InfoAut
Immagine di copertina per il post

Modena in piazza per la Palestina

Nella giornata di solidarietà internazionale alla Palestina, anche a Modena ci si è mobilitati per chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza e per sostenere la resistenza del popolo palestinese.

In risposta all’appello lanciato dai compagni delle realtà torinesi, molte realtà cittadine modenesi sono tornate in piazza ad urlare a grande voce il sostegno alla resistenza palestinese assieme allo spazio Guernica

La giornata è iniziata con un presidio in una piazza della città e con il passare del tempo sono aumentati i solidali di ogni estrazione sociale: studenti, lavoratori, facchini in lotta della logistica, precari, disoccupati, ma sopratutto migranti provenienti dalla Palestina e dal Nord Africa.

Il presidio ha visto l’alternarsi di numerosi interventi anche di giovani palestinesi, attraverso i quali è stata descritta la vita reale all’interno della striscia di Gaza e nei paesi vicini. Una sinergia importante c’è stata tra gli intervenuti nella costruzione dell’iniziativa e lo si è visto pubblicamente nella preparazione dei diversi striscioni, che in parte sono stati realizzati direttamente nella piazza.

Il momento più significativo lo si è vissuto quando i partecipanti al presidio sono partiti in un corteo spontaneo con in testa lo striscione: senza giustizia nessuna pace. Palestina libera, dando vita ad un corteo vivo, intenso, che ha attraversato le strade di Modena, caratterizzato da un forte sostegno al popolo palestinese.

I diversi interventi fatti sia all’interno del presidio che lungo tutto il percorso del corteo, oltre a rimarcare il sostegno alla resistenza del popolo palestinese, non hanno mancato di sottolineare le responsabilità della governance locale nel sostegno al governo sionista israeliano.

A seguito il volantino distribuito durante la manifestazione del Guernica:

 

MODENA ANTISIONISTA:

CONTRO IL MASSACRO A GAZA

AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE

 

 

Esiste una parte di questa città che non ha paura di schierarsi contro i soprusi, che avvengano attraverso gli sgomberi di case, che avvengano sulla pelle dei facchini sfruttati, che siano sulla pelle di popoli oppressi.

Noi stiamo da quella parte: dalla parte delle classi in lotta, contro ogni forma di fascismo, colonialismo e razzismo come quello messo in atto dal governo sionista israeliano in queste ore.

Non ci occupiamo di nessuna retorica giustificazionista.

Stiamo dichiaratamente dalla parte del popolo palestinese in lotta!

La distruzione di paesi, l’uccisione degli abitanti e l’occupazione militare è una cosa che ha senso solo dal punto di vista della colonizzazione progressiva che il governo sionista israeliano mette in atto in modo costante e progressivo, come prevede il filo conduttore fondamentale che sostanzia la teoria sionista.

L’assurda logica secondo la quale per crimini avvenuti storicamente in Europa i rappresentanti di un gruppo religioso dovrebbero andarsene da qui per occupare un territorio in medio oriente è il contenuto sostanziale dell’idea sionista.

Il filo-sionismo è il modo con il quale si lavano la coscienza tutti i collaborazionisti dell’occupazione della Palestina di ogni ordine e grado.

E allora con la manifestazione di oggi 19 luglio 2014 nel secondo giorno di invasione di terra della striscia di Gaza, siamo qui a chiedere alle istituzioni di questo comune di prendere posizione: vogliamo sapere da che parte stanno.

Noi accusiamo questa giunta di essere parte attiva e complice di tutti i governi di compromesso che hanno portato a quell’accordo militare che esattamente due anni fa venne siglato tra i rappresentanti Debertolis per l’Italia e Shiani per Israele: oggi noi contestiamo a Modena la giunta, come espressione di un gruppo politico che vede negli interessi economici di parte l’unico faro dell’azione di governo.

Siamo qui anche per chiedere cosa fa l’università di Modena che è parte del SUISS (Struttura Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche), che attraverso accordi con l’ateneo di Torino, è funzionale alla formazione dei militari addestrati dall’accademia, la struttura in cui vengono addestrati i massacratori di domani.

Siamo a fianco del popolo palestinese e cercheremo ogni giorno di rendere più difficile la vostra possibilità di aiutare tutti gli oppressori di ogni ordine e grado dovunque siano: siamo contro il sionismo e contro tutti coloro che sostengono pratiche di annientamento tipiche dei regimi reazionari e razzisti di ogni parte del mondo.

ESISTE UNA MODENA CHE NON CI STA E CHE OGGI MANIFESTA SOLIDALMENTE CON I PALESTINESI IN LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA E PER UN MONDO IN CUI ALLA PAROLA “DIGNITA’” VENGA RIDATO IL GIUSTO VALORE.

NESSUNA PACE SENZA GIUSTIZIA.

GUERNICA

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

#stopbombingGazagazaModenapalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/3

Qui e qui le altre parti. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network 4. Le perdite economiche derivanti dalla distruzione del settore agricolo e dei sistemi di produzione alimentare La distruzione sistematica del settore agricolo di Gaza e dei sistemi di produzione alimentare ha portato a devastanti conseguenze umanitarie ed economiche. Se Gaza […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.