InfoAut
Immagine di copertina per il post

Messico: Nell’Oaxaca i popoli protestano con blocchi stradali contro il Corridoio Transistmico

||||

Città del Messico / Questo venerdì l’Assemblea Comunitaria di Puente Madera, nell’Oaxaca, ha bloccato la strada Panamericana per ribellarsi al Corridoio Transistmico, come parte delle azioni nell’ambito del 28° giro nella regione dell’Istmo di Tehuantepec da parte del presidente Andrés Manuel López Obrador, “allo scopo di soprintendere al suo magno megaprogetto di saccheggio”.

I popoli che fanno parte dell’Assemblea dei Popoli Indigeni dell’Istmo a Difesa della Terra e del Territorio (APIIDTT), dell’Assemblea Comunitaria di Puente Madera, tra gli altri, hanno denunciato che l’Istmo di Tehuantepec è attraversato da “uno scenario di conflittualità sociale”.

Tra gli esempi della problematica, hanno menzionato l’avallo dell’irregolare cambio del tavolo direttivo dell’ejido di Ixtaltepec da parte del delegato nell’Oaxaca della Procura Agraria, Gonzalo Villalobos López, e della residente a Tehuantepec, Lila Rodríguez Villanueva, allo scopo di “favorire l’installazione del Parco Industriale che è previsto nella comunità”, che fa parte delle opere del Corridoio Transistmico.

“Allo stesso tempo, si è tornati a riattivare il conflitto nella comunità di Álvaro Obregón, frutto delle recenti elezioni per l’agente municipale, dove il municipio de Juchitán, guidato dal rieletto Emilio Montero, sta imponendo il suo candidato appoggiato da Cesar Toledo, conosciuto come ‘Chemichi’, che è servito da gruppo di scontro fin dal suo primo periodo come presidente municipale per MORENA e con il sostegno del dirigente statale di FUCO, Antonino Morales”, hanno denunciato le assemblee di diversi popoli.

I popoli dell’Istmo hanno manifestato il loro rifiuto della visita di AMLO nella regione e hanno riaffermato il loro rifiuto dell’industrializzazione e il saccheggio delle loro terre di uso comune, così come l’industrializzazione della regione dell’Istmo di Tehuantepec per il Corridoio Transistmico.

FOPd9HkXoAUX0Z4 640x480

“È il momento di smetterla con le mezze misure e di affermare chiaramente che lo sviluppo e il progresso dello Stato sono solo modi amabili e condiscendenti di raccontare l’etnocidio che si progetta contro noi popoli che abitiamo questa fascia istmica”, hanno sottolineato.

Di seguito il comunicato completo:

Oggi, noi Assemblea Comunitaria di Puente Madera manteniamo un blocco stradale all’altezza della nostra comunità, al chilometro 185 della strada Panamericana. Questa azione si inquadra nell’ambito del 28° giro nella regione dell’Istmo di Tehuantepec da parte dell’Esecutivo Federale, allo scopo di soprintendere al suo magno Megaprogetto di saccheggio, il Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec. Questa visita, a quattro anni dalla messa in marcia di questo Megaprogetto, avviene in uno scenario di conflittualità sociale nella regione, frutto della tessitura e della gestione effettuata da coloro che oggi si presentano come quelli scelti a portare a termine la Quarta Trasformazione nell’Istmo, come dimostrazione di questo scenario:

Quanto successo nella comunità di Ixtaltepec, dove il delegato nell’Oaxaca della Procura Agraria, Gonzalo Villalobos López, e la residente a Tehuantepec, Lila Rodríguez Villanueva, hanno avvallato l’irregolare cambio del tavolo direttivo dell’Ejido, per favorire l’installazione del Parco Industriale che è previsto nella comunità. Allo stesso modo, Lila Rodríguez ha fatto pressione sulle assemblee di comuneri di vari nuclei agrari offrendo tavoli di negoziato con il CIIT, qual è il caso di Sta. María Mixtequilla, dove vogliono espropriare terre comunali per l’installazione del parco industriale, nonostante il rifiuto della SEMARNAT poiché sono terre di selva bassa con flora o fauna endemica. Anche le mobilitazioni intraprese dagli abitanti di Matías Romero, che chiedono la rinuncia del procuratore agrario, Ing. Ignacio, per atti di corruzione e opacità a scapito dei contadini della regione.

Allo stesso tempo, si è tornati a riattivare il conflitto nella comunità di Álvaro Obregón, frutto delle recenti elezioni per l’Agente municipale, dove il municipio di Juchitán, guidato dal rieletto Emilio Montero, sta imponendo il suo candidato appoggiato da Cesar Toledo, conosciuto come ‘Chemichi’, che è servito da gruppo di scontro fin dal suo primo periodo come presidente municipale per MORENA e con il sostegno del dirigente statale di FUCO, Antonino Morales, hanno realizzato negli ultimi quattro anni ogni tipo di stratagemmi per destrutturare e disconoscere il legittimo consiglio degli anziani e l’Assemblea Comunitaria di Gui’ Xhi’ Ro – Álvaro Obregón, a favore degli interessi dell’amministrazione municipale juchiteca e del partito che attualmente si disputa la regione in convivenza con il crimine organizzato.

