Shaimaa sarebbe morta perché magra: la vergognosa versione ufficiale
Shaimaa era una compagna, una compagna in prima linea, una compagna che ha contribuito alla costruzione di piazza Tahrir e di quel movimento rivoluzionario poi affogato nella repressione. Shaimaa non aveva smesso di combattere per un nuovo Egitto, ed era in piazza, il giorno che l’hanno uccisa, per portare un fiore ai suoi compagni uccisi, nel 4° anniversario di quello storico 25 gennaio.
Un fiore rosse, un fiore di libertà, un fiore di una rivoluzione che voleva sbocciare e in cui lei ha creduto finché quei colpi inutili, gratuiti e letali, l’hanno lanciata tra le braccia del suo compagno, dove è morta poco dopo.
Ora la polizia egiziana, dopo una manciata di mesi, ci fornisce la sua versione: vi ricordate quando quel tipo fu crocifisso ma in realtà morì di freddo? Ecco, a Shaimaa accadde più o meno la stessa cosa di Gesù Cristo.
Shaimaa non è morta perché l’hanno uccisa, non è morta perché il suo cuore è stato trafitto, ma perché era troppo magra, e l’assenza di grasso ha permesso ai pallini da caccia di entrarle nella carne ed ucciderla.
Troppo poco felafel Shaimaa, la tua colpa è stata mangiare poco, questo hanno avuto il coraggio di dichiarare ufficialmente i tuoi assassini, quelli che hanno fatto fuoco mentre preparavi uno striscione, in una piazza più che tranquilla, dove tutto serviva tranne il piombo e il sangue.
da Baruda
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