InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gaza 15 marzo: the people want to end the division

“Invito il presidente Abu Mazen (Abbas) e il movimento Fatah ad un incontro immediato, qui nella striscia di Gaza o in qualsiasi altro posto, per lanciare un ampio dialogo”, è Haniyeh, primo ministro di Hamas, che ha parlato in un discorso trasmesso alla tv in contemporanea alla manifestazione di oggi, dichiarando pubblicamente che potrebbe esserci “una porta d’ingresso per la riconciliazione”. D’altronde è quello che vogliono le centinaia di migliaia di palestinesi che oggi sono scesi in piazza e che si apprestano a Gaza a montare le tende per tenere alta la pressione.  “Le elezioni sono l’unico modo per mettere fine a questa brutta e inaccettabile divisione” ha detto Abbas ai giornalisti che chiedevano un commento alle dichiarazioni di Haniyeh. In Cisgiordania il primo ministro Salem Fayyad dovrebbe proporre un nuovo governo ad Abbas e alcune voci fanno riferimento alla possibilità che potrebbe includere anche membri di Hamas. Questa prima giornata di mobilitazione sembra quindi spingere le leadership palestinesi a riattivare il dialogo e a porre ascolto alle richieste del proprio popolo che grazie all’iniziativa dei più giovani non sembra più essere disposto ad essere governato in silenzio e a subire il duro prezzo della divisione della scena politica palestinese.

Infoaut

 

 


 

Pubblichiamo la nota di aggiornamento che Vittorio Arrigoni ha diffuso tramite la sua pagina facebook sugli sviluppi della giornata dell’unità promossa dai giovani palestinesi. Si tratta di una cronaca degli eventi che si stanno susseguendo in queste ore a Gaza. Dal resto della Palestina per ora abbiamo informazioni che parlano di manifestazioni riuscite come a Betlemme dove nessuna fazione ha provocato l’iniziativa portando le bandiere della propria organizzazione lasciando che solo i colori della bandiera della Palestina caratterizzassero la giornata di lotta. Il Gybo infatti aveva lanciato per oggi la giornata dell’unità e della riconciliazione e tra sabotaggi, disinformazione e repressione già da ieri notte aveva iniziato la mobilitazione occupando una delle piazza centrali di Gaza.

I giovani gazawi promotori dell’iniziativa erano stati attaccati su diversi fronti non ultimo certi estensori di articoli che, anche qui in Italia,  nel delirio dietrologico di questi ultimi mesi parlavano di loro come agenti di Fatah o peggio ancora di Israele. La risposta scritta da Vittorio Arrigoni, che ha seguito passo dopo passo la preparazione della mobilitazione, a chi tentava di gettare fango sull’importante manifestazione di oggi può essere letta sul suo blog.

Ma d’altronde come dice Arrigoni basterebbe documentarsi, prima di emettere sentenze, e prendersi almeno la briga di considerare ciò che fonti autorevoli hanno da dire o dichiarare a proposito di certi eventi (è la seconda volta che lo diciamo: il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha un sito dove traduce nelle lingue di mezzo mondo i propri comunicati, leggetelo!) proprio come in questo caso per cui  anche il segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Ahmad Sa’adat ha salutato calorosamente la giornata di mobilitazione e gli sforzi dei giovani palestinesi, affermando che tutti i prigionieri nelle carceri dell’occupante, sono con loro e sostengono il loro movimento e le loro rivendicazioni.

Dopo la cronaca di Arrigoni pubblichiamo alcuni video delle manifestazioni in corso in una pagina in continua aggiornamento… perchè anche questa volta infoaut sa da che parte stare!

Ore 20:10. Un amico all’ospedale Al Shifa parla di una trentina di feriti, non gravi. I manifestanti sono stati attaccati con bastoni e manganelli. Fuori dall’ospedale jeep della polizia arrestano i contusi mano a mano che vengono rilasciati dal pronto soccorso.

Ore 19:52 Corpi speciali della sicurezza di Hamas hanno attaccato i manifestanti pacifici, decine di feriti. Tende date alle fiamme.

