InfoAut
Immagine di copertina per il post

Isreaele uccide il dissenso

||||

Ore di sangue e scontri a Issawiya, un sobborgo-ghetto di Gerusalemme, dove tra la notte di giovedì e venerdì decine di giovani palestinesi hanno affrontato la polizia israeliana.

 

;

 

Mohamed Obeid, un giovane ventenne è stato ucciso dalla polizia di frontiera che gli ha sparato con proiettili da guerra centrandolo in pieno petto.

 

Mohamed è morto poco dopo nell’ambulanza che avrebbe dovuto trasportarlo all’ospedale.

 

 La rabbia per questa uccisione ha inasprito gli scontri, la polizia ha sparato proiettili da guerra e candelotti lacrimogeni provocando più di una ventina di feriti e almeno due,sarebbero, i palestinesi che sono stati arrestati. La tensione si è subito estesa ad altri quartieri della zona araba ad Est di Gerusalemme, occupata nel 1967 da Israele, in particolare gli scontri si sono verificati a Sur Baher e Silwan, dove le autorità israeliane di recente hanno consegnato nuovi ordini di demolizione di case palestinesi giudicate “abusive”.A Issawiya si sono rivissute scene dell’Intifada palestinese contro l’occupazione israeliana. Il quartiere povero e privo di servizi è ormai sovraffollato, la sua povertà contrasta con l’ordine e il decoro della vicina Collina Francese e dell’Università ebraica, per questo il governo vuole liberare l’area dai residenti palestinesi.

L’altra notte Issawiya è stato circondato dai reparti antisommossa della polizia che erano alla ricerca di un militante del Fronte popolare per la Liberazione della Palestina, sono state perquisite indiscriminatamente dozzine di case mentre in strada si vedevano giovani lanciare sassi verso gli agenti. Chi ha assistito al tutto sostiene che i poliziotti hanno sparato tre colpi contro Mohammed Obeid negando che il giovane avesse lanciato petardi o altri oggetti contro la polizia. Obeid era stato rilasciato un anno fa dopo aver passato ingiustamente venti mesi dietro le sbarre per motivi politici.

 

 

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

israelepalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra Leonardo con il genocidio a Gaza?

Gianni Alioti, ricercatore di The Weapon Watch – Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, ha scritto per Pressenza un approfondimento, con notizie inedite, sulle responsabilità di Leonardo nel genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: continuano gli attacchi israeliani nonostante la tregua del novembre 2024. Due persone uccise

Ancora bombardamenti israeliani nel sud del Libano, nonostante l’accordo di tregua concordato nel novembre 2024.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Coloni lanciano attacchi coordinati contro agricoltori e terreni della Cisgiordania

Cisgiordania. Negli ultimi giorni, gruppi di coloni hanno lanciato una serie di attacchi coordinati contro agricoltori e terreni agricoli palestinesi a Betlemme, al-Khalil/Hebron e nella Valle del Giordano settentrionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Un opuscolo su riarmo, genocidio e logistica della guerra

Ripubblichiamo un opuscolo realizzato dall’assemblea cittadina torinese STOP RIARMO.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Guerra alla Guerra! Blocchiamo Tutto!

Di seguito il comunicato di GUERRA alla GUERRA rispetto a valutazioni e prospettive del percorso.