InfoAut
Immagine di copertina per il post

Oaxaca: scomparsi 40 degli arrestati nel corteo del 2 ottobre

Fin dalla notte compagni e familiari hanno cercato gli altri 40 nelle caserme statali e municipali della polizia e non sono stati presentati, per cui siamo di fronte ad un caso di arrestati-scomparsi. Bisogna rilevare che da parte dei manifestanti si riportavano tra i 55 e i 60 arrestati e arrestate, per cui si può eventualmente confermare una cifra maggiore di scomparsi e scomparse. Contraddicendo la versione ufficiale che parla di 10 donne e minori tra i detenuti, le e i manifestanti riportavano che la maggioranza del più di mezzo centinaio di detenuti sono donne.

Oggi le prime pagine dei quotidiani nazionali sono piene delle dichiarazioni di un indispettito sottosegretario dei Diritti Umani della Segreteria del Governatorato Federale, di fronte al rapporto sulla visita della CIDH che segnala che il Messico vive in un clima di massicce violazioni dei diritti umani, il segretario dice che il rapporto non riflette la realtà nazionale, nonostante ciò fatti come quello di questi 40 scomparsi, in un giorno dove gli occhi del mondo sono fissati sul Messico, riflette l’impunità con cui vengono fatte queste massicce violazioni dei diritti umani, di fronte alla presenza della stampa internazionale.

Ieri alle 17.29, attraverso un twitter della Segreteria per la Sicurezza Pubblica dell’Oaxaca segnalava:

Mobilitazione di corpi di sicurezza nella strada Bustamante, Guerrero, Colón, centro #Oaxaca per arrestare vandali @Policia_GobOax @AEI_Oaxaca

— Sría. Seg. Púb. Oax. (@SSP_GobOax) 2 ottobre 2015

Dopo el 17.25 completava:

@Policia_GobOax agisce ed effettua arresti in una azione contundente strada Bustamante/Jardín San Francisco @AEI_Oaxaca #Oaxaca — Sría. Seg. Púb. Oax. (@SSP_GobOax) 2 ottobre 2015

Alla fine, alle 18.16 l’informazione era confermata da un bollettino dell’ufficio di Comunicazione sociale del governo dello stato, titolato: “Polizia di Oaxaca arresta 52 anarcopunk per atti vandalici” e che puntualizzava:

“Verso le ore 17.45, con una operazione congiunta tra la Polizia Federale e del Municipio di Oaxaca de Juárez, si è riusciti ad arrestare 52 giovani che si fanno chiamare anarcopunk, in via Bustamante all’angolo della Doctor Pardo, al lato della chiesa di San Francesco d’Assisi, che sono stati trasferiti nei locali del Quartiere Generale della Segreteria della Sicurezza Pubblica dell’Oaxaca, situata a Santa María Coyotepec, per essere presentati di fronte alla Procura Generale dello Stato dell’Oaxaca”.

Nonostante ciò, media liberi e compagni dei detenuti, che si sono recati nelle caserme della polizia, riportano che a quest’ora sono state presentate solo 12 persone, 9 che sono state trasferite alla procura e 3 che sono state riportate nella caserma della polizia municipale.

Dove stanno gli altri 40 arrestati e arrestate ad Oaxaca durante il corteo studentesco del 2 ottobre?

Lista degli arrestati già presentati:

Detenuti e detenute nella caserma della polizia statale:

1.- Paola Denisse 2.- Andres Jiménez López 3.- Ángel Hernández Joaquín 4.- Rubí Hernández Santos 5.- Edwin Pera Manjarrez 6.- Julio Eder Luna Vázquez 7.- Fidel 8.- Rocío

Detenuti nella caserma della polizia municipale:

9.- Aldo Juan Riaño Aparicio 10.- Rubén Abisaí Sosa Sánchez 11.- Alexis Aragón Ruiz

proyectoambulante.org

Balailo.info

04/10/2015

da Comitato Carlos Fonsec

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Conflitti Globalidi redazioneTag correlati:

messicooaxaca

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

“Li hanno uccisi senza che muovessero un muscolo”: Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza

La squadra sul campo dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha documentato strazianti episodi di uccisioni sommarie ed esecuzioni extragiudiziali di civili da parte di soldati israeliani, eseguite senza alcuna giustificazione. Fonte: English version Dell’Osservatorio Euro-Mediterraneo per i Diritti Umani – 17 novembre 2024Immagine di copertina: Il fumo si alza da un edificio residenziale dopo un attacco israeliano a Beit […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Nuova Zelanda: migliaia di indigeni Maori assediano il Parlamento

Dopo poco più di una settimana, la marcia lanciata dal popolo Maori in difesa dei propri diritti è arrivata a Wellington.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele: manifestazione regionale a Torino

Nella giornata di sabato 5000 persone provenienti da tutto il Piemonte si sono radunate a Torino per dare vita ad un ricco e partecipato corteo regionale.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Libano: la Francia (forse) libererà Georges Abdallah, militante comunista incarcerato dal 1987

Originario di Kobayat, nel nord del Libano, militante del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina prima e tra i fondatori delle Fazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi dopo l’invasione israeliana del Libano

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupata la Leonardo spa dall’Intifada Studentesca a Torino

Ieri come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La coreografia pro-Palestina degli ultras del PSG è diventata un vero e proprio caso politico

