Federico II di Napoli: assemblea di massa in solidarietà con il popolo palestinese
Napoli venerdi 12 aprile, h 11.30.
Dopo aver impedito al direttore di Repubblica Molinari di portare avanti la sua propaganda guerrafondaia, dopo aver occupato il rettorato, gli studenti della Federico II hanno costretto ad un tavolo il rettore Lorito.
L’aula Conforti della facoltà di Giurisprudenza è stracolma, parliamo almeno di 500 persone.
L’intervento d’apertura da parte di una compagna italo-palestinese appartenente alla “rete studentesca per la Palestina” elenca i tanti dati tragici che giungono da Gaza.
Il ricordo delle 35 mila vittime detona la rabbia dei presenti.
Interviene il Rettore Lorito, racconta gli accordi esistenti con università israeliane argomentando la loro innocenza.
Esprime cordoglio e lo mescola ad un’ironia conclusiva altamente fuori luogo alla luce di un ordine del giorno che recita la parola: genocidio.
Ovviamente, il rettore si “dimentica” il Maeci e la fondazione MedOr. Questa, ricordiamolo, è una fondazione con sede in Israele creata dall’azienda bellica partecipata statale Leonardo S.P.A.
Leonardo è la prima azienda italiana per export di armi, ha storici interscambi commerciali e tecnologici con Israele. Al momento è presieduta da Marco Minniti ex ministro dell’Interno del PD.
L’Italia dopo USA e Germania è il terzo paese per volume di export bellico verso Israele. Più di altri, il governo italiano è diretto complice del massacro in corso.
Dopo il rettore, interviene una compagna che rimette le cose in ordine, spiegando dettagliatamente la lunga campagna di solidarietà con il popolo palestinese che ormai da 6 mesi caratterizza la città di Napoli.
Ricorda il legame tra università israeliane ed esercito, citando quel terribile appello emesso dalle istituzioni accademiche israelinae nel quale si invitavano gli studenti a combattere.
Il rettore è spiazzato dalla solidità delle argomentazioni e dalla coesione dell’assemblea verso una postura rigida e radicale. Non c’è spazio per balletti e belle parole di circostanza, il contesto bellico è drammatico, non solo a Gaza purtroppo.
Mentre scriviamo l’assemblea è ancora in corso, seguiranno aggiornamenti.
Tuttavia, ricordiamo che a Napoli c’è un corteo in solidarietà con il popolo palestinese e contro il clima guerrafondaio convocato per il 19 aprile h 9.30, piazza Garibaldi.
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