
#Sarsak, il giocatore più forte del mondo
E in tutto questo il mondo del calcio non è stato a guardare. Dopo le dichiarazioni di Cantona, firmate tra gli altri da Noam Chomsky e Ken Loach, sul sito dell’attaccante del Siviglia Frédéric Kanouté è apparso un appello di calciatori e atleti che chiedono l’immediato rilascio di Sarsak. Kanouté è un calciatore timido, da poche interviste e parecchi gol, con le idee ben chiare e senza nessuna paura di esprimerle. Come nel gennaio 2009, mentre la Palestina era martoriata dalle maledette bombe di piombo fuso, Kanouté dopo un gol al Deportivo La Coruna alzò la casacca del Siviglia mostrando una t-shirt in sostegno della Palestina. Immagini che fecero subito il giro del mondo, rimbalzando nelle radio e nelle Tv dei Territori Occupati ribadendo, ancora e per sempre, che la lotta della Palestina è una lotta che riguarda tutti e tutte. Così come Sarsak che in questa battaglia ha trovato nuovi compagni di squadra come Anelka, Kanouté, Sissoko, Diaby, Gomis, Pape Diop e tanti altri che in nome della solidarietà si schierano al suo fianco e al fianco di centinaia di prigionieri palestinesi rinchiusi nelle celle israeliane a causa del folle e securitario disegno sionista. Tuttavia ogni minuto che passa potrebbe essere decisivo per la sopravvivenza di Mahmoud che sta lottando con la dignità di un vero fuoriclasse.
Ed è per lui e tutti prigionieri della Palestina che è arrivato il tempo di dire basta all’ impunità israeliana, a questa democrazia Made in Israel che in nome della sicurezza nazionale bombarda intere popolazioni, uccide migliaia e migliaia di civili, attacca navi di attivisti in acque internazionali, sequestra e tortura militanti politici, attori, calciatori e poi si ritrova tra meno di un anno ad inaugurare gli Europei di calcio under 21, magari, in nome dello sport, della democrazia, dei diritti umani e di altre cazzate simili.
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