Kosovo, scontri nel nord tra serbi e Kfor
I serbi si barricano alle frontiere del nord Kosovo e le forze Nato (Kfor) aprono il fuoco: sei serbi sono rimasti feriti mentre quattro soldati tedeschi hanno fatto ricurso alle cure mediche.
Il direttore dell’ospedale della vicina Kosovska Mitrovica ha dichiarato ai media locali che sei manifestanti serbi scontratisi con le truppe della Kfor presso Jarinje sono stati gravemente feriti da colpi d’arma da fuoco.
A Jarinje la popolazione ha più volte cercato di bloccare il passaggio dei mezzi della Kfor, la Forza della Nato in Kosovo, ma i soldati sono sempre riusciti a rimuovere le barriere. Nel pomeriggio alcuni militari tedeschi del contingente hanno sparato alcuni colpi di arma da fuoco e hanno ferito 4 civili. Lo ha detto alla tv statale serba Goran Bogdanovic, ministro serbo per le questioni del Kosovo.”Non capisco perché la Kfor rifiuta di parlare con i responsabili delle municipalità del nord – ha dichiarato Bogdanovic -. Qualsiasi scenario diverso dal dialogo e dai negoziati andrebbe nella direzione sbagliata, cosa che nessuno vuole, a cominciare dai serbi del Kosovo”.
La forza dell’Alleanza atlantica ha poi annunciato che verranno arrestati tutti coloro che percorreranno le “strade alternative” che i serbi, la maggioranza nella regione, hanno tracciato per raggiungere Belgrado.
Dal 16 settembre valichi di Jarinje e Brnjak sono costantemente monitorati dalle forze Kfor e Eulex, la missione europea in Kosovo. La popolazione locale serba rifiuta che truppe kosovare controllino le frontiere perché si sentono parte integrante della Serbia. Branko Ninic, capo dell’amministrazione locale a Leposavic (nord) ha condannato le azioni della Nato, perché – ha dichiarato – violano la libertà e i diritti umani”.
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