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FPLP: “Il Fronte continuerà a lottare e a resistere con forza nonostante l’arresto del leader Abu Aker”

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina afferma che l’irruzione di questa mattina nel campo profughi Dheisheh e il successivo arresto del dirigente Nidal Abu Aker, e di decine di altri palestinesi nelle varie zone della Cisgiordania occupata, non indeboliranno il Fronte né mineranno lo spirito necessario alla prosecuzione della sua doverosa lotta e resistenza all’occupazione.

Il Fronte ha inoltre dichiarato, in un suo comunicato stampa, che l’aumento degli arresti sistematici nei confronti dei figli del nostro Popolo palestinese, perpetrati in contemporanea con l’aggressione barbara e feroce, le incursioni nelle città e villaggi della Cisgiordania e il protrarsi della politica di uccisioni mirate e di assedio della Striscia di Gaza, sono la dimostrazione di quanto l’occupazione abbia perso il controllo della situazione; queste orrende pratiche però non intimoriscono il nostro Popolo che continuerà nella sua dura lotta per il compimento dei suoi legittimi obiettivi: il ritorno, la libertà e l’indipendenza.

Il Fronte ha ribadito che “l’occupazione sionista considera che, arrestando i migliori figli del nostro Popolo e attraverso la loro detenzione nelle carceri, affievolirà lo spirito di resistenza; è innegabile invece l’appartenenza dei prigionieri palestinesi allo zoccolo duro della resistenza all’occupazione e lo abbiamo potuto osservare in occasione dello sciopero del prigionieri amministrativi che si è protratto per oltre sessanta giorni, così come la prosecuzione dello sciopero della fame portato avanti dal prigioniero Ayman Tbeish che ha superato i tre mesi”.

Il Fronte Popolare ha invitato i figli del nostro Popolo palestinese e le sue forze nazionali ed islamiche a portare avanti la resistenza contro i crimini sionisti, con tutti i metodi possibili, e ha sottolineato la necessità di disegnare una strategia nazionale che rappresenti l’alternativa ai negoziati ed alla collaborazione di sicurezza con l’occupazione.

Si ricorda che il dirigente Abu Aker ha passato lunghi anni nelle carceri dell’occupazione; fu arrestato per la prima volta nel 1982 all’età di 14 anni dopodiché è stato bersaglio di un gran numero di arresti per un totale di 13 anni scontati nelle carceri dell’occupazione, di cui 7 come prigioniero amministrativo.

 

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina
Dipartimento d’Informazione Centrale
26/06/2014

 

Da Comitato del martire Ghassan Kanafani

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