InfoAut
Immagine di copertina per il post

In Italia le prove NATO di guerra nucleare, chimica e batteriologica

Escalation bellica planetaria ed i reparti d’élite della NATO si addestrano in Lazio alla guerra nucleare, chimica a batteriologica. A fine giugno si è conclusa l’esercitazione multinazionale “Black Poison 2025”, una complessa attività addestrativa condotta dalla Combined Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Defence Task Force (CJ-CBRND-TF) della NATO, dal 1° gennaio di quest’anno sotto la guida del 7° Reggimento difesa CBRN “Cremona” con sede a Civitavecchia.

I war games si sono tenuti in alcune aree addestrative di Civitavecchia, Rieti e Santa Severa (Roma) e hanno visto la partecipazione di reparti specializzati provenienti da tre Paesi dell’Alleanza Atlantica (Francia, Germania e Polonia) e di numerose unità dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare italiani (Scuola Interforze per la Difesa NBC di Rieti; Comando Artiglieria di Bracciano; Battaglione Mezzi Mobili Campali della Scuola di Commissariato dell’Esercito di Maddaloni, Caserta; 11° Reggimento Trasmissioni di Civitavecchia; Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, Bologna; Reggimento Addestrativo Genio di Roma; 3° Reggimento Supporto Targeting “Bondone” di Cassino). A “Black Poison 2025” ha partecipato pure la Brigata Informazioni Tattiche di Anzio, unità dell’Esercito specializzata nelle attività di intelligence e nella guerra elettronica.

“I reparti NATO sono stati impegnati in scenari complessi di contrasto a minacce CBRN, simulando interventi in contesti civili e militari ad alta criticità”, riporta lo Stato Maggiore dell’Esercito italiano. “Black Poison 2025 rappresenta una tappa fondamentale per il mantenimento della prontezza della CJ-CBRND-TF contro minacce asimmetriche e non convenzionali. Il suo obiettivo è stato quello di testare l’interoperabilità tra le forze alleate e la gestione integrata delle emergenze in ambienti contaminati o potenzialmente contaminati da agenti chimici-biologici-radiologici-nucleari. Durante l’esercitazione sono state simulate attività di ricognizione, identificazione, campionamento, decontaminazione e gestione di scenari di crisi conseguenti all’impiego o alla dispersione di agenti o sostanze CBRN”.

I giochi di guerra in un’ampia area del territorio laziale, sempre secondo i vertici dell’Esercito, si inseriscono nel “più ampio contesto delle iniziative NATO volte al rafforzamento delle capacità di deterrenza e difesa contro le minacce CBRN, confermando ancora una volta il ruolo centrale dell’Italia e del 7° Reggimento difesa di Civitavecchia come punto di riferimento nel panorama internazionale della difesa specialistica”.

Sempre in diverse aree addestrative e poligoni del Lazio si era tenuta nel marzo 2024 un’altra esercitazione di simulazione di guerra nucleare-chimica-batteriologica, denominata allora “White Poison”. “Essa è stata finalizzata a testare la capacità degli assetti specialistici nel contrastare eventi non convenzionali in contesti operativi diversificati, al fine di garantire un’adeguata e rapida risposta alla crescente complessità della minaccia Chimica, Biologica, Radiologica e Nucleare”, ammetteva candidamente lo Stato Maggiore dell’Esercito.​​​​

“White Poison 2024” è stata pure l’occasione di testare la prontezza operativa dei militari appartenenti al 7° Reggimento difesa CBRN “Cremona” in vista dell’assunzione del Comando della NATO Combined Joint CBRN Defence Task Force (CJ-CBRND-TF), assetto multinazionale e interforze ad elevata prontezza, designato in ambito alleato per “rispondere rapidamente in situazioni di crisi e alle nuove sfide globali nel settore della difesa CBRN”.

La task force è stata attivata per la prima volta nel marzo 2022 in risposta dell’invasione russa dell’Ucraina per “affrontare la sua pericolosa retorica sulle armi nucleari, chimiche e biologiche”, così come riportato dal Comando generale della NATO. “La Combined Joint CBRN Defence Task Force supporta oggi gli sforzi dell’Alleanza per prevenire e contrastare gli attacchi con armi di distruzione di massa o eventi CBRN”. L’unità specializzata conta attualmente su un battaglione multinazionale addestrato ed equipaggiato specificatamente per fronteggiare incidenti CBRN o attacchi contro i territori e le forze NATO. “Il battaglione si addestra non solo per i conflitti armati, ma anche per intervenire in caso di crisi, a supporto delle autorità civili, così come in caso di disastri naturali e incidenti a complessi industriali”, spiegano i vertici dell’Alleanza. La task force opera sotto l’autorità del Comando Supremo Alleato in Europa (SACEUR) con quartier generale a Mons (Belgio), da sempre guidato da un generale delle forze armate degli Stati Uniti d’America.

Il 7° Reggimento difesa Nucleare, Biologica e Chimica “Cremona” è stato costituito il 31 dicembre 1998 a Civitavecchia. Il suo personale è stato impiegato in alcune missioni internazionali, specialmente in Bosnia Erzegovina, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Afghanistan e Iraq.