Ore 18:11 locali. La situazione a Katiba square, la nuova Tahrir palestinese, per il momento è tranquilla. Il preannunciato attacco della polizia di Hamas non si è verificato. Manifestanti e paramedici hanno montato le tende e si preparano per la notte. Molte famiglie con bimbi al seguito stanno visitando l’accampamento dei giovani. Le cifre dicono che oggi sono scesi in piazza 300 mila palestinesi.

Ore 15:52 locali: I giovani di Gaza fra speranze e repressione.

Situazione precaria a Gaza nel giorno che doveva sancire la fine delle ostilità interpalestinesi.

Nonostante l’accordo preso da tutte le fazioni di presentarsi senza alcuna altra bandiera se non quella palestinese, i ragazzi del movimento 15 marzo che hanno dormito ieri nelle tende in  piazza del monumento al Milite Ignoto,  in Jundy, nel  centro di Gaza city, si sono risvegliati questa mattina attorniati da migliaia di militanti con bandiere di Hamas  inneggianti al governo della Striscia.

Le provocazioni sono continuate per tutta la mattina, con alcuni scontri, finchè il coordinamento del movimento dei giovani palestinesi ha deciso di lasciare la principale piazza di Gaza ad Hamas per convogliare in massa al Katabi, dinnanzi all’università Al Azam (difficile fare una stima dei partecipanti a Gaza, dove gli spiazzi sono molto ristretti, verso le 12 locali si parlava di 80 mila persone, ma l’afflusso è continuato fino ad adesso)

Migliaia di ragazzi si sono recati ordinatamente nel grosso spiazza adiacente l’università con l’intenzione di accamparsi per la notte.

Dai giovani del 15 marzo non ho udito altre parole se non un forte richiamo all’unità nazionale, e l’ormai famoso inno “il popolo chiede la fine delle divisioni”.

Verso le 14:15 e poi verso le 15 locali, di nuovo militanti pro-Hamas hanno cercato di infiltrarsi, fra la folla pacifica di giovani, ragazzi e ragazze, questa volta armati di bastoni e lanciando sassi.

Ne è nato per alcuni minuti un furibondo parapiglia che ha visto alcuni feriti.

Per ora i ragazzi sono riusciti a ricacciare indietro i militanti pro governativi dalla manifestazione.

La sicurezza interna di Hamas ha avvertito che chiunque si farà trovare per strada dopo le 5 pm sarà arrestato.

La tensione cresce mentre le ultimissime notizie dicono che  il premier Haniyeh ha chiesto un colloquio di emergenza con il presidente Mahmoud Abbas.

Tutto attorno all’area della manifestazioni sono impossibili le comunicazione telefoniche.

Seguiranno aggiornamenti.

Restiamo Umani


Vittorio Arrigoni da Gaza city

 

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazamaghrebpalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“I popoli sostengono la causa palestinese. Potenti e governi voltano le spalle”. Corrispondenza dalla Cisgiordania occupata

Il ministro israeliano della Difesa Katz ha dichiarato oggi, mercoledì 16 aprile 2025, che “Israele non ha alcuna intenzione di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armarsi per salvare il capitalismo finanziario! La lezione di Rosa Luxemburg, Kalecki, Baran e Sweezy

Per quanto grande sia una Nazione, se ama la guerra perirà; per quanto pacifico sia il mondo, se dimentica la guerra sarà in pericolo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dati trapelati rivelano una massiccia campagna israeliana per la rimozione di post pro-Palestina da Facebook e Instagram

Una repressione radicale dei post su Instagram e Facebook critici nei confronti di Israele, o anche solo vagamente a sostegno dei palestinesi, è stata orchestrata direttamente dal governo israeliano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NATO incontra Palantir: un’analisi critica del sistema di guerra basato su IA della NATO

È notizia di oggi che il 25 marzo 2025, la NATO ha finalizzato l’acquisizione del Maven Smart System NATO (MSS NATO), una piattaforma di guerra basata su intelligenza artificiale integrata sviluppata in collaborazione con Palantir Technologies. Acclamato come un passo avanti nelle capacità decisionali operative, il MSS NATO rappresenta l’ennesimo esempio dell’integrazione dell’IA nella sfera […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”: la diretta dalla manifestazione nazionale di Milano

