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SFRATTI: EMERGENZA GLOBALE DOPO LE SOSPENSIONI PER LA PANDEMIA. INTERVISTA A STEFANO PORTELLI

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Sul fronte della crisi abitativa si alzano grida di allarme a livello globale.

La pandemia, infatti, ha acuito le difficoltà sociali e per le classi sociali meno abbienti è sempre più difficile sostenere il pagamento di affitti e mutui, con il rischio concreto per milioni di persone di non avere più un tetto sulla testa.

Negli Stati Uniti sono almeno 3 milioni e 600mila le persone che rischiano di finire in strada nei prossimi mesi. La Corte Suprema, diventata ultraconservatrice dopo le nomine di Trump, ha negato l’estensione della moratoria anti-sfratti legata al Covid19. Dopo numerose pressioni, Biden ha disposto una mini-proroga, di soli sessanta giorni.

In Germania, intanto, in concomitanza con le elezioni politiche del 26 settembre a Berlino si terrà un referendum consultivo (non vincolante) per trasferire oltre 240 mila abitazioni sfitte o inutilizzate da proprietà di grandi dimensioni (sopra i 3mila alloggi) all’ente pubblico AÖR, che le offrirebbe alla domanda a prezzi calmierati.

In Spagna invece, e in particolare in Catalogna, sono ripresi gli sfratti e la gentrificazione in atto da anni in alcune zone, in particolare Barcellona, sta provocando molte tensioni e proteste tra i movimenti per il diritto all’abitare e la sindaca, Ada Colau, in passato portavoce della Pah (Piattaforma delle vittime dei mutui).

E ancora: in Olanda i Comuni prevedono dal prossimo anno di proibire ai fondi immobiliari di investire in alcuni quartieri perché gli abitanti abbiano un accesso più facile al mercato della casa. Nel 2020, infatti, un terzo degli acquisti di immobili ha riguardato grandi investitori, con conseguente aumento dei prezzi.

E in Italia? Nel 2020, in piena pandemia, le nuove sentenze di sfratto emesse nel corso del 2020 sono state ben 32.500. La grande maggioranza, 28mila, sono per morosità incolpevole, come spiega l’Unione Inquilini. 5mila invece gli sfratti eseguiti con la forza pubblica, mentre il prossimo 19 ottobre la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla costituzionalità della sospensione degli sfratti prevista dai decreti legge emanati nel 2020 e per ultimo, nel 2021, dal decreto legge Sostegni bis che ha comunque fatto ripartire gli sfratti, tra il giugno e il dicembre 2021, sulla base delle date delle sentenze di convalida di sfratto. “In autunno – spiega Asia Usb in un’analisi dei dati ufficiali relativi agli ultimi anni – il rischio di una vera e propria mattanza sta per tramutarsi in certezza”-

Affrontiamo la questione abitativa, partendo con uno sguardo internazionale, grazie al contributo di Stefano Portelli, ricercatore in Antropologia Urbana affiliato all’Università di Leicester, in Inghilterra. 

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Da Radio Onda d’Urto

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