Euskadi: illegalizzata anche la lista ‘Sortu’
Nonostante la sentenza scritta non sia stata ancora resa pubblica, l’intenzione rimane chiara: impedire in ogni modo la candidatura di una determinata formazione politica, come quella indipendentista che in questa particolare fase politica attuale sta portando avanti un percorso verso una risoluzione del conflitto attraverso strumenti politici e democratici. Se, per la Corte Suprema, la motivazione della illegalizzazione di Sortu è la continuità con il partito Batasuna e la sua compromissione con l’organizzazione armata ETA, nessuno dei poliziotti chiamati a testimoniare ha saputo provare che quest’ultima avesse diretto la creazione della nuova formazione politica.
Una volta notificata la sentenza, di potrà presentare ricorso alla Corte Costituzionale, rischiando di essere presa in esame dopo le elezioni. Infatti non ci sarà un limite di tempo per il riesame poiché secondo la giurisdizione spagnola, non si tratta di un procedimento elettorale, bensì un’iscrizione di una formazione politica e pertanto viene considerato una procedura ordinaria. Ammesso che il ricorso venga accolto, sono quindi scarse le probabilità che il caso venga preso in riesame prima delle elezioni municipali, ancor di più se le candidature dovranno essere presentate prima del 18 aprile.
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