Due anni di sorveglianza speciale per Eddi, volontaria internazionale nelle YPJ
Il Tribunale di Torino ha accolto la richiesta della Procura e della Questura e ha disposto due anni di Sorveglianza speciale per Eddi, compagna torinese attiva nelle lotte sociali e che negli anni scorsi si era recata in Siria del nord arruolandosi nelle unità di protezione delle donne Ypj per combattere lo Stato Islamico come volontaria internazionale.
La decisione dei giudici sarebbe depositata da venerdì ma Eddi e gli altri lo avrebbero saputo solo oggi e da una giornalista che chiedeva loro un commento. A Eddi non era contestato nessun reato specifico, il Tribunale torinese ha deciso di stabilire la sua pericolosità sociale proprio perchè è stata in Siria impegnandosi in prima persona in difesa della rivoluzione confederale del Rojava e contro Isis. La stessa richiesta era stata avanzata dalla Pm Emanuela Pedrotta per altri quattro internazionalisti torinesi: Jacopo, Paolo, Davide e Jack. Per Davide e Jack, la richiesta era stata respinta da tempo. Ora è stata respinta anche per Paolo e Jacopo.
La misura repressiva è stata disposta solo per Eddi perchè, secondo i giudici, la sua pericolosità sociale sarebbe confermata dal fatto che tuttora stia partecipando alle lotte sociali torinesi, in alcune occasioni incassando le denunce della Digos. Nessun allontamento forzato da Torino per lei, ma dovrà scegliere dove eleggere la propria dimora e non potrà allontanarsene dalle 21 alle 7 del mattino per 24 mesi. Questo oltre alle altre limitazioni alla libertà di espressione, riunione, movimento, azione e comunicazione con le altre persone previste dal dispositivo risalente al codice Rocco del ventennio fascista.
Di seguito gli interventi della video conferenza stampa che si è tenuta nel pomeriggio.
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