InfoAut
Immagine di copertina per il post

Gaza, iniziata la tregua di 72 ore. Alta tensione a Gerusalemme

Le condizioni poste dalle fazioni palestinesi per siglarla non prevedono però soltanto la fine dell’offensiva lanciata da Israele lo scorso 8 luglio, cosa che porterebbe semplicemente al ripristino della situazione precedente all’operazione “Protective Edge” e lascerebbe immutato il quotidiano stato di assedio che grava su Gaza. Assieme al cessate il fuoco è stato chiesto anche il ritiro delle truppe dell’Idf da tutta la Striscia, la fine dell’assedio, l’apertura dei valichi di confine, il rilascio degli arrestati in Cisgiordania in seguito al rapimento dei tre coloni e diritti di pesca per i Gazawi.

A poche ore dall’inizio della tregua si susseguono già le reciproche accuse di averla violata: secondo i media israeliani, poco prima dell’inizio del cessate il fuoco 20 missili sarebbero stati sparati in direzione di Israele ma i gruppi palestinesi sostengono invece che si tratta invece della risposta ai raid aerei che si sono susseguiti sulla Striscia fino a mezz’ora prima della tregua.

Nel frattempo il numero delle vittime palestinesi dall’inizio dell’operazione è salito a 1867, più di 9400 i feriti, ma il numero potrebbe ancora salire col ritrovamento di corpi sotto le macerie. Nella sola giornata di ieri i morti per i bombardamenti e i raid israeliani sono stati più di 50 e ancora nella notte due bambini sono stati uccisi a Rafah. La tensione resta molto alta a Gerusalemme, dove ieri ci sono stati scontri tra la polizia israeliana e giovani palestinesi che da più di un mese stanno protestando contro le condizioni di vita cui sono sottoposti in città. Un ragazzo di 25 anni ha investito con un buldozzer un autobus parcheggiato alle porte della Città Vecchia, uccidendo un giovane israeliano, ed è stato poi ammazzato a colpi di pistola dall’immediata reazione della polizia. Non è ancora chiaro se si sia trattato di un incidente, come sostiene la famiglia del giovane palestinese ucciso (in un video si vede la polizia aprire il fuoco quando l’autobus non è ancora stato colpito), oppure di un attacco volontario. Sempre ieri, nei pressi dell’Università, un uomo ha sparato a un soldato, ferendolo, e si è poi dato alla fuga a bordo di una moto. E ancora questo pomeriggio una guardia giurata israeliana è stata accoltellata in modo non grave in una colonia della Cisgiordania .

Notizia di oggi è inoltre che la ministra per gli affari esteri britannici, Saida Warsi, ha rassegnato le proprie dimissioni dal governo in segno di protesta verso l’atteggiamento conciliante tenuto finora da Londra nei confronti dell’offensiva Israeliana e definito da Warsi “moralmente indifendibile”.

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

gazaisraelepalestinaprotective edge

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Chi importa in Europa il gas di Israele?

Le guerre di Israele si nutrono anche di gas: quello estratto dai giacimenti offshore di Tamar, Leviathan, Karish e Tanin (questi ultimi contesi con il Libano), e in previsione anche di quello sottratto ai palestinesi nei mari di fronte a Gaza. di Collettivo Gastivists, da ECOR Network Come è noto, nell’autunno 2023 il Ministero dell’Energia […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Una resa dei conti coloniale: come la guerra di Israele contro l’Iran riapre vecchie ferite

Riprendiamo di seguito questo articolo di Soumaya Ghannoushi, apparso su Effimera. Condividiamo in gran parte quanto scritto nel testo e nell’introduzione di Effimera, ci teniamo a sottolineare per quanto riguarda il nostro punto di vista che sicuramente quello del multipolarismo rappresenta un orizzonte del desiderio tra le masse del sud del mondo (ed anche qui […]

Immagine di copertina per il post
Editoriali

Ma quale “imperialismo iraniano”?

Per un attimo ci siamo illusi/e che di fronte a fatti di questa portata la priorità fosse quella di capire come opporsi, dal nostro lato di mondo, al caos sistemico che Israele, con l’appoggio degli Stati Uniti, sta portando sulla regione.