InfoAut
Immagine di copertina per il post

In migliaia a Monaco contro la ‘Conferenza sulla sicurezza’ della Nato

Il 2 febbraio a Monaco di Baviera si è tenuta la manifestazione contro la Security Conference (SIKO) della NATO. Dall’1 al 3 febbraio si sono riuniti politici, strateghi di guerra, rappresentanti delle aziende di armi per discutere delle future possibilità di “peacekeeping” ,“guerre umanitarie” e “operazioni di antiterrorismo” da portare avanti, degli eufemismi che mascherano e cercano di distogliere l’attenzione dalla realtà dei fatti: si tratta di vere e proprie guerre che portano devasto e morte ai civili per mantenere e la supremazia degli USA e dell’UE e garantire gli interessi economici del mondo occidentale.
Infatti, durante i tre giorni in cui si sono celebrate la democrazia e le operazioni filantropiche della NATO, i rappresentati dei paesi partecipanti hanno dibattuto sull’attualità e le prospettive della Responsibility to Protect (R2P, principio delle Nazioni Unite per rafforzare e legittimare il diritto di ingerenza e violazione della sovranità di uno stato), sulle potenze emergenti in rapporto alla Global Governance e sulla sicurezza e stabilità nelle zone in rivolta. Da notare l’intervento di Jean-Claude Mallet, Ministro francese della Difesa, sulla situazione nel Mali e di Jean-Marie Guéhenno, Sottosegretario generale del Dipartimento per le operazioni di mantenimento della pace e assistente di Annan nella missione contro la Siria, sul futuro del R2P. I rappresentanti NATO&co., mentre si riempiono la bocca di belle parole e promesse di democrazia imposte manu militari, si dimenticano che hanno in corso diverse guerre dall’Estremo Oriente al Nord Africa. Perché la guerra nel Mali del Nord non è altro che la perfetta continuazione del colonialismo da parte della République che tenta di conquistare questa zona di interesse geo-strategico, oltre che economico: in questo conflitto si gioca la governance degli USA e dell’UE contro la Cina, che attraverso pazienti investimenti e costruzione di percorsi comuni (a differenza degli stati occidentali che prediligono gli interventi militari) si avvia verso la conquista del dominio in Asia e Africa.
In quest’atmosfera di festa e celebrazione, in Marienplatz si sono riunite diverse migliaia di persone che hanno manifestato contro le operazioni di guerra, la costruzioni e il mantenimento delle armi nucleari (a Büchel sono stoccate circa 20 armi nucleari statunitensi), per una politica di disarmo e in solidarietà dei paesi-teatri di guerra. Impressionante il dispiegamento delle forze dell’ordine che presidiava la zona rossa intorno al Hotel Bayerischer Hof, le telecamere mobili sopra le camionette che sorvegliavano ogni vicolo: il banchetto dei portatori di guerra non doveva assolutamente essere disturbato da qualche scomoda presenza. Si sono verificati dei tafferugli nel momento in cui il corteo ha cercato di avvicinarsi alla zona rossa dell’hotel. Non sono mancati momenti di tensione anche all’interno: il blocco anticapitalista aveva annunciato un intervento di Inge Viett, membro dell’ex RAF (Rote Armee Fraktion:”Frazione dell’Armata Rossa”), al quale si sono fermamente opposti gli altri partecipanti, sicché la Viett non ha avuto modo di prendere parola.
Inoltre, è indicativo come tutto ciò sia passato sotto l’assoluto silenzio dei media esteri, ma anche tedeschi, i quali di certo non possono andare a toccare argomenti scomodi per le politiche dell’UE in un momento così delicato un cui si gioca la supremazia per il dominio delle regioni africane, le quali, oltre essere una fonte di guadagno facile e sicuro, rappresentano il campo di battaglia dove si giocano gli equilibri della governance mondiale.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

guerraMonaco di Bavieranatosiko

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“I popoli sostengono la causa palestinese. Potenti e governi voltano le spalle”. Corrispondenza dalla Cisgiordania occupata

Il ministro israeliano della Difesa Katz ha dichiarato oggi, mercoledì 16 aprile 2025, che “Israele non ha alcuna intenzione di permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Armarsi per salvare il capitalismo finanziario! La lezione di Rosa Luxemburg, Kalecki, Baran e Sweezy

Per quanto grande sia una Nazione, se ama la guerra perirà; per quanto pacifico sia il mondo, se dimentica la guerra sarà in pericolo.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dati trapelati rivelano una massiccia campagna israeliana per la rimozione di post pro-Palestina da Facebook e Instagram

