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Scontri a Néuquen in Argentina contro il ‘gas de chiste’

E cosi circa 5mila persone, fra cui gli operai della Zanon Fasinpat (fabbrica di ceramica di 450 lavoratori che da 12 anni autogestiscono l’azienda), hanno manifestato accogliendo l’appello di una decina di organizzazioni che hanno aderito alla giornata di mobilitazione.

La risposta governativa é stata una repressione selvaggia: gas lacrimogeni, pallottole di gomma, cariche, arresti indiscriminati. Il bilancio a fine giornata sarà di due manifestanti arrestati,  una manifestante ferita ad un occhio e un altro  alla testa da una pollottola di gomma, oltre a diversi altri feriti. I manifestanti che si erano recati sotto il palazzo in cui si discuteva l’approvazione della legge YPF-Chevron, hanno quindi reagito davanti alla violenza della polizia che aveva completamente militarizzato le strade limitrofe al palazzo. Gli scontri si sono protratti per alcune ore.

Nella tarda mattinata di oggi, l’accordo è stato approvato dentro le mura del palazzo dellla legislatura di Neuquen, dopo un ritardo dei lavori di approvazione dell’accordo, dovuto a quanto stava accadendo fuori dal palazzo. Ma le migliaia di persone che erano ieri in piazza, non si arrendono e lo hanno dimostrato ieri notte, quando si sono accampati sotto il palazzo legislativo. Nella giornata di oggi invece, due grandi sindacati argentini hanno proclamato uno sciopero nazionale a partire dalle 10 di oggi, invitando i lavoratori a mobilitarsi contro l’ennesimo scempio dei territori e contro l’atteggiamento repressivo da parte della polizia.

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