InfoAut
Immagine di copertina per il post

FPLP commemora il 12 anniversario di Abu Ali Mustafa

Nel dodicesimo anniversario dell’assassinio del compagno Abu Ali Mustafa il Fronte Popolare ha organizzato una manifestazione popolare molto partecipata a piazza Yousef al-Qouqa a Gaza City.

Il compagno Mohammad Toman, portavoce del Fronte Popolare, ha parlato dell’eredità di Abu Ali Mustafa, la centralità della resistenza e dell’unità nazionale, e l’importanza del chiedere la fine dei negoziati e la cancellazione degli accordi di Oslo.

Il compagno Ahmad Abu Saud ha letto una lettera del Segretario Generale Ahmad Sa’adat, ancora imprigionato, indirizzata ai manifestanti.

Il Fronte Popolare nel Nord del Libano ha ricordato l’anniversario del martirio del compagno Abu Ali Mustafa nel campo profughi di Beddawi, il 29 agosto 2013, con una marcia attraverso il campo, a cui hanno partecipato anche i membri ed i simpatizzanti del Fonte Popolare e partiti ed associazioni libanesi dei campi di Beddawi e Nahr el-Bared. La marcia, partita dall’entrata del campo, si è conclusa al mausoleo per i martiri della Rivoluzione Palestinese, dove il compagno Fathi Abu Ali ha parlato del ricordo di Abu Ali Mustafa, chiedendo l’immediata cessazione dei nagoziati con i nemici, che al momento sono il più grande pericolo per la causa palestinese.

Il 29 agosto il Fronte Popolare ha inoltre organizzato una gara sportiva in onore di Abu Ali Mustafa allo stadio Tawhid di Gaza City. Nel suo intervento il compagno Samir Bakr ha reso onore al compagno Abu Ali Mustafa e al suo esempio di lotta e resistenza.

Il 1 settembre in centro a Gaza il Fplp ha organizzato una cerimonia per rendere omaggio ad alcuni prigionieri recentemente liberati. Il compagno Bassam Abu Seif ha parlato a nome del Fronte del lascito di lotta di Abu Ali Mustafa ed in particolare sul suo aver osteggiato e chiesto la fine degli accordi di Oslo, notando come questi accordi sono stati causa di divisioni, corruzione e frammentazione, sostenendo che la mobilitazione per la cancellazione di questi accordi è la chiave verso l’unità e la mobilitazione delle forze della resistenza. Ha inoltre messo in guardia dal proposito degli USA di attaccare la Siria, e condannato fortemente l’aggressione occidentale, mettendo in luce come questo andrebbe a vantaggio del nemico sionista, e che la crisi deve essere risolta con un processo politico, e non militare.

Il prigioniero Yousef Abdel-Al ha parlato delle lotte dei prigionieri nelle carceri sioniste, della necessità di una mobilitazione internazionale a supporto dei detenuti, che deve includere tra i suoi obiettivi anche quello di portare nei Tribunali Internazionali gli Ufficiali sionisti. La manifestazione rendeva omaggio e salutava i prigionieri recentemente rilasciati, Mohammed Nasheibat, Yousef Abdel-Al, Ayman Abu sitta, Ahmed Uwaini e Salameh Musleh.

Il 31 agosto nel campo di Ain el-Hilweh il Fronte Popolare ha visitato il cimitero dei martiri del campo profughi, dove ha deposto una corona di fiori. Il compagno Dr. Talal Abu ha tenuto un discorso durante la cerimonia, incentrato sulla necessità di attivare la resistenza per poter superare le divisioni interne ai palestinesi, per potere così raggiungere il diritto al ritorno e la nascita di uno stato Palestinese sull’intero territorio nazionale, dal fiume al mare.

Il Fronte Popolare ha annunciato una manifestazione per il 7 di settembre a Ramallah, con lo slogan “Resist, do not compromise: Bring down Oslo!”, che sarà anche l’occasione per commemorare il 12 anniversario dell’assassinio del compagno Abu Ali Mustafa e il 20 anniversario degli infami accordi di Oslo. La manifestazione comincerà alle ore 12 dall’ Orthodox Club di Ramallah.

Traduzione del Gruppo d’Azione per la Palestina

dal sito del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

fonte parmantifascista

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

fplppalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.