Una repressione radicale dei post su Instagram e Facebook critici nei confronti di Israele, o anche solo vagamente a sostegno dei palestinesi, è stata orchestrata direttamente dal governo israeliano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

NATO incontra Palantir: un’analisi critica del sistema di guerra basato su IA della NATO

È notizia di oggi che il 25 marzo 2025, la NATO ha finalizzato l’acquisizione del Maven Smart System NATO (MSS NATO), una piattaforma di guerra basata su intelligenza artificiale integrata sviluppata in collaborazione con Palantir Technologies. Acclamato come un passo avanti nelle capacità decisionali operative, il MSS NATO rappresenta l’ennesimo esempio dell’integrazione dell’IA nella sfera […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”: la diretta dalla manifestazione nazionale di Milano

“Fermiamo la macchina bellica. Palestina libera!”. Decine di migliaia di persone – circa 50mila per le realtà organizzatrici – sabato 12 aprile a Milano per la manifestazione nazionale per la Palestina, sottoposta a 77 anni di occupazione e a un anno e mezzo di genocidio per mano dello Stato israeliano. La piattaforma rivendicativa ribadisce le motivazioni della giornata di lotta: “NO al genocidio […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Come gli europei vanno incontro all’era complessa

Continuiamo la pubblicazione di contributi in vista della terza edizione del Festival Altri Mondi / Altri Modi che si terrà dal 10 al 13 aprile a Torino. Di seguito potete trovare un interessante articolo di Pierluigi Fagan sulla congiuntura europea. Fagan parteciperà al dibattito di sabato 12 aprile alle 16 dal titolo “Scenari della guerra globale“. L’articolo è apparso […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“No alla prima fabbrica di armi per REARM Europe”: comunicato stampa della “Rete Mamme da Nord a Sud”

La Rete Mamme da Nord a Sud lancia un appello all’adesione e alla mobilitazione contro la nuova fabbrica di esplosivi nel Lazio e contro la militarizzazione dell’Europa. Le fabbriche di morte finanziate con fondi pubblici dalla Commissione europea rischiano di diventare presto realtà: apprendiamo con sgomento che la ex Simmel Difesa, oggi Knds (gruppo franco-tedesco, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Capitalismo finanziario e economia di guerra

Nella giornata che ha visto grandi dichiarazioni del presidente Trump aprire alla guerra commerciale dei dazi abbiamo approfondito come la ristrutturazione della finanza e gli scenari bellici mondiali siano strettamente connessi.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lettere dal nuovo incubo americano

USA. Persone migranti, non importa se regolari o meno, vengono rastrellate per strada, sequestrate da uomini dal volto coperto e senza divise o distintivi, e sbattute in pulmini neri per poi scomparire nei centri di detenzionea dell’ICE (U.S. Immigration and Customs Enforcement).

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prima udienza per Anan, Ali e Mansour: ammessi gli interrogatori israeliani, negate le consulenze della difesa

La corte de L’Aquila ha  accettato l’ammissibilità nel processo di metà degli interrogatori fatti nelle carceri israeliane, in spregio a qualsiasi diritto internazionale. da Osservatorio Repressione Negata, invece, l’ammissione di quasi tutte le consulenze di parte proposte dalla difesa degli attivisti palestinesi. Tra le persone che i legali di Anan, Ali e Mansour hanno chiesto […]

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Festival Altri Mondi / Altri Modi: i video della terza edizione

Si è conclusa la terza edizione del festival Altri Mondi / Altri Modi. Anche quest’anno centinaia di persone hanno condiviso quattro intense giornate di confronto, dibattito, socialità ed arte all’interno del giardino di Askatasuna.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Immaginare un contropercorso nelle scuole, partire dalle condizioni oggettive della lotta

Ci troviamo in una fase in cui le organizzazioni studentesche della politica anti-istituzionale da anni si muovono solo in un terreno tattico di risposta alle grandi dichiarazioni scandalose dei politici e dei padroni, molto spesso assumendole come punto di vista generale.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Estrattivismo e scambio ineguale

L’estrattivismo è un concetto proveniente dal Sud globale. Deriva dal termine portoghese “extrativismo”, che originariamente si riferiva alle attività commerciali che coinvolgevano i prodotti forestali esportati nelle metropoli capitaliste.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Gli “operai del nuovo millennio”: racconti dalla piazza

Durante il corteo del 28 Marzo abbiamo raccolto i contributi di alcuni giovani lavoratori di Dumarey, ex General motors, un’ azienda specializzata nella progettazione di sistemi di propulsione, che conta circa 700 dipendenti nello stabilimento torinese.