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Egitto. Ragazzo ucciso in caserma, esplode la rabbia al Cairo

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Violenti scontri si sono verificati nei pressi della caserma di Muqattam, al Cairo, dopo la morte sospetta di un giovane.

 

Aveva poco più di 20 anni Afroto, ragazzo arrestato dalla polizia del Cairo con l’accusa di spaccio e trovato morto poche ore dopo nella caserma di Muqattam. Una morte senza dubbio sospetta: in un primo momento le autorità hanno raccontato di una rissa fra detenuti durante la quale il ragazzo avrebbe perso la vita; successivamente si è invece parlato di morte per overdose. Di sicuro c’è solo che quella di Afroto è l’ennesimo caso in Egitto di morte durante la detenzione; la polizia egiziana, in totale impunità, continua a effettuare abusi e torture. Nella notte fra il 5 e il 6 gennaio, centinaia di persone, tra cui diversi amici e parenti di Afroto, hanno assaltato la caserma di polizia. Ne sono seguiti violenti scontri con lanci di pietre e il tentativo di incendiare i mezzi delle forze dell’ordine; il bilancio è di almeno una decina di feriti e circa 20 arresti.

In seguito alle proteste, il direttore della sicurezza del Cairo è stato costretto ad annunciare un’inchiesta imparziale per fra luce sull’accaduto.

 

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