di dollari. di BankTrack, PAX e Profundo (*), da La Bottega del Barbieri Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: nasce la Global Sumud Flotilla, “il più grande sforzo civile per rompere l’assedio di Gaza”

Attivistɜ e volontariɜ della Freedom Flotilla Coalition, della Global March to Gaza e del convoglio Sumud si sono uniti per lanciare la Global Sumud Flotilla (GSF) – il più grande sforzo civile via mare dalla nascita dell’assedio illegale imposto dall’occupazione israeliana a Gaza. A giugno, migliaia di volontari sono stati mobilitati via terra, via mare […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

E’ uno sporco lavoro / 1: ma qualcuno deve pur farlo…

Almeno per una volta l’alter ego dell’ispettore Stephan Derrick, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, ha lasciato da parte l’ipocrisia con cui da tempo l’Europa maschera le sue posizioni dichiarando che «Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi». di Sandro Moiso, da Carmilla Una frase che più che dai dialoghi della serie televisiva che […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La ribellione dei ricercatori: 300 membri del CNR rifiutano di collaborare al riarmo

Oltre 300 ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno dichiarato la propria indisponibilità a prestare la propria attività intellettuale a studi finalizzati al settore bellico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

UK: Palestine Action e legislazione anti terrorismo

23 giugno 2025 – Yvette Cooper, Home Secretary del Regno Unito, dichiara l’intenzione di mettere al bando Palestine Action ai sensi della legislazione antiterrorismo, ponendo quindi l’organizzazione sullo stesso piano di gruppi armati come al-Qaeda.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Le applicazioni più vendute create da spie israeliane

Alcune delle applicazioni di Apple e Google più scaricate sono state sviluppate da spie e Criminali di Guerra israeliani, generando miliardi di entrate per l’Economia dell’Apartheid.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Torino: Stefano, Jacopino e Pietro finalmente liberi! Aggravamento delle misure per Sara.

Le misure cautelari per i giovani arrestati a seguito della manifestazione in solidarietà a Ramy Elgaml di gennaio scorso a Torino erano scattate dopo pochi mesi e avevano visto quattro arresti domiciliari e quattro obblighi di firma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Zohran alza la temperatura

Una sorpresa dagli Stati Uniti governati da Trump: la vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York, che ha da subito scatenato il delirio islamofobo della destra e l’allarme nell’establishment democratico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Stop Riamo: giornata a Torino contro riarmo, guerra e genocidio in Palestina

Riprendiamo il programma della giornata dal canale telegram @STOPRIARMO, percorso cittadino e territoriale che intende costruire una dimensione ampia di attivazione contro la guerra, contro il piano di riarmo e vuole opporsi al genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Smilitarizziamo Sigonella. Contro guerra, riarmo, genocidio

Fermiamo il genocidio del popolo palestinese
Impediamo la terza guerra mondiale ed il riarmo europeo
Smantelliamo le basi Usa-Nato – Smilitarizziamo Sigonella.