La progettata diga turca sul Tigri a Cizre potrebbe danneggiare l’ambiente e le comunità curde
Il progetto della “diga di Cizre” sul fiume Tigri nella provincia a maggioranza curda di Şırnak (Şirnex) è stato approvato, suscitando preoccupazioni per la distruzione ecologica e la potenziale crisi idrica nella regione.
La diga, destinata a essere la seconda più grande del fiume, sommergerà vari insediamenti, strade e giardini e rappresenta una minaccia per la fauna locale.
Il governo turco ha approvato la costruzione della “diga di Cizre” sul fiume Tigri nella provincia a maggioranza curda di Şırnak (Şirnex), un progetto che da anni è oggetto di dibattito. La diga che sarà la decima sul Tigri e la seconda più grande dopo la diga di Ilısu, dovrebbe sommergere molti insediamenti, strade e giardini.
Il fiume Tigri scorre attraverso il distretto di Cizre a Şırnak e lungo i confini della regione del Kurdistan iracheno prima di sfociare nel Golfo Persico. Con una lunghezza di 2.800 chilometri, è considerato il fiume più lungo del Medio Oriente. Il progetto della “ diga di Cizre”, inizialmente messo a gara il 24 maggio 2013, era stato sospeso a causa di vari contenziosi.
Il progetto è stato finalmente accettato il 16 agosto, anche se la data di inizio dei lavori rimane sconosciuta. A causa della diga, molte specie che vivono nel fiume Tigri rischiano l’estinzione.
Sia il governo della regione federale del Kurdistan che il governo iracheno dovranno affrontare una grave crisi idrica al completamento della diga.
La decisione di procedere con una diga, un progetto che simboleggia la distruzione ecologica, è il primo atto del Partito della giustizia e dello sviluppo (AKP) al potere a Şırnak dopo le elezioni del 14 maggio.
Tutto questo ha richiamato l’attenzione. Secondo il progetto, la diga dovrebbe essere costruita sotto la città di Kasrik (Qesirk), che separa Cudi e il monte Gabar, e la parte inferiore del villaggio di Misûriyê. È stato affermato che molte strade, giardini e insediamenti saranno sommersi dalla diga.
La costruzione della diga si allinea anche con preoccupazioni più ampie sulla costruzione di dighe più grandi nella regione, come evidenziato dalle organizzazioni ambientaliste. Un rapporto di Save the Tigris sottolinea le minacce al sud dell’Iraq e l’aumento della siccità e della scarsità d’acqua, chiedendo di fermare queste “false soluzioni”.
Pertanto l’approvazione del progetto della “diga di Cizre”, che arriva sulla scia della controversa diga di Ilısu, non solo solleva preoccupazioni locali immediate, ma si aggiunge anche al crescente discorso sulla gestione sostenibile dell’acqua e sulla conservazione ecologica nella regione più ampia.
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