Liberato il cantautore rivoluzionario Julian Conrado
Negli ultimi quindici anni hanno cercato di ucciderlo in tutti i modi, per impedire, senza riuscirci, che la verità contenuta nei suoi versi potesse diffondersi in Colombia e all’estero. Oggi la voce di Julián è di nuovo libera di contribuire allo smantellamento del fascismo colombiano, condizione imprescindibile per stabilire una pace stabile e duratura fondata sulla giustizia sociale. In seguito alla sua liberazione Julián si è trasferito all’Avana per integrare la Delegazione di Pace guerrigliera, anche se le sue precarie condizioni di salute lo costringeranno ai margini dei lavori per qualche tempo.
Con la liberazione di Julián Conrado è stato corretto uno dei tragici errori a cui possono essere indotti anche i paesi più progressisti, come il Venezuela, quando vengono stipulati accordi di cooperazione con regimi genocidi e antidemocratici come quello colombiano.
Oggi la Repubblica Bolivariana ha reso onore alle parole pronunciate dal Comandante Chávez all’interno dell’Assemblea Nazionale nel 2008: “Le FARC e l’ELN non sono in nessun modo gruppi terroristi, sono veri e propri eserciti! Occorre riconoscere le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia e l’Esercito di Liberazione Nazionale come forze insorgenti con un progetto politico, un progetto bolivariano, che qui è rispettato!”.
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