Unito ai conflitti elettorali in corso, nella comunità sorella di Sta. Maria Xadani, il candidato di MORENA minaccia e perseguita la gente di toglierle i programmi federali di benessere se non votano per lui, fatto che ha creato un clima di tensione e paura nella comunità.

Ugualmente importante è che la regione dell’istmo è la zona con più femminicidi registrati a livello statale, essendo il 50% dei femminicidi commessi nella nostra regione, che per questa parte dell’anno 2022 ne è stato registrato un totale di 17 casi, e dal 2016 ad oggi un totale di 45 omicidi di donne, per il fatto di essere donne. Sappiamo che queste cifre si sono acutizzate con l’industrializzazione della regione, come è successo per più di tre decenni nelle zone industrializzate della fascia nord del paese.

È in questo contesto che avviene la visita presidenziale di Andrés Manuel López Obrador, che i mezzi di comunicazione hanno annunciato come il secondo giorno di giro senza proteste né opposizione, che l’Assemblea Comunitaria di Puente Madera e quelli in basso firmatari, manifestiamo dal blocco stradale che:

Ci opponiamo fortemente all’Industrializzazione e al saccheggio delle nostre terre di Uso Comune, così come all’industrializzazione della regione dell’Istmo di Tehuantepec.

Manifestiamo il nostro totale rifiuto del Megaprogetto Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec, che implica la consegna di questa fascia, storicamente abitata e costruita dai popoli indigeni, agli interessi capitalisti nazionali e internazionali.

È il momento di smetterla con le mezze misure e di affermare chiaramente che lo sviluppo e il progresso dello Stato sono solo modi amabili e condiscendenti di raccontare l’etnocidio che si progetta contro noi popoli che abitiamo questa fascia istmica.

Nel centenario dell’assassinio dell’Anarchico e Indigeno Mazteco Ricardo Flores Magón ribadiamo che “non sono i ribelli che creano i problemi del mondo, sono i problemi del mondo che creano i ribelli… La ribellione è la vita, la sottomissione è la morte”.

Vivano i popoli indigeni zapotechi dell’Istmo de Tehuantepec!

Fuori i partiti politici dalle nostre comunità e cominciamo a far camminare la volontà collettiva e la libera determinazione dei popoli.

DAI BLOCCHI STRADALI:

ASSEMBLEA COMUNITARIA DI PUENTE MADERA

ASSEMBLEA DI RESISTENZA DI GUI’ XHI’ RO’ – ÁLVARO OBREGÓN

ASSEMBLEA DEI COMUNERI DI STA MARIA XADANI

ASSEMBLEA DEI POPOLI INDIGENI DELL’ISTMO A DIFESA DELLA TERRA E DEL TERRITORIO – APIIDTT

21 marzo 2022

Desinformémonos

Da Comitato Carlos Fonseca

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

grandi opere inutilimessico

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La sopravvivenza strategica di Hamas fa impazzire Israele

Sfruttando la sua forza istituzionale, l’adattabilità sul campo e le tattiche psicologiche, Hamas ha magistralmente trasformato la distruzione di Gaza in una dimostrazione di Resilienza, ottenendo avanzamenti sia simbolici che tattici e impedendo a Israele di rivendicare una qualsiasi vittoria politica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Protezionismo Usa, riarmo in Europa

In uno scenario in cui le parole d’ordine in Europa per fronteggiare la narrazione dei dazi americani in arrivo sono riarmo e energia, analizziamo alcuni aspetti dello scenario globale. La presidenza di Trump è stata inaugurata dal cessate il fuoco a Gaza, su dei termini di un accordo sostanzialmente uguale a quello rifiutato da Netanyahu […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

TURCHIA: IL LEADER DEL PKK OCALAN INCONTRA PER LA SECONDA VOLTA UNA DELEGAZIONE DI DEM

Riprendiamo da Radio Onda D’urto: Dopo anni di completo isolamento, nel giro di poche settimane una delegazione del partito della sinistra curda e turca Dem, terza forza del Parlamento turco, ha potuto incontrare oggi, mercoledì 22 gennaio e per la seconda volta Abdullah Ocalan, leader del Partito dei Lavoratori del Kurdistan – Pkk, imprigionato dal […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Jenin sotto attacco israeliano: 6 morti e 35 feriti

Il Ministero ha spiegato in una breve dichiarazione che sei persone sono state uccise e altre 33 sono state ferite e sono state trasportate negli ospedali Ibn Sina, Al-Amal e Al-Shifa. È probabile che il bilancio delle vittime aumenti con l’aggressione israeliana. Jenin. Sei palestinesi sono stati uccisi e altri 35 sono rimasti feriti durante […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Somalia, Sudan, Algeria… ed il ritorno di Trump

