InfoAut
Immagine di copertina per il post

Nakba Day, esercito israeliano uccide due giovani palestinesi

Gli anni­ver­sari della Nakba non sono mai rituali per i pale­sti­nesi, ovun­que essi siano. Per­chè troppo spesso sono bagnati dal san­gue di gio­vani che della Cata­strofe cono­scono solo le con­se­guenze, che vivono ogni giorno sulla loro pelle. A mag­gior ragione se le com­me­mo­ra­zioni si accom­pa­gnano ad altre ini­zia­tive di lotta. Come per la scar­ce­ra­zione dei dete­nuti poli­tici pale­sti­nesi. Ieri Muham­mad Abu al-Thahir, 22 anni, e Nadim Nuwarah, 17 anni, sono stati col­piti al torace dai pro­iet­tili esplosi dai sol­dati israe­liani davanti al car­cere di Ofer, vicino Ramal­lah, men­tre mani­fe­sta­vano a soste­gno dei pri­gio­nieri in scio­pero della fame con­tro la “deten­zione ammi­ni­stra­tiva”. Sono entrambi spi­rati in ospe­dale. Una noti­zia che ha gene­rato rab­bia e com­mo­zione tra le migliaia di pale­sti­nesi che mani­fe­sta­vano in quelle stesse ore in Cisgior­da­nia, Gaza, in Gali­lea e a Geru­sa­lemme Est. E che ha con­tri­buito a ren­dere più teso il clima.

A Hebron almeno 11 gio­vani sono rima­sti feriti in scon­tri con i mili­tari. A Walaje, tra Geru­sa­lemme e Betlemme, cin­que mani­fe­stanti sono stati arre­stati durante la gior­nata di mobi­li­ta­zione orga­niz­zata dalla ong Badil e da varie asso­cia­zioni pale­sti­nesi, inter­rotta dall’intervento delle forze armate israe­liane. I mili­tari hanno disperso i mani­fe­stanti con il lan­cio di lacri­mo­geni e hanno abbat­tuto la tenda nella quale era stata alle­stita una mostra foto­gra­fica. I raduni e le mani­fe­sta­zioni di ieri, per la prima volta dal 2007, hanno visto i movi­menti Fatah e Hamas sfi­lare insieme in molte loca­lità, gra­zie all’accordo di “ricon­ci­lia­zione” tra le due forze poli­ti­che “nemi­che” fino a qual­che set­ti­mana fa. Quest’anno per­ciò le ban­diere di par­tito hanno fatto posto a quella pale­sti­nese e alle kufieh appog­giate sulle spalle dei mani­fe­stanti di ogni colore politico.

«E’ tempo di met­tere fine alla più lunga occu­pa­zione nella sto­ria ed è tempo per i lea­der di Israele di com­pren­dere che i pale­sti­nesi non hanno altra casa che la Pale­stina», aveva detto il pre­si­dente dell’Anp Abu Mazen mer­co­ledì sera in un discorso alla vigi­lia dell’anniversario della Nakba. Il nego­zia­tore capo pale­sti­nese Saeb Ere­kat da parte sua, in un inter­vento scritto per il quo­ti­diano Haa­retz, ha avver­tito che Israele «non può can­cel­lare dalla sto­ria la Nakba e l’esilio for­zato di oltre 750.000 pale­sti­nesi nel 1948». Parole che hanno susci­tato la pronta replica del pre­mier israe­liano Neta­nyahu. La rispo­sta alla memo­ria pale­sti­nese della Nakba è l’approvazione di una legge fon­da­men­tale che defi­ni­sca Israele come Stato ebraico, ha detto Neta­nyahu. «Israele con­ti­nuerà a costruire e svi­lup­pare il paese, com­presa Geru­sa­lemme», ha aggiunto il primo mini­stro in evi­dente rife­ri­mento all’espansione delle colo­nie israe­liane dei Ter­ri­tori occupati.

