Egitto: arrestato Mohamadein, l’avvocato dell’opposizione sociale
Convalidata la custodia cautelare in carcere per Haitham Mohamadein. Sarà costretto per almeno altri 15 giorni a stare in cella per l’accusa di «appartenenza ad un gruppo terroristico» e «istigazione alla protesta».
E’ stato arrestato nella notte di giovedì durante le operazioni di polizia – che hanno portato ad arresti e perquisizioni – che riguardano le proteste che in questo momento agitano l’Egitto e si oppongo al recente aumento del costo del biglietto della metro del 300%.
Le politiche che il regime porta avanti rispondono direttamente alle richieste del Fondo monetario Internazionale e stanno causando ulteriore impoverimento dovuto all’aumento continuo del costo dei beni di consumo di prima necessità e non solo. Le politiche di austerità mietono vittime ma continuano a ricevere opposizione sociale.
Mohamadein è avvocato e attivista, da sempre al fianco dei lavoratori e delle lotte degli sfruttati. Anche attraverso l’esercizio della professione di avvocato ha sostenuto le più grosse mobilitazioni che hanno scosso l’Egitto negli ultimi anni: ha partecipato al team legale che ha difeso gli arrestati del 6 aprile 2008, alla rivolta di piazza Tahrir ma anche alle lotte e agli scioperi nei trasporti, nella sanità, nel comparto dell’acciaio e del cemento.
Anche questa volta Mohamadein è colpevole, come tanti altri, di non abbassare la testa davanti all’ingiustizia e alla disuguaglianza. Il lavoro poliziesco di repressione che in questi giorni sta investendo decine di attivisti, da però la misura di quanto sia temuta, da chi governa, la possibilità che queste proteste sfocino in un mobilitazione generale che possa mettere in discussione la stabilità politica e la tenuta del regime. Sono, infatti, più di venti gli arresti confermati fino ad ora e le forze di sicurezza sono costrette a presidiare le stazioni delle principali linee della capitale.
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