Da Radio Africa: prima puntata del 2025, lunedì 20 gennaio 2025, per l’approfondimento quindicinale dedicato all’Africa sulle frequenze di Radio Onda d’Urto, dentro la Cassetta degli Attrezzi. In questi 30 minuti ci occuperemo di diversi Paesi africani, da nord a sud. Partiremo dalla Somalia e da Mogadiscio (in foto) in particolare, al centro del reportage sul campo della rivista Africa, con la storia […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Usa: Leonard Peltier uscirà dal carcere

In uno dei suoi ultimi atti da Presidente Biden ha commutato la condanna all’ergastolo di Leonard Peltier, l’attivista dell’American Indian Movement in prigione da quasi 50 anni. Peltier sconterà il resto della pena agli arresti domiciliari. da Osservatorio Repressione «Ho commutato la pena dell’ergastolo alla quale era stato condannato Leonard Peltier, concedendogli gli arresti domiciliari»: nell’ultimo giorno, […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Voci da Gaza II – Asuat Min Gaza II

Seconda –di due– puntata speciale nello spazio informativo di Radio Blackout dedicata all’intervista di Fadil Alkhadly, membro dell’Uawc, Unione dei comitati dei lavoratori agricoli.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Raggiunto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza

L’ accordo tra la Resistenza palestinese e il governo israeliano è stato raggiunto e firmato da entrambe le parti, a darne l’annuncio è stato Trump che da oggi inizierà il suo mandato esecutivo come presidente statunitense.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Perù. Tamburi di guerra

Su Perù 21 (giornale peruviano, ndt), il 14 gennaio, un editorialista poco noto ha inserito un’“opinione” piuttosto bellicosa. In essa, Héctor Romaña – una penna di pedigree, forse – promuoveva l’intervento militare in Venezuela. di Gustavo Espinoza M., da Resumen Latinoamericano Potrebbe essere letto come il punto di vista di un analista disperato che non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Assassinano padre Marcelo crivellandolo di colpi dopo aver officiato la messa: da sempre ha denunciato l’estrema violenza in Chiapas

Pubblichiamo la traduzione di questo del 20.10.2024 articolo a cura della Redazione di Desinformémonos perchè pensiamo sia prezioso per far conoscere la storie e le lotte portate avanti da padre Marcelo Perez Pérez attraverso le sue stesse parole.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

AMLO, Ayotzinapa e la dimensione sconosciuta

A dieci anni dal massacro e “desaparición” degli studenti di Ayotzinapa proponiamo la traduzione di questo articolo del giornalista John Gibler, autore del libro “Una storia orale dell’infamia”

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Le guerre del Capitale

Passano i mesi e, nonostante le mobilitazioni di massa in tutto il mondo, con milioni di persone che chiedono a gran voce un immediato cessate il fuoco, su Gaza continuano a piovere bombe.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ciao TAV: necrologio di un progetto nato morto

A cura dei tecnici No Tav da notav.info Del progetto TAV Torino – Lione, dopo oltre trent’anni, abbiamo migliaia di chilometri di parole scritte sulla carta e nemmeno un centimetro di binari realizzati. Qual è il destino della grande opera più inutile d’Europa? È tutto scritto in un numero magico, diffuso ieri dall’Unione Europea. In […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: il sessennio “si chiude con repressione, sangue e sequestro dei popoli da parte dello stato”

“Il sessennio di Andrés Manuel López Obrador si chiude con repressione, sangue e sequestro da parte dello stato dei popoli che difendono il proprio territorio ed esercitano i propri diritti all’autodeterminazione, alla protesta, alla libertà d’espressione e ad un ambiente sano”

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messico: due contadini morti e centinaia di feriti per la repressione sui difensori dell’acqua nel Veracruz.

Città del Messico / Almeno due contadini sono stati assassinati e centinaia di persone colpite dai poliziotti del Veracruz durante un’operazione per sgombrare il picchetto indefinito che il Movimento in Difesa dell’Acqua..

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fermiamoli ora: mobilitazione nazionale contro il nuovo disegno di legge sicurezza che criminalizza le lotte sociali

Inasprimento delle pene, da 2 a 7 anni,  per le occupazioni abitative ma anche per chi resiste allo sfratto e chi partecipa ai picchetti; pene draconiane da 7 a 20 anni per detenzione e diffusione di materiale che incita a impedire la realizzazione di opere ritenute strategiche; aumento delle pene per i reati di imbrattamento per colpire le pratiche di soggetti ambientalisti. 

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

No Tav: sabato 15 giugno manifestazione popolare contro Grandi Opere Inutili e mafie

Che le grandi opere siano terreno fertile per le mafie non è una sorpresa. L’enorme scritta che ormai da 15 anni compare sul fianco del Musinè “TAV= MAFIA”, ne è una testimonianza concreta.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Francia, A69, bacini: azioni seriali di disarmo contro le aziende ecocide

Macchine incendiate nel cantiere della A69, un bacino scoperchiato nella Vienne