Riprendiamo l’articolo di Calcio e Rivoluzione, che mette in luce il caso politico nato intorno alla coreografia pro-Palestina messa in scena dagli ultras del PSG durante una partita di Champions League. Questo episodio ha scatenato reazioni accese da parte delle autorità francesi e aperto un dibattito sul rapporto tra politica e sport, evidenziando come certi […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Netanyahu si nasconde in un bunker sotterraneo per paura degli attacchi dei droni

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe lavorato da una “camera blindata sotterranea” per paura di subire attacchi drone di rappresaglia da parte dei movimenti di resistenza regionali.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

La vergognosa narrazione occidentale mostra nuovamente il significato di informazione di guerra

Venerdì 9 novembre i militari dell’IDF (ricordiamo che in Israele è presente la leva obbligatoria) e tifosi del Macabi Tel Aviv hanno strappato e bruciato bandiere palestinesi dai balconi olandesi, insultato e aggredito persone e giornalisti, inneggiato alla morte degli arabi e dei bambini palestinesi per ore nel centro cittadino e fischiato il minuto di silenzio ai morti di Valencia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Amerika Trump again

Fin dalle prime ore dall’inizio dello spoglio, la vittoria elettorale di Trump si stagliava netta, ben oltre le previsioni di chi scommetteva sulla sua rielezione, macinando stato in bilico dopo stato in bilico, mentre Fox News si sbilanciava a dichiarare la vittoria in anticipo su tutte le testate nazionali del mainstream media a stelle e strisce. 

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Basta armi a Israele! Contro l’Occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio! Resistenza fino alla vittoria!

Di seguito pubblichiamo l’appello per la manifestazione regionale di sabato 16 novembre che si terrà a Torino.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Assassinano padre Marcelo crivellandolo di colpi dopo aver officiato la messa: da sempre ha denunciato l’estrema violenza in Chiapas

Pubblichiamo la traduzione di questo del 20.10.2024 articolo a cura della Redazione di Desinformémonos perchè pensiamo sia prezioso per far conoscere la storie e le lotte portate avanti da padre Marcelo Perez Pérez attraverso le sue stesse parole.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

AMLO, Ayotzinapa e la dimensione sconosciuta

A dieci anni dal massacro e “desaparición” degli studenti di Ayotzinapa proponiamo la traduzione di questo articolo del giornalista John Gibler, autore del libro “Una storia orale dell’infamia”

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Militarizzazione, guerra contro il popolo e imprese criminali in Messico

Nessuno con un minimo di sensibilità umana può rimanere indifferente alla violenza esorbitante che viviamo in Messico, sono circa 30.000 le persone uccise solamente nel 2023, mentre nel maggio di questo 2024 ne sono state assassinate 2.657.

Immagine di copertina per il post
Contributi

Le guerre del Capitale

Passano i mesi e, nonostante le mobilitazioni di massa in tutto il mondo, con milioni di persone che chiedono a gran voce un immediato cessate il fuoco, su Gaza continuano a piovere bombe.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: il sessennio “si chiude con repressione, sangue e sequestro dei popoli da parte dello stato”

“Il sessennio di Andrés Manuel López Obrador si chiude con repressione, sangue e sequestro da parte dello stato dei popoli che difendono il proprio territorio ed esercitano i propri diritti all’autodeterminazione, alla protesta, alla libertà d’espressione e ad un ambiente sano”

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Messico: due contadini morti e centinaia di feriti per la repressione sui difensori dell’acqua nel Veracruz.

Città del Messico / Almeno due contadini sono stati assassinati e centinaia di persone colpite dai poliziotti del Veracruz durante un’operazione per sgombrare il picchetto indefinito che il Movimento in Difesa dell’Acqua..

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: i Me`phaa di Tilapa creano sistema di giustizia a difesa del loro territorio

Il popolo Me`phaa di Tilapa, Guerrero, ha presentato il proprio sistema di giustizia denominato Sicurezza di Protezione Territoriale Indigena (Serti), per “difendere il territorio da una prospettiva indigena, olistica e integrale”, di fronte alle minacce di progetti minerari, saccheggio territoriale e controllo dei gruppi del crimine organizzato.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione

In un recente comunicato, l’Assemblea Comunitaria di Puente Maderas, Municipio de San Blas Atempa, Oaxaca, intitolato significativamente “Non ci sarà paesaggio dopo la trasformazione”, ribadisce il suo rifiuto fondato e il suo impegno di resistenza alla megaopera del Corridoio Interoceanico dell’Istmo di Tehuantepec.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Sudamerica: crisi diplomatica dopo l’assalto della polizia ecuadoregna all’ambasciata del Messico a Quito.

Il presidente messicano Obrador ha annunciato la rottura delle relazioni diplomatiche con l’Ecuador, dopo che la polizia ha fatto irruzione nell’ambasciata messicana a Quito per arrestare l’ex vicepresidente Jorge Glas, legato all’ex presidente Correa, da tempo rifugiatosi in Europa.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Messico: la guerra contro i popoli indigeni

Mentre si presenta nel Congresso dell’Unione una pirrica e limitata riforma costituzionale in materia di diritti indigeni, molto lontano dalla integralità giuridica che fu proposta nel dialogo di San Andrés, la guerra contro i popoli originari del Messico della quarta trasformazione continua in tutto il territorio nazionale.