Michele Giorgio

da Il Manifesto

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

nakbapalestina

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Haaretz: soldati israeliani sparano deliberatamente contro richiedenti aiuti disarmati vicino ai siti di distribuzione sostenuti dagli USA a Gaza

“È un campo di sterminio“, ha detto un soldato. “Dove ero di stanza, venivano uccise da una a cinque persone ogni giorno. Vengono trattate come una forza ostile”

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Vertice Nato: servili o complici?

Entro il 2035 la spesa militare dei 32 paesi della Nato dovrà raggiungere il 5% del PIL.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La Russia formalmente sostiene l’Iran, ma mantiene un difficile equilibrio nello scacchiere mediorietale.

Con l’Iran la Russia ha un accordo strategico che però non prevede l’assistenza militare reciproca formalizzato nel Trattato di partenariato strategico del gennaio 2025, in realtà  è un accorod molto più all’insegna del pragmatismo e degli interessi reciproci anche perchè Mosca continua ad avere buone relazioni con Israele non fosse altro perchè un sesto circa della popolazione israeliana è costituito da russi di origine più o meno ebraica.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Francia: le loro armi, i loro profitti, i nostri morti

Più di 4.000 persone hanno manifestato e portato avanti delle azioni contro l’Air Show di Parigi, il commercio della morte e a sostegno della Palestina.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gli USA bombardano l’Iran, ogni maschera è caduta

Ieri notte gli USA hanno bombardato tre siti nucleari in Iran, quello di Fordo, di Isfahan e di Natanz ufficializzando di fatto l’entrata in guerra al fianco di Israele.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: media e organizzazioni documenteranno con una Missione di Osservazione la persecuzione politica a Eloxochitlán

Si tratta della prima missione di osservazione a Eloxochitlán che sorge “come una risposta urgente” alla violenza politica e giudiziaria contro la popolazione

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Difendere Anan, Alì e Mansour significa difendere la resistenza del popolo palestinese

Udienze ed iniziative all’Aquila Il 25, 26, 27 giugno si terranno al tribunale dell’Aquila tre udienze consecutive del processo ad Anan, Alì e Mansour, tre palestinesi accusati di proselitismo e finanziamento del terrorismo, contemporaneamente si terranno alcune giornate di mobilitazione. La corte ha intenzione di arrivare alla sentenza entro il 10 luglio. Le iniziative proposte […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

l’Occidente che uccide:retoriche vuote per giustificare l’ingiustificabile.

L’idea che si possa “difendere la civiltà” a suon di bombe e crimini di guerra è il paradosso fondativo del progetto coloniale. E oggi è il cuore della propaganda bellica israeliana, e di chi la sostiene in Occidente.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Appello a mobilitarsi contro il salone del Bourget a Parigi.

Dal 16 al 22 giugno 2025, presso il centro espositivo di Le Bourget, a nord di Parigi, si terrà il 55° Salone internazionale dell’aria di Parigi.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Montichiari: cancellato il volo con i missili in transito.

Vittoria per lavoratrici e lavoratori. Revocato lo sciopero.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

L’attacco di destre, sionisti e lgbt liberali al pride di Parigi

Il 28 giugno a Parigi si svolge la Marche des Fiertés Paris & Île-De-France, il più importante pride francese quest’anno anticipato da violente polemiche

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Non lasceremo loro nulla”. La distruzione del settore agricolo e dei sistemi alimentari di Gaza/3

Qui e qui le altre parti. di Palestinian Centre for Human Rights, da ECOR Network 4. Le perdite economiche derivanti dalla distruzione del settore agricolo e dei sistemi di produzione alimentare La distruzione sistematica del settore agricolo di Gaza e dei sistemi di produzione alimentare ha portato a devastanti conseguenze umanitarie ed economiche. Se Gaza […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Global March to Gaza: migliaia di persone in marcia nel Convoglio Sumud dalla Tunisia e da molti altri Paesi del mondo

Di seguito il comunicato della Global March to Gaza che vede l’adesione e il ricongiungimento anche con il Convoglio Sumud partito dalla Tunisia lunedì 9 giugno e alcuni aggiornamenti e corrispondenze dalle carovane.