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”. Decine di migliaia di persone – circa 50mila per le realtà organizzatrici – sabato 12 aprile a Milano per la manifestazione nazionale per la Palestina, sottoposta a 77 anni di occupazione e a un anno e mezzo di genocidio per mano dello Stato israeliano. La piattaforma rivendicativa ribadisce le motivazioni della giornata di lotta: “NO al genocidio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“No alla prima fabbrica di armi per REARM Europe”: comunicato stampa della “Rete Mamme da Nord a Sud”

La Rete Mamme da Nord a Sud lancia un appello all’adesione e alla mobilitazione contro la nuova fabbrica di esplosivi nel Lazio e contro la militarizzazione dell’Europa. Le fabbriche di morte finanziate con fondi pubblici dalla Commissione europea rischiano di diventare presto realtà: apprendiamo con sgomento che la ex Simmel Difesa, oggi Knds (gruppo franco-tedesco, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Capitalismo finanziario e economia di guerra

Nella giornata che ha visto grandi dichiarazioni del presidente Trump aprire alla guerra commerciale dei dazi abbiamo approfondito come la ristrutturazione della finanza e gli scenari bellici mondiali siano strettamente connessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prima udienza per Anan, Ali e Mansour: ammessi gli interrogatori israeliani, negate le consulenze della difesa

La corte de L’Aquila ha  accettato l’ammissibilità nel processo di metà degli interrogatori fatti nelle carceri israeliane, in spregio a qualsiasi diritto internazionale. da Osservatorio Repressione Negata, invece, l’ammissione di quasi tutte le consulenze di parte proposte dalla difesa degli attivisti palestinesi. Tra le persone che i legali di Anan, Ali e Mansour hanno chiesto […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’ultimo capitolo del genocidio

Israele ha iniziato la fase finale del suo Genocidio. I palestinesi saranno costretti a scegliere tra la morte o la deportazione. Non ci sono altre opzioni. Un articolo del giornalista premio Pulitzer Chris Hedges, ex corrispondente del New York Times da Gaza. di Chris Hedges da InfoPal (Chrishedges.substack.com.) Questo è l’ultimo capitolo del Genocidio. È […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La crisi umanitaria a Gaza: una situazione terribile di fame e aiuti bloccati

La Striscia di Gaza, che ospita quasi due milioni di persone, sta affrontando una crisi umanitaria di portata senza precedenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Tregua finita, Israele attacca Gaza. Centinaia di palestinesi uccisi

Non conosce soste la massiccia offensiva aerea lanciata da Israele nella notte  a sorpresa contro Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Anan all’ultima udienza

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazione di Anan durante l’ultima udienza all’Aquila che lo ha rinviato a giudizio insieme al altri due palestinesi.  da Radio Onda Rossa Anan Yaeesh – dichiarazione spontanea ex art 421 cpp Desidero iniziare con i miei saluti alla Corte e a tutti i presenti. Esiste sempre la legge, ma anche lo […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Hamas ha annunciato il rinvio dello scambio di prigionieri: Perché e perché ora?

Hamas si trova attualmente in una posizione in cui deve fare del suo meglio per negoziare l’ingresso di aiuti sufficienti a Gaza, assicurando al contempo la fine della guerra e la formazione di un’amministrazione post-bellica in modo che il territorio possa essere rilanciato e ricostruito. di Robert Inlakesh, tradotto da The Palestine Chronicle Lunedì, il […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Un unico modo per sconfiggere il Fascismo Israeliano: Ilan Pappé sulla giustizia globale

Riprendiamo l’articolo tradotto di invictapalestina. English version Dobbiamo ancora credere che, a lungo termine, per quanto orribile sia questo scenario che si sta sviluppando, esso sia il preludio a un futuro molto migliore. Di Ilan Pappe – 7 febbraio 2025 Se le persone vogliono sapere cosa ha prodotto in Israele l’ultimo folle e allucinante discorso […]