A Civitavecchia, presso il comprensorio militare di Santa Lucia, è presente un altro ente dell’Esercito specializzato nel settore delle armi di distruzione di massa, il Centro Logistico Interforze per la Difesa NBC, anch’esso partecipante alle esercitazioni “White Poison 2024” e “Black Poison 2025”. Il Centro si occupa principalmente di sperimentazione e ricerca nel settore nucleare, chimico e biologico e di sviluppo, produzione, approvvigionamento e collaudo di materiali destinati alla difesa NBC. “Il CETLI in particolare svolge attività di studio, verifiche ed applicazioni di carattere militare nel settore CBRN; fornisce concorso nell’approvvigionamento di materiali e mezzi di rilevazione, protezione e bonifica CBRN per le esigenze delle Forze Armate ed esegue la riparazione, il mantenimento, il controllo di efficienza e le indagini tecniche sui materiali CBRN in uso alla Difesa”, spiega lo Stato Maggiore dell’Esercito. E che non si dica che il bel paese non si stia preparando alla guerra con l’impiego delle armi di distruzione di massa.

Articolo preso da: https://pagineesteri.it/2025/06/30/in-evidenza/in-italia-le-prove-nato-di-guerra-nucleare-chimica-e-batteriologica/
di Antonio Mazzeo | 30 Giu 2025 | In evidenza, Mondo

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

guerranatonucleare

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Porti, ferrovie e nuove basi: così il governo Meloni sta militarizzando l’Italia

Il governo accelera sulle infrastrutture militari: nuovi porti, ferrovie e basi in tutta Italia, mentre cresce la protesta contro il traffico di armi

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

L’11 settembre No al summit della guerra a Roma!

È stato annunciato dal Sole 24 Ore il primo “Defence Summit”, appuntamento programmato dal giornale di Confindustria per l’11 settembre a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vicenza – Corteo 13 settembre: “No more bases”

Il corteo è stato organizzato in occasione dell'”Italia-America Friendship Festival” organizzato dall’amministrazione e dalla National Italian American Foundation (NIAF) in occasione dei per i 70 anni di presenza delle basi militari in città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

To Kill a War Machine. Un documentario su Palestine Action

Palestine Action è un collettivo che da anni porta avanti una campagna di sabotaggi ed iniziative in solidarietà con il popolo palestinese. Di recente il collettivo è stato dichiarato organizzazione terroristica da parte dello stato britannico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello per un campeggio No Base territoriale: 5-6-7 Settembre al presidio di Pace “Tre Pini” San Piero a Grado

Mentre crescono le connessioni tra le nostre lotte, sentiamo l’urgenza di continuare ad organizzarci insieme in un nuovo campeggio al Presidio di pace “Tre Pini”, per trasformare il diffuso rifiuto della base militare e della guerra in opposizione concreta.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Si prepara a partire verso Gaza la Global Sumud Flotilla, con il pensiero a Vittorio Arrigoni

Decine di barche con centinaia di persone a bordo, provenienti da 44 Paesi, salperanno da diversi porti del Mediterraneo tra agosto e settembre per raggiungere insieme la Striscia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Strage di giornalisti a Gaza: Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea assassinati da Israele

Questa notte i giornalisti Anas Al-Sharif e Mohammed Qreiqea sono stati assassinati da Israele in un attacco con drone che ha colpito una tenda di giornalisti davanti all’ospedale Al-Shifa nella città di Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Genova: armamenti e mezzi cingolati al porto. Procura apre inchiesta, presidio dei portuali

La Procura di Genova ha aperto un fascicolo per atti relativi alla nave Bahri Yanbu, il cargo saudita su cui sono stati trovati armamenti e mezzi militari cingolati.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Guerra alla guerra”: dopo l’assemblea nazionale in Val di Susa inizia un percorso di mobilitazione sui territori verso e oltre l’8 novembre a Roma

Riportiamo di seguito gli interventi introduttivi dell’assemblea nazionale tenutasi domenica 27 luglio durante il Festival Alta Felicità in modo da sottolineare le caratteristiche del percorso di mobilitazione contro guerra, riarmo e genocidio in Palestina proposto in tale occasione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

No Muos: spropositato dispositivo di polizia contro chi si oppone a Muos e guerra

Ci teniamo a raccontare cosa è successo il giorno della manifestazione per rendere noto a tutti/e come in Contrada Ulmo si vive in uno stato di polizia.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Guerra alla guerra: come organizzarci nelle scuole?

Nei contesti che attraversiamo occorre ripartire dalla concretezza del rifiuto per sabotare e opporsi realmente alla ristrutturazione, definendo con l’esperienza pratiche di conflitto riproducibili per bloccare sul nascere la guerra.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

E’ uno sporco lavoro / 3: Hiroshima Nagasaki Russian Roulette

Sono ancora una volta delle parole, in parte esplicite e in parte giustificatorie, quelle da cui partire per una riflessione sul presente e sul passato di un modo di produzione e della sua espressione politico-militare.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Riflessioni post Festival Alta Felicità su riarmo, energia e nucleare: l’urgenza di bloccare la guerra ai territori a partire dai territori

Un filo conduttore scottante è quello che possiamo tracciare tra questione energetica, nucleare e riarmo.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Conversione ecologica e cura dei territori: oltre l’imbroglio della transizione energetica “green”

Riceviamo e pubblichiamo molto volentieri un documento a cura della Società dei territorialisti e delle territorialiste sull’urgenza di porre fine alla gigantesca mistificazione che si è creata attorno alla prevalente declinazione energetica della cosiddetta transizione ecologica.